Il miracolo di Elisa Forte, cantante sorda: “Non è vero che chi non sente non può parlare”

Chiunque avrebbe preso la notizia della sordità come una condanna, ma Elisa Forte no. "La musica ha cambiato la mia vita”, dice oggi.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Elisa Forte ha 38 anni ed è sorda. Aveva appena 10 mesi quando i medici le hanno diagnosticato la sordità neurosensoriale bilaterale profonda, la “più grave”, spiega in un’intervista per Il Messaggero. Chiunque avrebbe preso quella notizia come una condanna, ma lei no. “La musica ha cambiato la mia vita”, dice oggi.

Già, perché oltre alla laurea in Economia e Commercio, al lavoro come impiegata dell’Enpam e alle responsabilità di madre di due figli, Elisa Forte è anche una cantante. Nonostante la sordità, infatti, non solo riesce a parlare perfettamente, ma pure ad intonare melodie. Sembra un miracolo, ma è tutto vero.

Elisa Forte e la sordità: “Ho fatto un grande lavoro di riabilitazione”

Tra le cantanti preferite di Elisa Forte c’è senza dubbio Giorgia: “L’adoro – ha ammesso – la sua voce è così limpida e mi arriva benissimo, ci siamo anche incontrate”. Già prima di andare a scuola, Elisa era in grado di parlare. E racconta che ciò è stato possibile grazie a “un grande lavoro di riabilitazione” compiuto fin da piccola attraverso “un metodo innovativo basato su ritmi musicali e linguistici, ho sempre ascoltato musica”.

E oggi dice: “Non è vero che i sordi non possono parlare, non bisogna arrendersi, non bisogna spaventarsi, una sordità come la mia nonostante sia molto grave può avere un recupero anche senza la Lis (la lingua dei segni, ndr)”.

Sempre in merito alla Lis, Elisa afferma: “L’ho imparata da grande solo perché ho conosciuto persone che la usavano, in realtà non ne ho bisogno per comunicare. Nel 2023 si deve abbattere lo stereotipo ‘sordo uguale Lis’, ci sono diversi tipi di riabilitazione che ognuno è libero di scegliere”.

La missione di Elisa Forte: “Voglio spingere i sordi ad avvicinarsi alla musica”

Oggi la missione di Elisa Forte è abbattere gli stereotipi sulla sordità. Per farlo, ha creato un apposito profilo su Facebook e Instagram che si chiama “Elisa e le note della mia sordità”, dove pubblica pure video in cui canta. “Da quando ho deciso di prendere lezioni di musica – afferma – ho scoperto che studiando le note la mia percezione uditiva e la mia voce sono migliorati. Voglio spingere i sordi ad avvicinarsi al mondo della musica perché migliora la percezione dell’ascolto e della voce”. Poi aggiunge:

Vorrei ci fossero scuole di musica dove i sordi possono andare, purtroppo spesso vengono rifiutati perché gli insegnanti si spaventano.

È ovviamente importante che ci sia una diagnosi precoce, un buon sistema rieducativo e grande sostegno della famiglia che deve aiutare il bimbo sordo a sviluppare il suo linguaggio con giochi ritmici e attraverso la lettura che è fondamentale.

Io ho divorato un mondo di libri, facevo parole crociate, così ho acquisito un buon linguaggio, intellettività e comprensione del parlato.

Anche se non posso andare al cinema ad esempio. Una volta ho perso un treno perché gli annunci sono solo vocali, amo il teatro ma per me è inaccessibile, comunicare con i servizi pubblici è impossibile. Il termine sordomuto è stato abolito nel 2006 e la parola viene sostituita con “sordo”.

Elisa Forte: “Farò un intervento per installare un impianto cocleare”

Oggi Elisa Forte indossa protesi acustiche, ma c’è un’altra sfida che la attende. La ragazza ha concluso:

Le protesi acustiche Hanno la funzione di amplificare le frequenze, permettendo di comprendere meglio i suoni, ma il resto del lavoro lo fa il cervello.

Farò un intervento per installare un impianto cocleare, un elettrodo che consente un recupero di quasi tutte le frequenze, gli specialisti dicono che potrò sentire meglio.

È un metodo completamente diverso rispetto a quello usato da me sin da sempre per sentire e parlare, quindi mi hanno detto che in un primo momento avrò una regressione, sarà come se tornassi bambina.

All’inizio ero combattuta, ora so che ce la farò: sono pronta a scalare montagne altissime perché so che da lassù la vista sarà bellissima…

Leggi anche: HIV, paziente guarisce dopo trapianto di staminali del midollo osseo per curare la leucemia

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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