Covid 19, cosa sappiamo finora della variante Omicron

I dati sono in continuo aggiornamento, ma ecco cosa sappiamo finora della variante che sta riaprendo il fantasma del lockdown.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Una nuova mutazione del virus Sars-Cov-2, conosciuta come variante Omicron, è stata individuata in Sud Africa la scorsa settimana, destando una rinnovata preoccupazione che ha portato all’adozione di restrizioni di viaggio in alcuni paesi e la chiusura in negativo dei mercati azionari.

Mentre gli scienziati sono all’opera per capire il livello di contagiosità e la velocità di diffusione di questa variante, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già etichettato la Omicron come “variante preoccupante”, il che vuol dire che potrebbe essere più trasmissibile e virulenta, nonché più “scaltra” nell’evadere la protezione offerta dai vaccini anti Covid-19 prodotti finora.

Variante Omicron, presente già in 23 Paesi 

Sebbene si sia detto inizialmente che la variante provenisse dal Sud Africa, se ne trovano evidenze anche in Belgio, Germania, Israele, Italia e Regno Unito, dove si sta diffondendo a grande velocità. Martedì, l’OMS ha dichiarato in una conferenza stampa, che il virus è presente già in 23 Paesi.

L’emergere della variante Omicron ha comprensibilmente catturato l’attenzione globale. Almeno 23 paesi di cinque delle sei regioni dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno ora segnalato casi di questa variante e prevediamo che il numero cresca.

Queste le parole del direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Una variante, forse, più contagiosa

Le prime evidenze suggeriscono che la variante Omicron sia altamente contagiosa, probabilmente più della variante Delta. Con oltre 30 mutazioni della proteina spike, la parte del virus che si attacca alle cellule umane infettandole, l’Omicron potrebbe essere non solo più trasmissibile ma anche più difficile da arginare tramite vaccino.

Finora, i casi di variante Omicron sono apparsi principalmente tra i giovani in cui il virus si è manifestato con spossatezza e dolori articolari, secondo quanto riportato dalla dottoressa Angelique Coetzee, a capo della South African Medical Association.

Non stiamo parlando di pazienti che potrebbero andare diretti in ospedale.

Ha detto in una intervista alla BBC.

In rapporto al picco pandemico, i casi in Sud Africa sono relativamente bassi per il momento. Tuttavia, il Paese ha ancora un tasso elevato di infezioni: la scorsa settimana si sono registrati 2.828 nuovi casi di Covid-19 di cui il 90% sarebbe stato causato dalla variante Omicron.

Secondo la rivista scientifica Nature, un’altra questione che preoccupa è quella delle reinfezioni nei pazienti che hanno già avuto il Covid-19. Tuttavia, in questa fase non è ancora possibile fare una stima delle probabilità di nuova infezione nelle persone che hanno già avuto la malattia.

Il profilo della mutazione ci preoccupa, ma ora abbiamo bisogno di lavorare per capire l’importanza di questa variante e cosa implica nel contrasto alla pandemia.

Ha detto il dottor Richard Lessells, esperto in malattie infettive  dell’Università di KwaZulu-Natal si Durban, in Sud Africa. Durante una conferenza stampa lo scorso giovedì.

Secondo l’OMS, il primo caso di variante Omicron risale al 9 novembre, e la mutazione è stata riconosciuta in Sud Africa il 24 novembre grazie a un sistema di individuazione avanzato. Mentre la variante Delta è ancora quella predominante in tutto il mondo, causando il 99,9% dei casi di infezione negli USA, la scoperta della Omicron è coincisa con un picco di casi in Sud Africa, un aumento del 1.400% nelle ultime due settimane, secondo il New York Times.

Ad ogni modo la variante si è probabilmente già estesa molto oltre il Sud Africa, secondo quanto riportato dal professor Anthony Fauci.

Quando hai un virus che mostra questo grado di trasmissibilità e ci sono casi legati a viaggi, è quasi inevitabile che si diffonda ovunque

Ha affermato il consulente della Casa Bianca.

Variante Omicron e situazione vaccini: a che punto siamo?

