Crisi di Governo: tutti gli aggiornamenti. Alla fine, lo strappo c’è stato e il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto in Senato su fiducia e dl Aiuti, risultando assente alla prima e alla seconda chiama.
Come previsto, il dl Aiuti è stato approvato (con 172 sì e 39 voti contrari), ma l’attuale Premier è comunque stato costretto a lasciare Palazzo Chigi e a salire al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nonostante i tentativi di mediazione portati avanti in mattinata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, che aveva provato a far approvare il dl Aiuti senza il voto di fiducia, il M5S aveva confermato lo strappo poco prima dell’entrata in Aula, con la capogruppo pentastellata al Senato Mariolina Castellone che aveva detto: “Non partecipiamo al voto, non condividiamo il dl Aiuti”.
Crisi di Governo: la destra vuole le urne, Renzi reclama un Draghi Bis
Crisi di Governo: ora il Premier Mario Draghi è giunto al Quirinale a colloquio col Presidente Mattarella. Il centrodestra sta studiando una scelta unitaria, con la Lega che ha sottolineato come “piuttosto che perdere mesi con inutili tira e molla, sarebbe più saggio dare la parola agli italiani”.
L’ipotesi delle urne adesso non viene scartata neppure dal leader di FI Silvio Berlusconi, che pure nei giorni scorsi si era mostrato favorevole a un Draghi Bis senza M5S, ma che oggi ammette: “Andare alle urne non ci preoccupa”.
“I dirigenti M5S stavano pianificando da mesi l’apertura di una crisi per mettere fine al Governo Draghi”, questo l’affondo dell’ex pentastellato Luigi Di Maio. Mentre il leader di Italia Viva Matteo Renzi è convinto che “il Governo deve andare avanti” e che “Draghi deve continuare a fare il Premier, perché serve all’Italia”.
Il segretario dem Enrico Letta, da parte sua, considera praticabile solo l’ipotesi di un Governo Draghi appoggiato dalla stessa maggioranza, altrimenti l’unica via possibile rimane quella delle elezioni.
Crisi di Governo: Draghi va da Mattarella senza passare per il Cdm
Crisi di Governo: cosa farà Mario Draghi adesso? Il Premier nei giorni scorsi aveva richiamato i pentastellati alla responsabilità affermando che “senza i 5 Stelle questo esecutivo non esiste”. Adesso, però, molti parlamentari (e forse anche il Quirinale) auspicano che l’ex capo della Bce possa rimanere comunque a Palazzo Chigi con una nuova maggioranza.
Mario Draghi potrebbe pure decidere di rimanere coerente con quanto affermato e aprire la strada del voto anticipato, proprio come reclama la destra.
Tra l’altro, dopo il voto, il Premier ha annullato il Cdm previsto per le 15.30 dirigendosi subito da Mattarella. Un gesto forte, che ha fatto presagire a molti l’aria di dimissioni quasi certe. L’unico a glissare è stato il più governista dei ministri leghisti, Giancarlo Giorgetti, che ha detto: “Esperienza finita? Ci sono sempre i tempi supplementari”.
Nel frattempo, dopo circa un’ora, Mario Draghi ha terminato il colloquio con Sergio Mattarella ed è tornato a Palazzo Chigi, senza però rilasciare alcuna dichiarazione. Probabilmente, adesso il Premier dovrà verificare che la maggioranza che lo sostiene ci sia ancora.
Leggi anche: Crisi di Governo, è strappo tra M5S e Draghi: le 3 strade per uscirne e gli scenari possibili
