Palermo, due neonati ricoverati per overdose: “Hanno assunto hashish e cocaina”

Shock a Palermo: due neonati sono stati ricoverati all'Ospedale Di Cristina per overdose di hashish e cocaina. La Procura li ha affidati al direttore sanitario e valuta la posizione dei genitori.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Notizia shock da Palermo: due neonati ricoverati per overdose. Sembra impossibile da credere, ma è realtà: nel capoluogo siciliano, due bambini di 11 mesi sono stati ricoverati nel giro di poche ore all’Ospedale Di Cristina per un’overdose da sostanze stupefacenti. Il primo è arrivato al pronto soccorso mercoledì pomeriggio, l’altro nella notte. Le loro condizioni erano talmente gravi che i piccoli sono subito stati trasferiti in rianimazione. Adesso i piccoli stanno meglio, ma il pericolo ha raggiunto i massimi livelli. Episodi simili, purtroppo, accadono sempre più spesso e sono imputabili unicamente alla disattenzione dei genitori che fanno uso di sostanze.

Siamo preoccupati per questi episodi sempre più frequenti, vicende gravissime perché atteggiamenti superficiali possono mettere a repentaglio la vita dei bambini”, queste le parole della procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna. La Procura per i minorenni ha già disposto perquisizioni nella abitazioni in cui si sono verificati tali casi, ma non è stata trovata alcuna sostanza stupefacente. Sono comunque scattati provvedimenti: in attesa di accertamenti sul contesto familiare, i bambini sono stati affidati al direttore sanitario dell’Ospedale.

Palermo, due neonati ricoverati per overdose: cosa ha fatto la Procura in passato

Palermo, due neonati ricoverati per overdose: cosa ha fatto la Procura in passato

Due neonati ricoverati per overdose. In casi come questi, in passato, la Procura ha trasferito genitori e figli in comunità. Altre volte, invece, ha sollecitato un intervento più deciso del tribunale per far decadere la responsabilità genitoriale. Con tutta probabilità, dopo gli accertamenti del caso si deciderà quale strada prendere.

Marilù Furnari, responsabile della direzione medica dell’Ospedale Di Cristina, ha spiegato che “non esiste una famiglia tipo per queste situazioni, nel tempo ci siamo trovati di fronte a genitori provenienti da contesti di periferia, ma anche del centro città”.

Leggi anche: “Papà sono lesbica” e lui la pesta in strada incoraggiato dalla moglie. La Procura apre un fascicolo

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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