Usa: “La Corte Suprema è pronta ad abolire il diritto all’aborto”

La Corte Suprema degli Stati Uniti sembrerebbe intenzionata ad abolire il diritto all'aborto. Tale decisione vorrebbe rendere nulla la sentenza del 1973, concepita come incostituzionale.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La Corte Suprema statunitense sembrerebbe intenzionata ad abolire il diritto all’aborto. A riportare la notizia è stata la testata Politico, che avrebbe ottenuto la bozza scritta dal giudice Samuel Alito riguardo al parere della maggioranza.

Il documento andrebbe a colpire la storica legge del 1973, in cui veniva sancito il diritto delle donne di interrompere la gravidanza, che all’epoca fu visto come un coronamento di un’importante stagione di riforme. In quegli anni infatti l’opinione pubblica era divisa tra coloro che si battevano per i diritti, come gli afroamericani, gli omosessuali e chi invece preferiva non uniformarsi ai cambiamenti.

La decisione della Corte di abolire il diritto all’aborto non sarà definitiva fino alla sua pubblicazione, probabilmente nei prossimi due mesi. Dai sondaggi però emerge come gli americani vogliano mantenere la norma che riconoscere il diritto di abortire.

Abolire il diritto all’aborto: su cosa si basa la legge del 1973

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Abolire il diritto all’aborto. La norma del 1973 non si basa su un referendum o su una legge, bensì su una sentenza, la Roe vs. Wade, in base alla quale a una donna texana, Norma McCorvey, venne riconosciuto il diritto di interrompere la gravidanza e garantita la protezione costituzionale federale dei diritti all’aborto. A questa legge si aggiunge la successiva decisione del 1992, la Planned Parenthood v. Casey, che manteneva tale diritto.

A febbraio scorso c’è stato un primo voto in cui almeno cinque giudici si sono pronunciati contro la legge Roe vs. Wade, tra cui Alito, lo stesso che avrebbe scritto la bozza di cui parla Politico, e Thomas, scelti entrambi dalla famiglia Bush; Gorsuch, Kavanaugh e Barrett, invece candidati da Trump.

Politico avrebbe ricevuto la copia della bozza da una persona di fiducia insieme ad altri dettagli a sostegno dell’autenticità del documento. Si tratta di un documento di 98 pagine, con un’appendice di 31 pagine relative alle leggi storiche sull’aborto statale e 118 note a piè di pagina.

Nel testo emerge come la sentenza sul diritto all’aborto del 1973 sia stata una decisione concepita in modo imperfetto e che avrebbe inventato un diritto non menzionato da nessuna parte nella Costituzione, cercando di strappare la decisione dai rami politici del Governo.

Leggi anche: Stretta sull’aborto in Arizona: pratica vietata anche nei casi di anomalie genetiche

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