Dipendente ArcelorMittal (ex Ilva) licenziato per un post di Facebook: domani lo sciopero del sindacato

Riccardo Cristello, tecnico ArcelorMittal, è stato licenziato per aver condiviso un post su "Svegliati amore mio", ficiton che tratta il tema polveri sottili.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Incredibile ma vero, è notizia di questi giorni: dipendente ArcelorMittal licenziato per un post privato sui social. Questo è quanto accaduto a Riccardo Cristello, lavoratore di ArcelorMittal (ex Ilva), licenziato per aver condiviso sul suo profilo facebook un post sulla fiction Mediaset con Sabrina Ferilli “Svegliati amore mio“, diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi.

Cristello, tecnico di controllo costi dell’acciaieria ex-Ilva, è stato prima sospeso e poi mandato via per aver invitato, attraverso il post incriminato, a guardare la serie richiamando l’attenzione sul dramma di Taranto: quello delle mortali polveri sottili delle industrie siderurgiche.

Senza alcun riferimento esplicito né a Taranto né ad ArcelorMittal, la fiction “Svegliati amore mio“, ispirata ad una storia vera, racconta la storia di Nanà, interpretata da Sabrina Ferilli, madre della piccola Sara, bambina malata di leucemia a causa dei veleni che provengono dall’acciaieria Ghisal, dove lavora il marito di Nanà e che si trova vicino all’abitazione della famiglia.

La vicenda ha immediatamente mosso le reazioni di sindacati, personalità politiche e anche di coloro che hanno realizzato la fiction Mediaset.

Dipendente ArcelorMittal licenziato per un post sulla fiction Mediaset: il contenuto del link condiviso

Dipendente ArcelorMittal licenziato per un post sulla fiction Mediaset: il contenuto del link condiviso

Riccardo Cristello, tarantino di 45 anni, due figli a carico, è stato assunto dall’Ilva nel 2000. Dopo più di vent’anni di lavoro, l’uomo è stato licenziato per aver pubblicato un post su facebook. Secondo ArcelorMittal, infatti, il post condiviso da Cristello avrebbe “denigrato l’azienda stessa e il suo management, anche attraverso affermazioni di carattere lesivo e minaccioso.

Tale motivazione aveva in un primo momento portato alla sospensione di Cristello e di un suo collega, punito per aver condiviso quello stesso post. L’azienda aveva chiesto ai due impiegati di fornire spiegazioni entro 5 giorni. L’altro operaio, che si è scusato pubblicamente e ha incontrato i rappresentanti dell’azienda, ha evitato il licenziamento. Per Cristello, invece, quella sospensione si è trasformata in licenziamento.

Il post condiviso dai due operai diceva:

La fantomatica acciaieria Ghisal altro non è che lo stabilimento siderurgico di Taranto.

Non mi meraviglio che interessi forti si siano mossi per occultare l’ennesima tragedia che colpisce i bambini della nostra città. Non mi meraviglio ma lo trovo vergognoso.

Chiedo a voi, chiedo a noi, inviate questo messaggio a chiunque di vostra conoscenza affinchè la storia di questa bambina non rimanga coperta. In nome del profitto la vita dei bambini non conta, assassini.

Dipendente ArcelorMittal licenziato per un post sulla fiction Mediaset: la difesa di Riccardo Cristello

Dipendente ArcelorMittal licenziato per un post sulla fiction Mediaset: la difesa di Riccardo Cristello

A seguito del licenziamento, Riccardo Cristello ha denunciato l’accaduto al Corriere della Sera e, ancora sbigottito ed incredulo, ha tentato di giustificare la condivisione di quel post con queste parole:

Essendo io cittadino di Taranto, non vedendo niente di male nel post che mi era arrivato tramite whatsapp, l’ho condiviso con mia moglie sulla nostra pagina facebook.

Non dico di essere un impiegato modello, ma ho sempre dato di tutto e di più, anzi, ero considerato aziendalista visto che non ero iscritto al sindacato.

Oggi mi trovo fuori, con una famiglia, una moglie, due figlie, un mutuo, perchè qualcuno ha ipotizzato o ha immaginato che io abbia potuto anche solo pensare che quella fiction fosse riferita ai miei datori di lavoro.

