Consiglio Europeo: cosa propone Draghi per ridurre il prezzo del gas

Vediamo in consa consiste la proposta di Draghi in merito alla riduzione del prezzo del gas, che attualmente si aggira intorno ai 124 euro per megawatt ora.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img

In questi giorni è in corso a Bruxelles il Consiglio Europeo, presenziato dai capi di stato e di governo dell’Unione Europea, il cui principale argomento di discussione riguarda l’assegnazione all’Ucraina dello status di paese candidato a entrare nell’Unione.

Il prezzo del gas è molto aumentato dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina e per questo Draghi nella giornata di oggi vuole presentare una proposta per ridurne il prezzo. L’idea consiste nel definire un tetto massimo che i paesi dell’Unione Europea sono disposti a pagare per acquistare il gas naturale. Ciò porterebbe a una riduzione dei costi per i consumatori e le aziende, ma anche del flusso di soldi che la Russia, principale fornitore dell’Unione Europea, riceve dai paesi europei.

Prezzo del gas: la proposta di Draghi

Prezzo del gas_Draghi_

La proposta di Draghi al Consiglio Europeo prevede un price cap, ossia un tetto al prezzo del gas che vieta agli operatori dei paesi europei di commercializzare gas nei mercati all’ingrosso a un prezzo superiore agli 80 euro per megawatt ora (MWh). Prima della guerra era a 20 MWh e ora si aggira intorno ai 124, arrivando nei momenti più drammatici anche a 350 MWh.

Secondo quanto scrive Politico la proposta di Draghi, promossa dallo stesso da circa un mese, è piaciuta al presidente francese Emmanuel Macron e agli altri leader. La proposta potrebbe essere conveniente alla Russia in quanto se il prezzo del gas dovesse scendere, come avvenuto tra il 2017 e il 2020 in cui ha oscillato tra i 5 e i 30 euro MWh, il limite eviterebbe queste oscillazioni di prezzo.

Al riguardo il premier voleva convocare un incontro straordinario del Consiglio a luglio, per affrontato il tema più specificatamente, come ha fatto sapere lo stesso Draghi in conferenza stampa:

Avevo chiesto un consiglio straordinario in luglio, giustamente mi è stato fatto osservare che ancora non c’è uno studio.

Non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per un rapporto completo sulla questione dell’energia: le cose si stanno muovendo, anche se magari non avvengono rapidamente come uno vorrebbe.

Ha poi sottolineato che il Consiglio europeo è comunque aperto all’ipotesi di un consiglio straordinario:

È stato detto in modo esplicito: non faremo passare due mesi e mezzo senza far niente nel caso in cui dovessero avvenire altre cose sul fronte dell’energia.

Leggi anche: Crisi del gas, a cosa andiamo incontro

spot_img

Correlati

Stellantis, approvato il maxi stipendio del CEO Carlos Tavares: quanto guadagnerà al giorno

Il 70,2% degli azionisti di Stellantis, nata dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler, ha...

Zelensky dopo gli attacchi iraniani avanza una proposta agli alleati occidentali

Dopo l'attacco dell'Iran contro Israele, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avanzato una specifica...

Israele chiede all’ONU tutte le sanzioni possibili per l’Iran: qual è stata la risposta?

Secondo il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, il Medio Oriente si trova attualmente "sull'orlo...
Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img