Per quanto riguarda gli anticorpi monoclonali o i nuovi vaccini in pillola di Pfizer e Merck, non è ancora chiaro se saranno efficaci anche contro la  variante Omicron, così come lo è la sua virulenza o la gravità dei sintomi che questa comporta.

I primi dati che arrivano da Israele, Paese pioniere nella campagna vaccinale mondiale, sembrerebbero confermare che la terza dose sia efficace nel proteggere dalla variante Omicron, secondo quanto riportato dal ministro della Sanità Nitzan Horowitz.

Nei prossimi giorni avremo informazioni accurate sull’efficacia del vaccino contro Omicron, ma c’è già spazio per l’ottimismo, e ci sono indicazioni iniziali per cui coloro che sono stati vaccinati con un vaccino ancora valido o con un booster saranno protetti anche dalla variante.

Ha affermato il ministro.

In caso fosse necessario i adattare i vaccini anti-Covid approvati nell’Ue alla variante Omicron del Covid-19, l’EMA si dice pronta ad autorizzarli nel giro di tre o quattro mesi.

Siamo preparati, sappiamo che i virus mutano e che a un certo punto ci sarà una mutazione che comporterà che dobbiamo cambiare l’approccio attuale. Per questa ragione, abbiamo approvato delle linee guida per le case farmaceutiche, nel febbraio dell’anno scorso: non abbiamo dovuto ancora usarle, ed è per questo che non ci sono vaccini variati sul mercato finora, perché in realtà i vaccini attuali hanno dimostrato di essere efficaci contro le varianti in circolazione in Europa.

Dichiara la direttrice esecutiva dell’Ema Emer Cooke, in audizione alla commissione Envi del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

Gli USA impongono il travel ban dietro le proteste del Sudafrica: “ci puniscono per la nostra eccellenza”

Lo scorso venerdì il Presidente Joe Biden ha imposto delle restrizioni di accesso agli USA da 8 paesi Sudafricani. Sono bloccati i viaggiatori provenienti da Lesotho, Sud Africa, Eswatini, Namibia, Zimbabwe, Mozambico, Malawi e Botswana. Fanno eccezione i cittadini statunitensi e quelli in possesso di green card. 

Tuttavia non è detto che il travel ban riuscirà a prevenire la diffusione della variante Omicron, ma può permettere ai governi di prendere tempo per poter studiare meglio i suoi effetti e le misure per proteggere la popolazione.

Ho deciso di essere cauto, ma non so molto della variante ad eccezione del fatto che sia molto preoccupante: si sta diffondendo rapidamente.

Ha detto Biden alla stampa.

Anche altre nazioni come Regno Unito, Australia, Israele, Francia e Germania stanno imponendo restrizioni ai viaggi per contenere la nuova variante, provocando alcune critica dal governo Sudafricano.

L’ultimo blocco dei viaggi sta punendo il Sudafrica per il suo sequenziamento genomico avanzato e la sua capacità di individuare le nuovi varianti tempestivamente. L’eccellenza non dovrebbe essere punita.

Ha dichiarato il ministro degli Esteri del Sud Africa.

Al momento gli USA non hanno imposto restrizioni da Europa e Asia dove si identificano nuovi casi di variante omicron.

Dose booster: ancora più importante per sconfiggere la variante Omicron

Oltre alle misure di limitazione degli ingressi, Biden ha anche esortato i cittadini statunitensi a sottoporsi alla dose booster di vaccino per rispondere alla nuova variante.

Le persone devono continuare a fare le terze dosi una volta scaduto l’intervallo di tempo con la seconda.

Ha detto lo stesso Anthony Fauci, il consulente della Casa Bianca.

Dello stesso parere Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’ Università degli Studi di Milano: 

La terza dose serve ancora di più in ogni caso incrementa la stimolazione della risposta. Anche in una situazione un po’ complessa come questa, in cui non abbiamo certezza di quanto la variante possa bucare il vaccino, quindi che risponda meno agli anticorpi che il vaccino suscita, non abbiamo motivo di credere che non risponda per niente. Ad esempio, il signore in cui è stata identificata la variante, aveva avuto la doppia vaccinazione, ma mi risulta che stia bene, non ha avuto una sintomatologia particolarmente critica.