Invece non è così. Nel mio post non ci vedevo nulla di male, né a far vedere questa serie tv. Ogni giorno ormai col cellulare facciamo girare contenuti, postiamo, mandiamo tante cose da condividere, magari neanche li leggiamo, come le catene di sant’Antonio. Io l’ho fatto in maniera bonaria.

Ora sono fuori, licenziato. Loro dicono per giusta causa, secondo me no. Mi sento un macigno addosso che mai mi sarei aspettato. È una situazione che non auguro a nessuno di vivere per non aver fatto nulla.

Cristello ha promesso di impugnare il licenziamento.

Leggi anche: L’ex Ilva torna allo Stato e diventa green. Melucci: “Intesa sulla pelle dei cittadini”

Dipendente ArcelorMittal licenziato, il Ministro Orlando chiede all’azienda ulteriori chiarimenti

Dipendente ArcelorMittal licenziato, il Ministro Orlando chiede all'azienda ulteriori chiarimenti

Nei giorni scorsi, come riportato dal Corriere della Sera, il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha avuto un colloquio telefonico con Lucia Morselli, la ceo di ArcelorMittal Italia, per ulteriori chiarimenti sulla vicenda del licenziamento di Cristello.

Secondo ArcelorMittal, in occasione di quella telefonata, il Ministro ha ricevuto tutte le delucidazioni necessarie, compresi i dettagli dell’accaduto.

Ma il Ministro Andrea Orlando non sembra essere d’accordo e ha richiesto ulteriori chiarimenti. Ha detto:

Naturalmente non ho la possibilità di intervenire direttamente su questo provvedimento, ma credo sia giusto che l’azienda spieghi quali sono le ragioni, qual è la strategia, qual è l’idea di relazioni col territorio che vuole portare avanti, non sono questioni che riguardano solo l’azienda.

Dipendente ArcelorMittal licenziato: i sindacati chiedono mobilitazione, arriva il sostegno del mondo dello spettacolo

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In risposta alla vicenda, il sindacato Usb di Taranto ha annunciato uno sciopero a oltranza che comincerà alle ore 7 di mercoledì 14 aprile. Il coordinatore Franco Rizzo ha detto:

Questo licenziamento non è altro che un grave attacco alla democrazia e alla libertà di opinione. Si tratta dell’ennesimo schiaffo, come se non bastasse quanto fatto in precedenza a tutta la comunità jonica, che al danno aggiunge la beffa.

Stigmatizziamo tutto questo e preannunciamo una durissima mobilitazione, mirata esclusivamente a chiedere che questa multinazionale, il suo AD e i suoi discepoli vengano immediatamente cacciati da Taranto.

Domani partirà lo sciopero, mentre il 15 aprile una delegazione dell’Unione Sindacale di Base, insieme a Cristello, sarà in presidio permanente al Ministero del Lavoro per chiedere al ministro Andrea Orlando di fornire spiegazioni sulla vicenda. Nel frattempo, l’Usb ha fatto partire una raccolta firme nazionale contro il licenziamento di Cristello.

Il sindacato Usb di Taranto, sempre tramite Franco Rizzo, ha fatto sapere che la stessa Sabrina Ferilli ha deciso di offrire il suo sostegno all’operaio licenziato. L’attrice romana avrebbe infatti telefonato a Riccardo Cristello subito dopo aver appreso del suo licenziamento, offrendogli la propria immediata disponibilità a sostenere le sue spese legali e il pagamento di uno stipendio. Promotore di un gesto simile anche Michele Riondino, protagonista della serie tv “Il giovane Montalbano“: l’attore, particolarmente sensibile ai temi di carattere ambientale, si è offerto di pagare le spese legali di Cristello.

Immediato anche il sostegno di Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Quest’ultimo, in particolare, si è dichiarato incredulo e sgomento: secondo il regista quanto accaduto sembra molto simile al reato di opinione e sottolinea che il problema dei veleni non riguarda solo Taranto, tanto che nella fiction non c’è alcun riferimento alla città pugliese.

Si attendono ulteriori sviluppi, specie alla luce degli scioperi che partiranno domani.

Leggi anche: Ilva di Taranto: chiudere subito, rinascere in fretta

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