In Italia l’oblio oncologico sarà legge: di cosa si tratta e perché è così importante

Arrivano maggiori tutele per chi è stato malato di tumore: il diritto all'oblio oncologico sarà finalmente legge. Ecco di cosa si tratta.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Arrivano maggiori tutele per chi è stato malato di tumore: il diritto all’oblio oncologico sarà finalmente legge. Lo ha annunciato il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista per il quotidiano La Stampa. L’obiettivo è allineare l’Italia al resto dei Paesi europei: anche la Spagna è pronta a varare un provvedimento proprio su questo tema.

In breve, il concetto giuridico di oblio oncologico permette all’ex malato di non rivelare informazioni sul proprio passato sanitario. Al contempo, quindi, impedisce di indagare su questo aspetto della vita di una persona.

Legge sull’oblio oncologico: cos’è e perché è così necessaria

La necessità della legge sull’oblio oncologico nasce da un’evidenza: in Italia, finora, nel momento di sottoscrivere un rapporto di lavoro, una polizza assicurativa o un contratto finanziario, viene chiesto al soggetto se è stato malato di cancro. Clausola, questa, che sfocia in discriminazioni e in condizioni più onerose se la risposta è positiva, penalizzando chi è guarito dalla grave malattia.

I Paesi che già tutelano questo diritto sono la Francia, il Belgio, l’Olanda, il Lussemburgo e il Portogallo: qui viene vietato a operatori bancari e assicurativi di informarsi sulla storia clinica del consumatore.

Anche la Spagna è in procinto di introdurre l’oblio oncologico. Il primo ministro Pedro Sanchez lo ha annunciato pochi giorni fa: entro fine giugno, il suo Governo introdurrà la nuova legge.

Una legge a tutela dell’oblio oncologico: in Italia 1 milione di guariti da tumore

Nel dichiarare l’intenzione di una legge sull’oblio oncologico, il ministro della Salute Schillaci ha pure fornito alcuni dati: oggi in Italia un milione di persone è guarito dal cancro, mentre i malati sono circa 3,6 milioni.

L’Associazione italiana ricerca sul cancro (Airc) ha riportato che “in Europa da alcuni tumori si guarisce in più di 8 casi su 10”. Nel caso del cancro alla tiroide e in quello dei melanomi cutanei, ad esempio, a superare la malattia sono l’87% delle donne e il 70% degli uomini. Le guarigioni superano il 60% anche per i tumori al seno, all’utero, alla prostata e per i linfomi di Hodgkin. Il 50% supera neoplasie al fegato, al pancreas e al polmone.

Oblio oncologico: la risoluzione del Parlamento europeo

D’altronde, l’allineamento sull’oblio oncologico voluto oggi da Italia e Spagna ricalca lo scopo di una risoluzione votata il 16 febbraio 2022 dal Parlamento europeo, che tracciava le linee comuni sulla lotta contro il cancro. Nel paragrafo 125 di tale risoluzione si leggeva:

Entro il 2025, al più tardi, tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo dieci anni dalla fine del trattamento e fino a cinque anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età.

Leggi anche: Oms: “Se non aggiorniamo i vaccini Covid saremo di nuovo pandemia”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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