giovedì, 25 Luglio 2024
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Crioconservazione, c’è chi è disposto a pagare 200.000 euro per farsi congelare post-mortem

In Svizzera è possibile congelare il proprio corpo post-mortem con la crioconservazione: "Somministriamo ossigeno tramite una maschera respiratoria, per rallentare l’incipiente morte cellulare e arrestarla completamente con il raffreddamento".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

È possibile tornare in vita dopo la morte grazie alla crioconservazione? Il medico berlinese 38enne Emil Kendziorra ha fondato una start-up, la Tomorrow Biostasis, come riporta “Ticinonline”, nel villaggio svizzero di Rafz a Zurigo.

Qual è il suo obiettivo? Dopo aver condotto ricerche sul cancro ed essersi poi avvicinato alla biostasi medica e criomedicina, ha deciso di investire proprio su questi ultimi due campi. I clienti di Tomorrow Biostasis possono richiedere che il loro corpo venga preservato post-mortem in ottime condizioni e poi scongelato in un futuro molto prossimo.

L’azienda fondata dal dottor Emil Kendziorra è la prima in Europa ad offrire la criogenizzazione per oltre cento anni, come ha rivelato in prima persona: “Forse ci vorranno 100, 300, 500 anni prima che sia possibile far rivivere, guarire e ringiovanire un organismo umano”.

Cos’è la crioconservazione?

La crioconservazione è un processo attraverso il quale un corpo privo di vita viene preservato a temperature molto basse, per far sì che il defunto possa essere rianimato, una volta che la medicina avrà trovato una cura alla malattia che lo ha condotto alla morte.

Ma come funziona? Il corpo del defunto viene portato gradualmente a una temperatura di -196 gradi centigradi, per far sì che gli organi interni non subiscano danni dovuti alla naturale decomposizione post-mortem.

Successivamente, il cervello viene separato dal resto del corpo e riposto in un contenitore apposito in cui è immerso azoto liquido, per una temperatura, anche in questo caso, pari a -196 gradi centigradi.

Come funziona e quanto costa la crioconservazione di Tomorrow Basis?

L’azienda Tomorrow Basis ha ricevuto oltre centinaia di richieste da parte di chi vorrebbe sottoporsi alla crioconservazione dopo la morte. E lo stesso fondatore Emil Kendziorra ha rivelato di avere già quattro clienti: “A Rafz, località a bassissima criminalità e dove non si prevedono né inondazioni né terremoti, è stato costruito un istituto con dei magazzini. I primi quattro clienti morti sono già qui, ciascuno nel proprio contenitore d’acciaio alto 3 metri e pieno di azoto liquido“.

Ma come avviene il processo di crioconservazione di Tomorrow Basis? A spiegarlo è il fondatore Kendziorra a “Ticinonline”:

Abbiamo predisposto una équipe medica che è pronta per le ‘operazioni conservative’.

I corpi arrivano in Svizzera e una volta che il cliente è deceduto, il suo corpo viene preparato nell’ambulanza convertita, in cui le persone vengono di solito preparate al sonno freddo, subito dopo la morte e poi trasferite in un magazzino.

Iniziamo, però, immediatamente a raffreddare la vettura.

Allo stesso tempo, eseguiamo compressioni toraciche e somministriamo ossigeno tramite una maschera respiratoria, non per resuscitare il defunto, ma per rallentare l’incipiente morte cellulare e infine arrestarla completamente con il raffreddamento.

L’obiettivo dell’azienda è quella di espandersi: “Le persone, a seguito della crioconservazione, rimangono esattamente come sono morte. Vengono raffreddate e poi le portiamo in Svizzera il più rapidamente possibile. La nostra mission è quella di disporre presto di équipe mediche anche a Zurigo”.

Ma quanto costa far congelare il proprio corpo post-mortem? A dirlo è ancora il dottor Kendziorra: “La conservazione della salma costa attualmente 200.000 euro Tale importo dovrà essere versato al momento della morte”.

Leggi anche: Berlusconi e il mito dell’immortalità: è vero che il Cav avrebbe voluto essere ibernato?

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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