Variante Omicron spaventa l’Europa: i vaccini sono efficaci? Speranza: “Difficile fermarla”

La variante Omicron arriva in Europa: casi confermati in Belgio e Inghilterra. Ecco quanto è pericolosa e quali sono i sintomi. Il Sudafrica: "Noi puniti per averla individuata".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Adesso a spaventare è la variante Omicron, individuata in Sudafrica. Stando al Centro europeo per il controllo delle malattie, il suo livello di rischio è “alto o molto alto”. La nuova versione del virus corre ed è già arrivata in Europa: il primo caso è stato intercettato in Belgio, poi è stato reso noto di casi sospetti in Germania e Repubblica Ceca su passeggeri provenienti dal Sudafrica, mentre altri due casi sono stati confermati in Inghilterra (a Nottingham e a Chelmsford, nell’Essex).

In Olanda, venerdì mattina sono atterrate 61 persone positive provenienti dal Sudafrica all’aeroporto di Schiphol di Amsterdam e rimane da chiarire se si tratti di variante Omicron. Nel nostro Paese, il ministro della Salute Speranza ha detto: “Questa variante va presa con grandissima attenzione, si tratta di un elemento nuovo e preoccupante. Difficile pensare che una variante, se contagiosa, possa essere fermata e reclusa. Nel frattempo, facciamo tutti la terza dose”.

Se non fosse abbastanza, lo scorso venerdì l’Oms l’ha classificata come un “virus altamente trasmissibile”, praticamente la stessa categoria dell’ormai nota variante Delta. Tanto che molti paesi, tra cui l’Italia, hanno prontamente imposto divieti di viaggio ai visitatori provenienti dall’Africa meridionale, dove appunto la variante Omicron è stata scoperta. Lo Stato di New York ha annunciato lo stato di emergenza, che entrerà in vigore il 3 dicembre, e teme un’impennata di contagi proprio a causa della variante Omicron. La governatrice Kathy Hochul ha confermato l’aumento dei casi e ha precisato che “anche se la variante Omicron non è stata rilevata a New York, sta arrivando”.

Variante Omicron: la situazione in Sudafrica

In Sudafrica il numero di casi confermati ieri è di 2.828, un valore contenuto ma non per questo tranquillizzante: a preccupare, infatti, è soprattutto la velocità di trasmissione della variante, specie tra i giovani. “Le persone tra i 20 e i 30 anni arrivano con una malattia da moderata a grave, alcuni necessitano delle terapie intensive”, ha fatto sapere il capo dell’unità terapia intensiva dell’ospedale Baragwanath di Soweto.

Stando a quanto riportato dal Guardian, “il 65% dei giovani ammalati non è vaccinato e la maggior parte del resto è vaccinata solo con una dose”. Per questo motivo, il ministro della Sanità Joe Phaahla non parla di nuove restrizioni ma invita semplicemente i sudafricani a vaccinarsi: il dipartimento, infatti, è convinto che i vaccini esistenti possano essere efficaci anche contro il nuovo ceppo.

Variante Omicron: pericolosità, vaccini e sintomi

La variante Omicron ha un profilo genetico giudicato “sfavorevole e preoccupante”: presenta tutte le mutazioni che si conoscono, dalle varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta, contemporaneamente, oltre ad altre nuove. Nello specifico, ha 32 mutazioni nella proteina spike, quella parte di virus che i vaccini utilizzano per mettere in moto il sistema immunitario contro il Covid. Questo significa che se la proteina spike cambia, gli anticorpi dei vaccini potrebbero non riconoscerla più.

Tuttavia, ancora non si sa se e quanto il nuovo ceppo sia più trasmissibile o letale e se il vaccino possa combatterla: servono almeno due/tre settimane di monitoraggio e test in laboratorio per avere risposte precise. Gli scienziati sudafricani deducono dall’analisi del genoma che “una fuga immunitaria parziale è probabile, ma anche che i vaccini offriranno ancora alti livelli di protezione contro il ricovero e la morte”.

Per quanto riguarda i sintomi, questi sarebbero simili a quelli delle precedenti varianti: lo ha fatto sapere l’istituto pubblico di riferimento sulle malattie infettive sudafricano, il National Institute for Communicable Diseases (NICD).

Variante Omicron, la rabbia del Sudafrica: “Noi puniti per averla sequenziata”

In Sudafrica ieri sono stati registrati 2.828 nuovi casi, un aumento del 258% rispetto alla settimana precedente: si stima che il 90% di essi sia dovuto alla nuova variante Omicron. Questo, però, non significa che il nuovo ceppo sia nato proprio in Sudafrica: l’individuazione, infatti, dipende dalla capacità di tracciamento dei singoli Paesi. Tanto che il governo sudafricano si è espresso contro i Paesi che hanno bloccato gli arrivi dal Sudafrica e ha spiegato:

Questa ultima tornata di divieti equivale a punire il Sudafrica per aver sequenziato la mutazione e per la sua capacità di rilevare nuove varianti rapidamente. L’eccellenza dovrebbe essere applaudita e non punita.

Leggi anche: Super Green Pass, approvato nuovo decreto: cosa prevede e da quando entra in vigore

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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