Congedo mestruale: tutto quello che devi sapere in Italia

Il congedo mestruale potrebbe divenire una norma condivisa e non più concepito come l'iniziativa di un solo liceo attento alle esigenze delle proprie alunne. Vediamo qual è la situazione in Italia.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Negli ultimi giorni in Italia si è tornato a parlare di congedo mestruale, dopo che quest’ultimo è stato istituito in un liceo artistico di Ravenna.

Tutte le studentesse del liceo ravennate che lo richiedono potranno assentarsi due giorni al mese senza che queste assenze siano calcolate tra quelle che devono essere considerate per la validità dell’anno scolastico.

Questa novità ha diviso l’opinione pubblica tra i favorevoli all’iniziativa e chi invece la considera eccessiva temendo che le studentesse possano approfittarsene.

Congedo mestruale al liceo ravennate: da chi parte l’iniziativa

congedo mestrule_scuola

Il liceo artistico Nervi-Severini di Ravenna ha assunto il ruolo di apripista nell’istituzione del congedo mestruale in Italia. L’iniziativa è partita da Chiara Pirazzini, 17enne al quarto anno con una pagella da tutti 10 in terza liceo. La ragazza in un’intervista a Repubblica ha dichiarato come sia nata quest’esigenza:

Sono sempre stata molto male con il ciclo, non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto e quando sono stata eletta rappresentante ho pensato che potevo trovare una soluzione per tutte le ragazze che soffrono come me ad ogni mestruazione.

La delibera che introduce il congedo è stata votata nel consiglio di istituto del 20 dicembre, con dieci favorevoli e tre contrari, e pubblicata nel portale del liceo. Tra le deroghe relative al numero di assenze che già comprendono la malattia, è stata certificata anche la dismenorrea, a condizione che venga presentato un certificato del medico che la attesti.

I presidi fiorentini bocciano il congedo mestruale

I dirigenti scolastici fiorentini hanno accolto con stupore e scetticismo la decisione del liceo ravennate di istituire un congedo di due giorni al mese per le studentesse che soffrono di dolori mestruali. Ecco quanto hanno dichiarato, come riporta il quotidiano La Nazione:

Congedo mestruale per le studentesse? Non ci sembra una grande innovazione. Tutti i ragazzi, per i motivi di salute più vari, dietro presentazione del certificato medico vedono scomputati i giorni di assenza dal calcolo annuale.

Mi pare anzi più una questioni di principio, forse anche un po’ ideologica, che non cambia la sostanza delle cose”, ha specificato Ludovico Arte, dirigente dell’Itt Marco Polo.

Non sappiamo se in futuro quella del congedo mestruale possa divenire una norma generale, condivisa da tutti. In Italia la discussione di un pacchetto di leggi che includa anche il congedo mestruale è ferma da anni. Se ne è iniziato a discutere nel 2016 ma poi ogni proposta è stata arenata. Certo è indubbio che qualcosa stia iniziando a cambiare. Inoltre l’interesse crescente verso vulvodinia e endometriosi potrebbe portare a un disegno di legge definitivo.

Leggi anche: Congedo mestruale: quando una legge in Italia?

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