Protesta dei tassisti contro il ddl concorrenza: sciopero nazionale a Roma il 24 novembre

Sciopero generale mercoledì 24 novembre: tutti fermi e corteo nazionale a Roma contro le liberalizzazioni.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Protesta dei tassisti contro il ddl concorrenza. I sindacati dei tassisti confermano lo sciopero nazionale annunciato a inizio mese e ribadiscono che incroceranno le braccia mercoledì prossimo, 24 novembre, dalle 8 alle 22.

Perché la protesta dei tassisti contro il ddl concorrenza?

Perché la protesta dei tassisti contro il ddl concorrenza?

La protesta dei tassisti, già annunciata la settimana scorsa, è contro il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea inseriti nel ddl concorrenza. Le auto bianche, provenienti da tutta Italia, prevedono un concentramento la mattina del 24 novembre davanti alla stazione Termini di Roma, dalla quale partirà un corteo fino a piazza Santi Apostoli.

Le iniziative di protesta proseguiranno fino a quando l’articolo 8 del ddl concorrenza non sarà ritirato e non saranno emanati i decreti attuativi della legge 12 del 2019 – spiegano i tassisti – Con il ddl si tradisce un accordo per avvantaggiare le multinazionali. Noi rispondiamo con manifestazioni unitarie ad oltranza.

La protesta dei tassisti conferma dunque il corteo dalla stazione Termini ma sono ancora in attesa del via libera della questura per l’arrivo a Piazza Santi Apostoli e in questo senso si pensa già a un’alternativa

Sul volantino organizzativo della protesta dei tassisti, che sarà posto in bella evidenza su ogni taxi (con relativo Qr code) recita la scritta:

Il 24 novembre sciopero perché…Sciopero perché difendo il mio lavoro da chi vorrebbe distruggere il servizio pubblico , 40.000 imprese e 40.000 famiglie; sciopero perché voglio continuare a garantirti una tariffa certa, visibile, amministrata; sciopero perché tu non cada preda di un freddo moltiplicatore di prezzo che lo raddoppia, triplica, a seconda della richiesta di corse; sciopero perché come te, sono stufo di pagare le tasse che evadono le multinazionali; sciopero perché voglio regole certe per tutti e non una giungla in cui vince il più furbo, o il più ladro; sciopero perché come te, sacrifico ogni mio attimo per dare dei sogni ed un futuro dignitoso alla mia famiglia. Contro la politica collusa con le multinazionali.

La protesta dei tassisti contro il ddl concorrenza

La protesta dei tassisti contro il ddl concorrenza

Il disegno di legge per il mercato e la concorrenza ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri lo scorso 5 novembre.

Tra i provvedimenti più importanti c’è sicuramente la trasparenza e mappatura delle concessioni governative, che prevede una delega al governo per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori.

Tutto questo ha innescato la protesta dei tassisti che si sono messi subito sul piede di guerra: è bastata la delega al governo a emanare un decreto legislativo per la revisione della disciplina. I timori della categoria sono quelli di essere danneggiati dai servizi di noleggio come Uber.

Leggi anche: Liverpool, uomo si fa esplodere in un taxi: possibile attacco terroristico

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