La sospensione dei brevetti sui vaccini poteva evitare la variante Omicron?

Un’altra questione che sta facendo discutere in questi giorni riguarda i brevetti dei vaccini esistenti. A tale proposito Presidente USA ha anche chiamato i Paesi ricchi a donare le dosi di vaccino in eccesso ai Paesi a reddito medio e basso, e esortato ad abbandonare i diritti di proprietà intellettuale su di essi in modo che i Paesi più poveri possano produrne delle versioni generiche. 

Tuttavia l’Europa sembra essere divisa sulla questione: da un lato Commissione Europea non ne vuole sapere perché ritiene che i brevetti siano indispensabili per assicurare che le case farmaceutiche possano continuare a investire in ricerca, dall’altro il Parlamento ha siglato lo scorso giugno una risoluzione in cui si chiede una deroga temporanea all’accordo Trips che regola il diritto di proprietà intellettuale. 

Dal momento che sono necessari 11 miliardi di dosi per immunizzare il 70% della popolazione mondiale, che solo una frazione di quella quantità è stata prodotta e che i Paesi più poveri ne hanno ricevuto meno dell’1%, è lecito pensare che l’assenza di brevetti avrebbe potuto aiutare a coprire una fetta di popolazione molto più ampia e impedire che le varianti si diffondano così in fretta.

I contrari al vaccino non fanno che peggiorare la situazione

L’accessibilità non è la sola questione che rallenta la campagna di vaccinazione globale. L’esitazione a vaccinarsi si è dimostrata un problema globale, incluso il Sud Africa dove, la scorsa settimana, il governo ha chiesto alle case farmaceutiche di ridurre la produzione di nuove dosi di vaccino a seguito del calo della richiesta da parte dei cittadini, nonostante solo il 30% degli adulti sia vaccinato.

In Germania, dove in queste ore la situazione contagi è salita in maniera preoccupante, il governo sta ipotizzando delle misure che prevedono un lockdown forzato per tutte le persone che non sono vaccinate

Quanto è preoccupante la variante Omicron?

Secondo gli esperti, con ogni probabilità la variante Omicron è già negli Stati Uniti, dove i voli internazionali sono stati riaperti lo scorso mese, proprio quando si sono individuati i nuovi casi.

Non sarà possibile tenere l’infezione lontana dal Paese. La vera domanda è: possiamo rallentarne la diffusione?

Si è chiesto il professor Fauci in un’intervista al New York Times.

Mentre ci sono ancora molte incognite sulla variante Omicron, gli esperti concordano nel dire che rappresenta una complicazione della pandemia da Covid-19.

Abbiamo visto diverse varianti andare e venire, e ogni mese ce n’è una nuova. Questa è diversa, è preoccupante. Ci sono molte caratteristiche che preoccupano me e molti miei colleghi.

Ha detto il dottor Ashish Jha della Brown University School of Public Health in una intervista. 

La variante Delta, quella al momento dominante, mostra una trasmissibilità più alta e la capacità di evadere la protezione degli anticorpi. Ma come per la Delta, anche per variante Omicron la diffusione dipende dai comportamenti umani e dalla volontà delle persone di rispettare le misure imposte dai governi.

Fermare la diffusione vuol dire anche fermare la possibilità di altre pericolose mutazioni del virus. Le mutazioni sono inevitabili e molte di loro sono innocue. Tuttavia, maggiori sono le opportunità di diffusione del virus, maggiori sono le probabilità che riesca a trasformarsi in una variante più contagiosa e più resistente agli anticorpi e ai vaccini o, peggio ancora, con effetti più gravi.

Gli strumenti esistenti dovrebbero essere efficaci nell’arrestare la variante Omicron. Secondo l’OMS, i tamponi molecolari sono in grado di individuare la variante e al momento non ci sono dati concreti che ci fanno pensare che gli attuali vaccini siano inefficaci contro la variante Omicron.

Leggi anche: Variante Omicron spaventa l’Europa: i vaccini sono efficaci? Speranza: “Difficile fermarla”

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