Conte: “Non possiamo aspettare che il virus scompaia, dobbiamo conviverci”

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Il premier Conte, ora in diretta da Palazzo Chigi, annuncia un nuovo decreto:

Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche. Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti. Si rischierebbe un aumento dei decessi e delle vittime. Se cediamo adesso rischio ripartire daccapo, tenere alta attenzione anche Pasqua. L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e gradualità ma ripartire: dipenderà dai nostri sforzi. Dal 14 aprile aperte cartolibrerie e librerie, anche negozi per neonati e bambini, e taglio boschi.

Dobbiamo mettere la salute al primo posto

Continua il presidente:

Dobbiamo mettere la salute al primo posto ma tutelare tutti gli interessi in campo, il tessuto socio-economico e produttivo. La nostra determinazione è quella di allentare il prima possibile le misure di tutte le attività produttive per poter far ripartire quanto prima e in sicurezza il motore del nostro paese a pieno regime.

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Il lavoro per la fase 2 è già partito

Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza. Dal 14 aprire riapriamo cartolibrerie, librerie, negozi, soprattutto quelle per neonati e bambini, avevamo ricevuto tante richieste, quindi apriamo con ponderazione queste attività. Dobbiamo inoltre consentire il taglio dei boschi, garantire i combustibili fossili, la legna e alcune altre attività forestali. Il lavoro per la fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ripensare anche alla qualità della vita

Per questa nuova fase ci avvarremo di un gruppo di esperti, che conterrà varie professionalità, sociologi, psicologi, esperti di organizzazione del lavoro, manager, dialogheranno con il comitato tecnico scientifico in modo da avere la possibilità di modificare le logiche del lavoro sin qui consolidate, di ripensare alcuni radicali modelli di vita economici e sociali, dobbiamo inventarci e proporre nuovi modelli organizzativi più innovativi che tengano conto della qualità della vita.

Mettere in sicurezza il lavoratori

Benessere sostenibile e protocollo della sicurezza sulla lavoro. È la nostra Bibbia da cui ripartire. Si raccomanda alle aziende di approfittare di questo momento per sanificare le condizioni di lavoro nella massima sicurezza, predisponendosi già ora per le misure di protezione. L’obiettivo è quello di contenere sempre l’indice di contagio. Dobbiamo anche pensare alcune logiche dei trasporti, la logistica, evitando i mezzi che creano assembramenti.

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Ripartire quanto prima e in sicurezza

La nostra determinazione è allentare il prima possibile le misure per tutte le attività produttive per far ripartire quanto prima in piena sicurezza il motore del nostro Paese a pieno regime: non siamo ancora nella condizione di farlo, dobbiamo attendere ancora. Le aziende sanifichino luoghi lavoro da ora.

Sull’Europa, convinceremo tutti con determinazione

La proposta europea la valuto nel suo complesso nel Consiglio europeo: lottiamo per gli Eurobond. La risposta comune o è ambiziosa o non è, non abbiamo alternative. Non firmerò sino a quando non avrò un ventaglio di strumenti adeguato alla sfida che stiamo vivendo, che non riguarda l’Europa e tutti gli stati membri. Sono convinto che con la nostra tenacia e la forza della ragione riusciremo a convincere tutti.

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