Ddl Zan, respinta richiesta Fratelli d’Italia per votarlo subito, Alessandro Zan(PD): “Vogliono affossarlo”

La richiesta di Fratelli d'Italia di calendarizzare subito il voto è stata respinta dall'Aula del Senato, immediata la replica del centro sinistra che accusa la destra di voler affossare la legge.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Luca Ciriani, Fratelli d’Italia, ha chiesto in Aula che il Senato calendarizzasse la discussione sul disegno di legge Zan: Ci siamo presi la responsabilità politica di dire al Parlamento e agli italiani che il disegno di legge Zan scompare dall’agenda politica del Parlamento italiano. Immediata la replica del Pd e di Alessandro Zan: “È un tranello”

La battaglia infinita sul Ddl Zan, il PD: “In ottobre lo approveremo”

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Ancora nessuna data ufficiale per la discussione in Senato del ddl Zan sull’omotransfobia. A ridare fuoco alle polveri è stato il senatore di Fratelli d’Italia Luca Ciriani:

Il Senato si esprima rispetto al fatto che il disegno di legge Zan è importante o non lo è più, se mai lo è stato.

Così il senatore di Fratelli d’Italia ha parlato al resto dell’Aula del Senato chiedendo di inserire nel calendario delle prossime settimane la discussione sul disegno di legge Zan.

Il provvedimento è stato approvato dalla Camera a novembre 2020, mentre il Senato aveva iniziato a luglio di quest’anno la discussione sul disegno di legge catalizzando per settimane l’attenzione dell’opinione pubblica in cui lo stesso ddl era diventato l’ennesimo mezzo per veicolare una guerra partitica.

Questo ha fatto si che la legge non giungesse mai a calendarizzazione e quindi alla votazione: prima a causa degli emendamenti presentati dal centrodestra (Lega su tutti) e dopo per la sospensione estiva dei lavori del Parlamento ripresi il 7 settembre.

Tuttavia, con la ripresa delle attività delle Camere, il ddl Zan non è stato calendarizzato subito preferendo rinviare la discussione a dopo le elezioni amministrative nelle varie città italiane.

La proposta del senatore Ciriani di modificare il calendario dei lavori in Senato, inserendo l’esame del disegno di legge Zan, è stata respinta dall’Aula. Queste le parole in Aula di Ciriani:

Alcuni hanno ritenuto che questa nostra richiesta fosse una tattica parlamentare o una strumentalizzazione.

In realtà si tratta dell’esigenza di fare chiarezza politica: fino a poche settimane fa, prima che iniziasse la campagna elettorale per le elezioni amministrative, tutti i rappresentanti del centrosinistra ci dicevano che il disegno di legge Zan era urgentissimo. Adesso non lo è più. Fratelli d’Italia si è preso la responsabilità politica di dire al Parlamento e agli italiani che il disegno di legge Zan scompare dall’agenda politica del Parlamento italiano.

Immediata la replica del centro sinistra, Alessandro Zan è infatti intervenuto via Twitter dicendo che l’obiettivo di Fratelli d’Italia sarebbe solo affossare il disegno di legge e assicurando: “In ottobre lo approveremo”.

Del Partito Democratico si è fatta sentire anche Anna Rossomando, vicepresidente del Senato:

Il collega di Fratelli d’Italia non abbia timore. Noi lo porteremo in assemblea subito, immediatamente dopo l’approvazione dei provvedimenti da cui dipende l’ottenimento del Recovery Plan, e lo approveremo.

Non si sbandierino vessilli che non appartengono, anche perché mi risulta che non sia ancora stata ritirata la richiesta del non passaggio agli articoli sul cosiddetto disegno di legge Zan. Chi ha parlato è quindi una forza che vuole affossare questo provvedimento.

Parla di strumentalità politica, invece, Alessandra Maiorino dai banchi del Movimento 5 stelle:

Stupisce che la richiesta venga da una forza politica che non fa altro che accrescere pregiudizi e paure, sul green pass e sulla comunità LGBT che ora improvvisamente, invece, sembra sostenere. Ma è chiaro che è solo una strumentalità politica anche abbastanza meschina, trattandosi di libertà essenziali dell’individuo in entrambi i casi.

Per Italia viva, il vero discrimine è quello della campagna elettorale per le elezioni amministrative:

Siccome dobbiamo modificare e approvare il testo con la più ampia maggioranza possibile – ha detto il senatore Davide Faraone – credo sia opportuno riprendere la discussione del provvedimento Zan dopo le elezioni amministrative, così come tra l’altro abbiamo concordato in Conferenza dei Capigruppo. Tutto il resto è strumentalità.

A replicare per Fratelli d’Italia è stato Francesco Zaffini:

La posizione di Fratelli d’Italia è assolutamente chiara e non cambia e credo che questo sia incontrovertibile. Se la vostra è altrettanto chiara, perché questo provvedimento è sparito dal calendario dei lavori parlamentari e perché questo avviene a tre settimane dal voto amministrativo? Avete forse paura dei riflessi di questo tema sul voto amministrativo?

Leggi anche: Ddl Zan, Fedez contro Pillon: “Ci spieghi il rifiuto. Non è prioritario che lo Stato tuteli i diritti di tutti?”

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