“Se mi dovrete chiamare ‘first gentleman’, ‘first partner’ o altro ancora non so, mi sa che una vera dicitura per l’equivalente di First Lady non c’è. Aspettiamo un neologismo dello Zingarelli“, così aveva scherzato Andrea Giambruno, il giornalista televisivo 41enne compagno di Giorgia Meloni, subito dopo le elezioni del 25 settembre. Legati da 7 anni, i due hanno una figlia, Ginevra, nata nel 2016 e presente alla cerimonia del giuramento della neo-eletta Premier e dei suoi ministri.
Oggi, gli occhi del Paese sono inevitabilmente puntati anche su di lui. E, già nei giorni scorsi, si sono diffusi i primi gossip: nello specifico, è circolato il divertente racconto, riportato dallo stesso Giambruno, sul primo incontro con la leader di FdI, quando lui le strappò di mano una banana per evitare che lei andasse in onda col frutto tra le mani. In quell’occasione sarebbe scattato un simil-colpo di fulmine che ha segnato l’inizio del loro amore.
Andrea Giambruno sulla cerimonia del giuramento: “Emozionante, Ginevra è stata bravissima”
La cerimonia del giuramento di ieri non ha emozionato solo Giorgia Meloni, consapevole di segnare una svolta storica come prima donna a Palazzo Chigi, ma pure il compagno Andrea Giambruno, che in serata ha raccontato a l’Adnkronos tutte le emozioni provate assieme alla figlia Ginevra, 6 anni ed elegantissima, nel Salone delle Feste del Quirinale.
Il giornalista ha raccontato su quei momenti al Colle: “La cerimonia è stata emozionante, davvero molto bello vederla giurare al Quirinale in un giorno che segna comunque un cambiamento epocale. Ginevra è stata bravissima, all’inizio era imbarazzata: è un contesto al quale non è abituata, poi c’era una gran curiosità dei giornalisti, dei fotografi, ed era anche emozionata per la sua mamma”.
Giambruno: “La priorità è tutelare Ginevra, non ci trasferiremo a Palazzo Chigi”
L’obiettivo della coppia Meloni-Giambruno, oggi, è tutelare anzitutto la piccola Ginevra. Per questo motivo, spiega il giornalista, la famiglia non traslocherà negli appartamenti di Palazzo Chigi: “Fortunatamente abbiamo una casa, non abbiamo intenzione di far crescere lì nostra figlia: sarebbe controproducente, sarebbe fuorviante“. Poi, il compagno della nuova Presidente del Consiglio ha spiegato:
La priorità per noi è tutelare lei, farla crescere nella maniera più naturale possibile. Vogliamo che nostra figlia cresca in serenità, distante da realtà che marcherebbero la distanza con i suoi coetanei. Poi più andrà avanti con gli anni e più si renderà conto di avere una super mamma, ma anche una storia non consona a una bimba della sua età. Ora Ginevra è serena e quel che più conta, per me e Giorgia, è preservare questa sua serenità.
Andrea Giambruno racconta la giornata della nuova Premier dopo il giuramento
Andrea Giambruno ha poi spiegato come è proseguita la giornata di Giorgia Meloni dopo il giuramento: prima l’intervento al funerale del 18enne Francesco Valdiserri, investito e ucciso la notte del 20 ottobre in via Cristoforo Colombo a Roma, “un momento devastante” ha ammesso il giornalista.
Poi, la corsa a scuola di Ginevra per festeggiare la festa dei nonni, appuntamento immancabile. “Giorgia non poteva mancare, lei è davvero una super mamma – ha commentato Giambruno – Poi come tutte le donne ha una marcia in più, è multitasking, riesce a fare più cose contemporaneamente“.
Infine, i festeggiamenti per l’insediamento a Palazzo Chigi che, spiega il giornalista, si sono tenuti “a casa, con le persone più intime e a cui vogliamo bene, gli amici di sempre. Del resto il brindisi ci stava, non è che capiti tutti i giorni di diventare presidente del Consiglio“.
Giambruno sugli impegni di Meloni: “Inizierà a viaggiare parecchio, non credo che la seguirò in missione”
Adesso che è Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni non potrà più essere presente come prima. Gli impegni e le trasferte saranno incalcolabili e Andrea Giambruno lo sa bene. Sulla questione, il giornalista di Mediaset ha detto:
Si, credo che inizierà a viaggiare parecchio, ma io non credo di seguirla in missione. Magari lo farò nelle occasioni in cui è più indicato, previsto dal protocollo. Io spero di poter continuare a fare il mio lavoro.
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