Ong, criminalità e violenza sulle donne: tutte le misure del Decreto sicurezza

Nella bozza del decreto sicurezza, che potrebbe essere approvata a breve, sono previste pene più severe contro chi minaccia le donne, i minori che fanno parte di babygang e per le Ong che effettuano salvataggi in mare.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La bozza del decreto sicurezza, messa a punto con un lavoro coordinato del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro Piantedosi, verrà esaminata questo pomeriggio a Palazzo Chigi dai tecnici di vari ministeri e di palazzo Chigi. All’incontro saranno presenti gli uffici legislativi di Infrastrutture, Lavoro, Giustizia, Difesa, Esteri e di palazzo Chigi.

L’approvazione potrebbe arrivare già nella riunione dell’esecutivo prevista per domani o al massimo per la prossima settimana.

Le misure del decreto prevedono pene più severe per chi minaccia le donne e non rispetta i provvedimenti imposti e per i minorenni che fanno parte delle baby gang, e codice di comportamento per le Ong che effettuano salvataggi in mare.

Decreto sicurezza: Ong e soccorso migranti

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La misura maggiormente controversa riguarda quelle sulle Ong. Permangono il rispetto delle “attività conformi alle norme nazionali e alle convenzioni internazionali” e le sanzioni amministrative con multe, sequestri delle imbarcazioni e confisca dei mezzi utilizzati da chi soccorre i migranti. È stata invece eliminata la possibilità di procedere penalmente per chi non le rispetta.

Il decreto restringe la possibilità di intervento in mare da parte delle Ong per soccorrere i migranti, anche se il ministro Piantedosi e il presidente Meloni hanno ribadito la loro posizione più volte, come riportato da Il Corriere della Sera:

Non ostacoleremo il soccorso dei naufraghi, ma non consentiremo alle navi di rimanere per giorni in mare. In questo modo garantiremo anche ai migranti di poter essere subito assistiti.

Decreto sicurezza: inasprite le pene per stalker e femminicidi

Uno degli obiettivi del decreto sicurezza è quello di far si che non si verifichino atti di violenza contro le donne, prevenendoli, soprattutto da parte delle persone già segnalate. Ampliati i casi in cui il questore potrà emettere un provvedimento di ammonimento, soprattutto per gli stalker.

Nelle situazioni di pericolo si potrà imporre il divieto di avvicinarsi o soggiornare nei luoghi frequentati dalla vittima. Pene maggiori per chi viola le disposizioni e trasferimento in carcere per chi tenta di manomettere il braccialetto elettronico.

Presidi sanitari e forse dell’ordine dovranno essere a conoscenza dei centri anti violenza della zona e provvedere alla sistemazione della vittima in queste strutture, qualora ne faccia richiesta.

Decreto sicurezza: divieto del cellulare per le baby gang

Per contrastare il fenomeno della baby gang è stato deciso di ampliare l’applicazione del daspo anche ai minori, purché abbiano compiuto 14 anni.

La misura prevede l’interdizione alla frequentazione di alcune aree e a entrare nei locali pubblici e nei luoghi della movida. Inoltre per arginare il bullismo via web sarà possibile vietare l’utilizzo del cellulare, sia per i minori sia per gli adulti.

La misura prevede anche l’utilizzo del Taser, ossia della pistola elettronica in dotazione alle forze dell’ordine.

Leggi anche: Manovra, oggi in Senato alle 14: cosa dobbiamo aspettarci

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