Cosa succederà a Forza Italia e al Governo Meloni dopo la morte di Berlusconi

Che ne sarà di Forza Italia dopo Berlusconi? La domanda circolava da mesi ed è divenuta ancora più pressante ieri, una volta giunta la notizia della morte del suo leader.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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L’interrogativo circolava da mesi, più o meno da quando le condizioni di salute di Silvio Berlusconi avevano cominciato a farsi critiche. Che ne sarà di Forza Italia? La domanda è divenuta ancora più pressante ieri, una volta giunta la notizia della morte del suo leader.

La creatura politica del Cav rischia di finire vittima degli eventi, anche se un delfino designato c’è: si tratta del ministro degli Esteri Antonio Tajani, vice di Berlusconi. E può contare sull’appoggio dagli alleati della maggioranza, la premier Meloni su tutti, che ha profondo interesse nell’impedire che Forza Italia si sfaldi per la tenuta del suo Governo. Ma gli imprevisti sono dietro l’angolo.

Cosa sarà di Forza Italia: tutti i problemi degli azzurri

Ma per Forza Italia iniziano già i primi problemi. Perché se è vero che Berlusconi aveva designato Tajani come successore, è anche vero che il suo ruolo di coordinatore degli azzurri non esiste per statuto, né è avvenuta una nomina che possa oggi ufficializzarne il ruolo.

Senza contare le tensioni provenienti dall’ala antigovernista di Licia Ronzulli, che Fascina ha provveduto negli ultimi mesi a rendere sempre più marginale, anche se adesso la “moglie” del Cav potrebbe far fatica a tenerla a bada.

Poi, i debiti per 90 milioni di euro coperti finora da Berlusconi, ma che senza di lui dovranno essere gestiti dai figli, specie da Marina e Piersilvio, a cui di fatto spetterà la decisione di cosa fare di Forza Italia, se tenerla in vita anche con sacrifici economici o se rinunciare.

Forza Italia: le mire di Italia Viva e il rischio destabilizzazione del Governo

Ma non si tratta solo del destino di Forza Italia. A livello politico, la disgregazione della creatura politica di Berlusconi potrebbe andare a rimpinguare le fila di Italia Viva, con Matteo Renzi che potrebbe essere tentato dal realizzare quel sogno – mai divenuto realtà – di un forte partito di centro.

L’ipotesi della migrazione degli azzurri verso Italia Viva, anche se non facesse venire meno la maggioranza (Meloni esclude di far entrare Renzi al Governo), potrebbe comunque destabilizzare profondamente il Centrodestra. E questa, stando alle indiscrezioni, sarebbe oggi una delle preoccupazioni principali della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Meloni, Forza Italia e l’imperdibile occasione delle Europee

Ma all’orizzonte c’è un’altra scadenza che impensierisce la Premier: quella delle elezioni europee del 2024. In questo senso, Forza Italia è per Meloni un tassello fondamentale, specie per i suoi disegni di costruire una nuova maggioranza popolari-conservatori possibile solo con l’intermediazione di una forza moderata come quella di Berlusconi.

Per la Premier, non solo è di vitale importanza che Forza Italia resti in vita, ma che lo faccia pure mantenendo un certo potere attrattivo per gli elettori, in modo da superare alle Europee la soglia di sbarramento del 4%. Insomma: tutto è ancora da vedere. La parola passa agli eredi del Cav.

Leggi anche: Berlusconi e il mito dell’immortalità: è vero che il Cav avrebbe voluto essere ibernato?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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