Cresce l’allarme per l’influenza aviaria in Italia: “Numero di focolai senza precedenti”

Oggi nel nostro Paese a impensierire sono i numerosi casi registrati fra gli uccelli selvatici, che potrebbero trasmettere il virus agli allevamenti avicoli.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Ora preoccupa l’influenza aviaria. L’allarme sulla diffusione del virus H5N1 è partito settimane fa, specie in riferimento a un preoccupante passaggio di specie ai mammiferi. Oggi nel nostro Paese a impensierire sono i numerosi casi registrati fra gli uccelli selvatici, che potrebbero trasmettere il virus agli allevamenti avicoli.

L’allarme parte dai dati del Centro di referenza nazionale ed europeo per l’influenza aviaria presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe). L’IZSVe ha riportato che il Ministero della Salute, qualche giorno fa, ha raccomandato di rafforzare la sorveglianza dei volatili selvatici e l’applicazione di misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli.

Organizzazione Mondiale della Sanità Animale: “Numero di focolai di influenza aviaria senza precedenti”

A mettere in allarme sul crescente numero di focolai di influenza aviaria in tutto il mondo (con casi per la prima volta anche in Uruguay, Argentina, Cuba e Bolivia), è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale, che ha fatto sapere con una nota:

Dall’ottobre 2021, un numero senza precedenti di focolai è stato segnalato in diverse regioni del mondo, raggiungendo nuove aree geografiche e provocando un impatto devastante sulla salute e sul benessere degli animali.

Un numero crescente di casi di influenza aviaria H5N1 è stato segnalato in diversi mammiferi, sia terrestri sia acquatici, causando morbilità e mortalità.

Ciò suscita una crescente preoccupazione per la minaccia per la salute degli animali domestici e selvatici, per la biodiversità e potenzialmente per la salute pubblica.

Il timore è che il virus dell’influenza aviaria H5N1 possa adattarsi meglio ai mammiferi e diffondersi all’uomo e ad altri animali.

Inoltre, alcuni di questi animali, per esempio i visoni, possono favorire l’ibridazione di diversi virus portando all’emergere di nuovi ceppi e sottotipi che potrebbero essere più dannosi per gli animali o per l’uomo.

Le infezioni segnalate di recente nei visoni d’allevamento destano preoccupazione perché le infezioni di un gran numero di mammiferi tenuti l’uno vicino all’altro esacerbano questo rischio.

Oms sull’influenza aviaria: “La stiamo monitorando attentamente”

L’influenza aviaria nei primi mesi del 2023 ha infettato diversi mammiferi. Il che è un’anomalia, visto che normalmente colpisce soltanto alcune specie di volatili. Il passaggio di specie in questione è tenuto d’occhio dalle autorità sanitarie mondiali, tutte in allarme perché il prossimo potrebbe essere quello all’essere umano. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato in merito:

Nelle ultime settimane ci sono state diverse segnalazioni di casi di influenza aviaria tra i mammiferi come visoni, lontre, volpi e leoni marini che sono stati infettati con il virus H5N1.

Per 25 anni si è diffuso ampiamente negli uccelli selvatici e nel pollame, ma il recente salto di specie ai mammiferi deve essere monitorato attentamente.

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha commentato il recente aumento dei casi di influenza aviaria nei mammiferi e ha detto: “L’Oms valuta il rischio per l’uomo come medio basso. Da quando H5N1 è emerso per la prima volta nel 1996 abbiamo visto solo trasmissioni rare e non veicolate da e tra esseri umani. Ma non possiamo presumere che rimarrà così e dobbiamo prepararci a qualsiasi cambiamento”.

Leggi anche: Influenza aviaria, l’Oms lancia l’allarme: “Prepariamoci a una nuova pandemia”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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