Corrado Augias lascia la Rai dopo 63 anni e passa a La7: “Troppi favoritismi, non mi piace più”

La Rai perde un altro volto storico. Stavolta si tratta di Corrado Augias, che ha deciso di dire addio alla tv pubblica per iniziare, a 88 anni, una nuova avventura su La7.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La Rai perde un altro volto storico. Stavolta si tratta di Corrado Augias, che ha deciso di dire addio alla tv pubblica per iniziare, a 88 anni, una nuova avventura su La7. Il giornalista, scrittore e conduttore televisivo lo ha annunciato in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.

Dopo 63 anni di onorata carriera, dunque, Augias lascia Viale Mazzini. Una decisione che non è di certo un fulmine a ciel sereno, ma che – anzi – era nell’aria già da tempo. Il giornalista ha spiegato chiaramente di non voler lavorare per una Rai che non gli piace più.

Corrado Augias e l’addio alla Rai dopo 63 anni: “Su La7 parlerò di cultura”

La rivelazione di Corrado Augias è arrivata in un’intervista per Aldo Cazzullo. Dopo oltre sei decenni, una delle colonne portanti di Viale Mazzini lascia la Rai. Non una cacciata, ma una decisione presa autonomamente. Come ha ammesso il presentatore stesso, che ha dichiarato: “Nessuno mi ha cacciato, ma nessuno mi ha trattenuto. A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace più”.

Per Augias comincia quindi una nuova avventura su La7. Nello specifico, il presentatore condurrà “La torre di Babele”, un programma in onda in prima serata che comincerà molto presto, il 4 dicembre. Il titolo richiama chiaramente “Babele”, trasmissione che ha visto al timone Augias su Rai3 dal 1991 al 1993.

Su La7 parlerò di cultura – ha spiegato lo scrittore – un’ora di tv dopo Lilli Gruber. Ci sarà uno spirito-guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme”.

Corrado Augias: “In Rai oggi vedo troppa improvvisazione e favoritismi”

Corrado Augias lascia la Rai per La7: "Troppi favoritismi"

Per Corrado Augias la Rai è sempre stata un po’ come una casa. Ma ora – dopo la rivoluzione voluta dalla Premier Giorgia Meloni – qualcosa si è rotto ed è cambiato per sempre. Il conduttore ha spiegato chiaramente il motivo del suo addio: “Non amo l’improvvisazione – ha affermato – E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo, deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione”.

Al momento, i vertici Rai non hanno commentato la notizia. Anche se era evidente da tempo che Corrado Augias non fosse più una priorità per Viale Mazzini. Basti pensare che “Rebus” – il programma di attualità e politica condotto dal 2021 da Augias su Rai3 – per la nuova stagione era stato affidato a Giorgio Zanchini, che aveva affiancato l’88enne negli ultimi anni.

Un ridimensionamento, questo, che lo scrittore non ha di certo apprezzato. E che lo ha spinto inevitabilmente ad accettare il corteggiamento di Urbano Cairo. Una nuova avventura per Augias, che gli permetterà di rimettersi in gioco a 88 anni con una trasmissione pensata proprio per lui.

Corrado Augias su Meloni: “Per lei non ho simpatia politica ma umana”

Quello di Corrado Augias alla Rai non è un addio come gli altri. Il giornalista e conduttore è stato tra i fondatori di Rai 3, chiamato da Angelo Guglielmi. E nel corso della sua intervista, oltre che del rapporto con Viale Mazzini, lo scrittore ha parlato anche di politica.

Oggi dice di trovare Giorgia Meloni “intelligente e prigioniera del suo passato. Ha spiegato: “Credo che lei vorrebbe davvero costituire un partito conservatore. Ma non le riesce per colpa dei camerati che la bloccano con mille impacci. Per Giorgia non ho simpatia politica ma umana. Ha un cattivo carattere, che l’ha aiutata ad arrivare fin lì. Ma ora rischia di perderla. Dovrebbe reprimerlo”.

Poi è arrivato il parere sulla segretaria del Pd Elly Schlein: “Non vorrei parlare della sinistra. Che fine ha fatto quella forza che l’ha animata per mezzo secolo? Sembra evaporata”, ha detto lo scrittore ricordando come, nel corso della prima repubblica, votasse per il Partito Socialista.

Infine, Augias ha spiegato quale sia il suo segreto per la longevità: “La serenità. Conosco colleghi bravissimi ma invecchiati male, rancorosi, in credito con il mondo. Io sono una persona serena. Non invidio, non desidero. Prendo quello che viene, e non rimpiango quello che non è venuto e non verrà”. Anche se un rimpianto confessa di averlo: “Avrei voluto essere un grande pianista. Ma non ci sono riuscito”.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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