Intorno alle 17 si sono conclusi i negoziati tra Ucraina e Russia, al confine bielorusso, come riporta la Tass, agenzia di stampa russa. Ora le rispettive delegazioni, una volta tornate in patria, si consulteranno con i propri vertici politici.
Al termine dei colloqui il negoziatore russo Vladimir Medinsky ha dichiarato che ci sono possibili basi per le trattative, come citato da Interfax:
Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una richiesta ufficiale di adesione accelerata all’Unione europea. Sui social è stato anche diffuso il documento ufficiale, con una foto che ritrae Zelensky, in abbigliamento militare, mentre sta firmando.
Conclusi i negoziati: solo fine del primo round
Mentre sul campo cadono bombe e si spara, si sono conclusi i negoziati, i cosiddetti “negoziati di Chernobyl”. L’incontro di oggi tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, avvenuto nel Rumyantsev-Paskevich Residence di Gomel, un antico palazzo messo a disposizione dai bielorussi, rappresenta solo il primo round. “Sono previsti nuovi colloqui al confine tra Polonia e Bielorussia”, ha fatto sapere il capo della delegazione di Mosca ai negoziati con Kiev, Vladimir Medinsky.
Se da una parte Kiev chiede il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe, dall’altra Mosca esige il riconoscimento della Crimea russa e la neutralità militare degli ucraini in riferimento alle truppe di estrema destra, definiti da Putin neonazisti, oltre che l’allontanamento della Nato da quei confini.
Intanto Zelensky, che in mattinata ha chiesto l’ammissione immediata dell’Ucraina all’Unione Europea, ha dichiarato che le prossime 24 ore saranno decisive. In mattinata da Kiev è giunto anche il nuovo bilancio delle vittime: 352 morti, dei cui 14 bambini.
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