Arriva Dpcm Green Pass: ecco come verranno controllati i lavoratori dal 15 ottobre

Il 15 ottobre entrerà in vigore l'obbligo di Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro. Oggi è arrivata la bozza di Dpcm con le indicazioni del Governo per verificare il possesso della certificazione verde: ecco come funzioneranno i controlli.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Arriva il Dpcm Green Pass. Nonostante i violenti scontri di Roma, i dibattiti e i malumori, il 15 ottobre entrerà in vigore l’obbligo di Green Pass per 23 milioni di persone per accedere ai luoghi di lavoro. E, con l’avvicinarsi di quella data, oggi è arrivata la bozza di Dpcm con le indicazioni del Governo per verificare il possesso della certificazione verde: il decreto, che potrebbe recepire alcune linee guida già concordate con le Regioni, dovrà essere firmato nei prossimi giorni o nelle prossime ore, come riportato dall’Ansa.

Nello specifico, si potrà procedere con controlli automatici sia nelle Pa sia nel privato: è stato messo a disposizione dei datori di lavoro un software per la verifica quotidiana e automatizzata. Il software in questione, attraverso la tessera sanitaria, leggerà i dati messi a disposizione dal Ministero della Salute. I controlli saranno effettuati all’ingresso in azienda: si procederà o a campione, in misura non inferiore al 20% e con un criterio di rotazione, oppure a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici. Per i non vaccinati, i tempi di validità del Green Pass tramite tampone resteranno di 48 ore per quello rapido e di 72 per il molecolare.

Il Dpcm semplifica il controllo del Green Pass per privati e Pa, permettendo di utilizzare, come riportato da Il Corriere della Sera, le App SDK (ovvero Software Development Kit, un kit che permette di realizzare app specifiche per il controllo della certificazione verde, integrando nel software le stesse funzionalità di VerificaC19), NoiPA (il sistema del Mef che gestisce attualmente 1,9 milioni di dipendenti pubblici) e, infine, Portale Inps, che consente la verifica automatizzata (semplificando il procedimento per i privati, costretti fino ad ora a controlli manuali con l’app Verifica C19, che oggi rimane invece una soluzione residuale).

Dpcm Green Pass: controlli automatici, validi anche documenti cartacei e digitali

Dpcm Green Pass. Nel documento si legge che per assicurare un controllo del Green Pass “efficace ed efficiente” nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il Ministero della Salute “rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità per una verifica quotidiana e automatizzata, rivelando solo il possesso di un certificato in corso di validità e non ulteriori informazioni. Il datore di lavoro o le persone incaricate dovranno segnalare al prefetto la presenza di lavoratori senza green pass. A sua volta, l’autorità potrà inviare ispettori del lavoro e delle Asl. Chi lavora in smart working non sarà sottoposto all’obbligo di certificazione verde, ma la modalità da remoto non potrà essere utilizzata come scappatoia per eludere i controlli.

Oltre a questo, il provvedimento specifica che, in attesa della piattaforma apposita, saranno validi Green Pass cartacei o digitali: “Nelle more di rilascio e dell’eventuale aggiornamento delle certificazioni verdi Covid-19 da parte della piattaforma nazionale Dgc, i soggetti interessati possono comunque avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che attestano o refertano una delle condizioni per il rilascio della certificazione verde (vaccinazione, avvenuta guarigione o effettuazione del tampone)”.

Dpcm Green Pass: controlli non oltre 48 ore prima, vietato conservare QR code

La bozza del Dpcm Green Pass chiarisce pure che i soggetti preposti al controllo delle certificazioni potranno richiederle ai lavoratori con un anticipo non superiore a 48 ore, “per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all’erogazione di servizi essenziali”.

Poi, nella bozza si specifica che “è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (QR code) delle certificazioni verdi Covid-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare le informazioni rilevate dalla lettura del QR code e le informazioni fornite in esito ai controlli per finalità ulteriori rispetto a quelle di controllo per l’accesso al lavoro”.

Dpcm Green Pass: anche vaccinati all’estero possono richiederlo. Costa: “A fine anno valuteremo di ridurlo”

Dpcm Green Pass: anche vaccinati all'estero possono richiederlo. Costa: "A fine anno valuteremo di ridurlo"

Dpcm Green Pass: il provvedimento prevede che pure i vaccinati all’estero possano richiedere la certificazione verde. Il sistema Tessera sanitaria, infatti, “acquisisce tramite apposito modulo online, reso disponibile sul portale nazionale della Piattaforma del Green pass, i dati relativi alle vaccinazioni effettuate all’estero dai cittadini italiani e dai loro familiari conviventi nonché dai soggetti iscritti al Servizio sanitario nazionale che richiedono l’emissione della certificazione verde COVID-19 in Italia per avere accesso ai servizi e alle attività”, incluse quelle di lavoro, per le quali è previsto l’obbligo di pass.

Ma le vere novità, ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, arriveranno col nuovo anno: “Sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del Green pass con l’inizio del nuovo anno se i dati dell’epidemia continueranno a mostrare un trend di miglioramento” e ha aggiunto che “una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza”.

Leggi anche: Green Pass obbligatorio per i lavoratori pubblici e privati dal 15 ottobre: cosa prevede il decreto

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