Dal Canada a Frosinone per operarsi: “Un ospedale di provincia mi ha salvato la vita”

Cristina Galgani, su suggerimento della cognata romana, è partita dal Canada per operarsi all'ospedale Spaziani di Frosinone. Il glioma è stato rimosso e la donna non rischia più la vita.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Dal Canada a Frosinone. Cristina Galgani ha lasciato Toronto dove vive per recarsi a Frosinone, in Italia, e sottoporsi a un delicato intervento al cervello.

La donna con un glioma aveva subito un intervento in Canada ma non gli era stata rimossa per intero la massa tumorale, come invece è accaduto in Italia.

Cristina ha subito una craniotomia effettuata dal neurochirurgo Giancarlo D’Andrea, neurochirurgo dello Spaziani di Frosinone e primario di un reparto aperto da soli 5 anni. Dopo soli tre giorni la paziente è potuta tornare a casa e poi a Toronto.

Dal Canada a Frosinone per l’intervento salva vita

dal canada a frosinone_glioma

Cristina Galgani 52enne, vive in Canada con il marito Massimiliano Previti e ha due figli. Ha raccontato come sia nata l’idea di venire dal Canada a Frosinone, in Italia, per farsi operare. Ecco cosa ha dichiarato al Corriere della Sera:

Mia cognata, che abita a Roma mi aveva parlato di un neurochirurgo che opera nell’ospedale Spaziani di Frosinone, il professor Giancarlo D’Andrea. Oggi lo chiamo il mio angelo custode.

In due ore ha completamente rimosso e asportato il glioma mentre io ero del tutto vigile. Ora posso finalmente dire che l’odissea è finita.

E posso farlo grazie a un ospedale di provincia, dove medici e infermieri mi sono stati sempre vicini, con una umanità e un affetto che non potrò mai dimenticare.

La tecnica utilizzata dai medici si chiama awake surgery. Si tratta di una pratica diffusa che consiste nell’apertura del cranio per asportare la formazione tumorale, mentre il paziente è vigile e risponde alle domande che il neurochirurgo gli pone. Prosegue la paziente:

Ricordo tutto perfettamente le domande che mi facevano servivano a capire come il mio cervello rispondeva e reagiva. Un modo, insomma, per individuare la zona da asportare.

Sapevo benissimo che il glioma, se non fosse stato tolto in tutta la sua estensione, si sarebbe riprodotto in vari e successivi stadi.

Dal Canada a Frosinone per un intervento: le congratulazioni del consigliere regionale e dell’assessore

Da parte del professor D’Andrea e dei suoi collaboratori sono giunte le congratulazioni del consigliere regionale Sara Battisti e dell’assessore alla sanità Alessio D’Amato. L’Assessore in una nota afferma:

La sanità della nostra regione si conferma un’eccellenza a livello internazionale.

Mi complimento con l’ospedale e con tutta l’équipe medica del reparto di neurochirurgia, motivo di orgoglio per la nostra regione.

Leggi anche: Chi è Marcel Franke, il calciatore che salta la partita per donare cellule staminali

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