Addio Dottor Pet, la lettera della sorella Martina: “Ironizzava anche sulla malattia, non si sentiva un eroe”

Addio a Dottor pet, il giovane veterinario scomparso a causa di una malattia a 37 anni. La sorella Martina: "In lui non albergava alcuna forma di banalità, forse è per questo che lo amo così tanto".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Marco Pertrini, meglio conosciuto come Dottor Pet, era un giovane veterinario di 37 anni scomparso la scorsa domenica a causa di una malattia incurabile. Durante il suo funerale, svoltosi nella giornata di ieri nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Tivoli, di cui era originario, la sorella Martina ha voluto dedicargli l’ultimo saluto, leggendo una lettera che ha poi postato sul profilo social.

Martina Petrini ha ricordato, tra le righe, l’infanzia con suo fratello: “Oggi sono qui per raccontarvi una storia. E anche se ho paura di cedere alle emozioni, questo racconto lo devo a qualcuno che, senza dubbio, in questo momento mi starà guardando divertito. Io e il mio fratellino avevamo un anno di differenza. Lui era il maggiore. Questo significa che non ho mai conosciuto un tempo in cui lui non ci fosse. A lui devo la mia cicatrice sulla fronte, a me, lui deve la poca fiducia nel genere femminile. Ogni volta che rompevo qualcosa in casa e mamma ci chiedeva chi fosse stato io rispondevo soddisfatta: ‘È stato Macco'”.

Scrivere l’ha aiutata a elaborare il dolore e ha fatto un’ultima promessa a suo fratello: “Tutto questo mi conforta perché, se la vita è un percorso che serve a trovare un senso e a risolvere la propria persona, forse Marco ci ha lasciati con largo anticipo, perché quel senso lo aveva trovato, era una persona risolta. È vero, Marco non ha potuto fare tante cose, a questo ci penserò io. Lui vivrà in me, farò quel viaggio in Giappone che avevamo deciso di fare insieme e realizzerò quel piccolo grande progetto che aveva per me“.

Marco Petrini raccontato da sua sorella Martina

Martina ha raccontato suo fratello Dottor Pet, presentandolo come un bambino, fin dai primi anni di scuola, “dall’intelligenza divergente”, spesse volte detto dalla loro maestra:

Sì, lui aveva un’intelligenza divergente.

Credo che quella fosse una delle rare volte in cui il sistema scolastico, incarnato da quella maestra, avesse fatto centro.  

Marco era il tipo di persona che ascoltava in classe per poi saperne di più dei professori, insomma, quelli che tutti odiano, perché con il minimo sforzo riescono a raggiungere il massimo dei risultati.

Ma questo a Marco non bastava, un disegno, un tema o addirittura una nozione scientifica diventava qualcosa da rielaborare in un modo del tutto personale, condito da sarcasmo, ironia e gradevole cinismo.

In lui non albergava alcuna forma di banalità, forse è per questo che lo amo così tanto.

Marco Petrini, Dottor Pet, e la malattia

Marco, o meglio Dottor Pet, non è mai cambiato e, nonostante l’avanzare della malattia, riusciva a scherzarci su: “Ironizzava anche su quella. Quando ha ricevuto la sua sentenza ha deciso che solo in pochissimi lo avrebbero saputo. In fondo lui era un professionista, voleva continuare a curare i suoi piccoli pazienti, non voleva che le sue capacità, la sua lucidità o la sua professionalità potessero essere messe in discussione“.

Marco Petrini non ha mai voluto essere chiamato eroe o guerriero “per il solo fatto di essere costretto a combattere contro una malattia che non aveva voluto o meritato”, ma era per tutti il Dottor Pet: “Lui era un medico veterinario, il più bravo e appassionato, era il Dottor Pet. Per il suo lavoro era pronto a rinunciare ai fine settimana, alle feste, ai viaggi”.

Marco Petrini aveva trovato la sua vocazione, come ha continuato a raccontare sua sorella Martina:Marco aveva trovato quello che la maggior parte delle persone cercano con tormento per tutta la vita, quella cosa a cui sei destinato, quella in cui riesci facilmente, quella che ti regala felicità e un senso di profondo appagamento. Insomma, quanti di voi possono dire di averla davvero trovata? Io no”.

L’addio di Martina Petrini a suo fratello Dottor Pet

Prima di salutarlo per sempre, Martina Petrini ha rivolto un pensiero anche alla compagna di suo fratello, Giulia, che lo ha sempre sostenuto in ogni scelta della sua vita: Giulia, purtroppo per ovvie ragioni non posso sposarti, ma spero che continueremo a prenderci cura l’una dell’altra, per Marco e con Marco. Se ci pensate le vere star se ne vanno sempre prima, i grandi non devono sopportare il peso della vecchiaia. Allora buonanotte fratellino, stammi vicino, vedrai che ci divertiremo”.

Leggi anche: Chi era il veterinario Marco Petrini, il Dottor Pet famoso sui social scomparso a 37 anni

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