Erasmus in Italia: perché è nato, quando partirà e come funziona

Il progetto dell'Erasmus in Italia prenderà il via a partire dal prossimo anno accademico, il 2023-2024, e permetterà ai ragazzi di poter scegliere un qualsiasi ateneo della Penisola per frequentare lì uno o più corsi.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Erasmus in Italia: come funzionerà? Si tratta di un nuovo progetto del ministero dell’Università e della ricerca che permetterà agli studenti italiani di trascorrere un semestre di studio (o anche di più) in un altro ateneo nostrano.

Come l’Erasmus tradizionale, dunque, lo studente dovrà fare le valigie per andare a studiare altrove. Con la differenza che in questo caso, invece che all’estero, il giovane resterà nei confini nazionali.

Erasmus in Italia: quando parte e come funziona

Il progetto dell’Erasmus in Italia prenderà il via a partire dal prossimo anno accademico, il 2023-2024, e permetterà ai ragazzi di poter scegliere un qualsiasi ateneo della Penisola per frequentare lì uno o più corsi. Lo scopo? Approfondire argomenti specifici che magari nella propria università non trovano molto spazio.

Insomma: il fine è quello di permettere allo studente di avere la preparazione più ampia, specifica e personalizzata possibile. Per poter aderire, gli atenei dovranno prendere parte a una sorta di rete in modo da mettere a disposizione i corsi e comparare i crediti formativi con cui gli studenti torneranno a casa.

Erasmus in Italia, Bernini: “Una possibilità in più”

Erasmus in Italia, Bernini: "Una possibilità in più"

Per permettere al progetto dell’Erasmus in Italia di diventare realtà, le università dovranno trovare tra loro i dovuti accordi per mettere a disposizione i corsi e comparare i crediti formativi. Il tutto con lo scopo di arricchire e potenziare l’offerta formativa degli studenti. Le novità saranno contenute nei singoli Regolamenti didattici d’Ateneo.

Con tutta probabilità, stando a quanto riporta Il Messaggero, il progetto sarà pronto in autunno e gli studenti potranno cominciare a partire a inizio 2024, durante le sessioni d’esame del nuovo anno accademico.

Le risorse per finanziare il progetto verranno stanziate con la prossima legge di bilancio (l’Erasmus internazionale viene invece finanziato con fondi europei). “Con l’Erasmus nazionale gli studenti hanno una possibilità in più di tracciare un nuovo percorso basato, come mai era successo prima, sulle proprie esigenze di studio e di formazione personale”, il commento della ministra dell’Università Anna Maria Bernini.

La mobilità studentesca riveste un valore inestimabile – ha aggiunto la ministra – soprattutto lungo l’asse Sud-Nord, dove l’Erasmus italiano si presenta come una concreta e accessibile realtà. Insieme alle università lavoriamo per far crescere questa straordinaria opportunità”.

Erasmus in Italia: primo progetto tra Università di Bergamo e Reggio Calabria

Un primo progetto relativo all’Erasmus in Italia è già partito tra l’Università di Bergamo e l’Università di Reggio Calabria. I due atenei ospiteranno i rispettivi studenti per l’intera durata dei corsi prescelti. Al momento, il progetto è limitato alle lauree magistrali, in particolare quelle afferenti alle aree di Ingegneria e Scienze della formazione primaria. Ma ci si aspetta di raccogliere adesioni da tutti gli altri dipartimenti. Stesso discorso per le università del Lazio. Il rettore dell’Università di Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, ha detto in merito:

Ora l’Erasmus regionale verrà superato da quello nazionale. Siamo quindi convinti della validità dell’iniziativa, visto che volevamo realizzarla a livello locale. L’università di Roma Tre parteciperà, proprio per offrire agli studenti un’esperienza nuova. Sicuramente diversa da quella che si vive con l’Erasmus internazionale.

Nel caso della mobilità italiana i ragazzi scelgono di approfondire temi specifici, raggiungendo atenei dove sanno di poter trovare quell’argomento specifico che cercano. Saranno necessari dei fondi, perché il progetto va sostenuto economicamente, come accade con le borse dell’Erasmus internazionale, che noi comunque integriamo con una quota di risorse universitarie per far sì che possano partire tutti.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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