Arezzo, 14enne commenta in rete il video di una sparatoria: l’FBI lo denuncia

Il 14enne denunciato dall'FBI per aver commentato un video su una sparatoria in una scuola è aretino e si dice non consapevole della gravità del fatto.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Un ragazzo 14enne aretino ha commentato un video su una sparatoria in una scuola americana ed è stato intercettato dall’Fbi, che lo ha segnalato alla Polizia Postale locale.

Il commento lasciava presagire che volesse imitarne il gesto. Da lì è partita tutta una procedura di tracciamento per individuare chi aveva scritto il commento, scongiurando scenari simili anche nella scuola italiana.

14enne denunciato dall’FBI alla Polizia Postale italiana

14enne denunciato dall'Fbi (2)

Sembra la trama di un film ma si tratta della realtà.

Un commento relativo a un video su una sparatoria in una scuola americana è risultato talmente forte da essere considerato estremamente pericoloso. Il commento esprimeva il desiderio di fare la stessa cosa nella propria scuola. L’Fbi ne ha determinato la provenienza e di rimando ha inviato la segnalazione in Italia.

Individuato l’indirizzo, la Polizia Postale aretina ha svolto una perquisizione nell’appartamento per capire chi fosse il responsabile, appurando che si trattava di uno dei due fratelli minorenni, un ragazzo di 14 anni.

Verificate che non c’erano armi, il 14enne denunciato dall’FBI è stato segnalato alla procura dei minori di Firenze, che dovrà decidere come e se procedere. Da parte sua il ragazzo dice di non essersi reso conto della gravità del gesto, né del peso delle parole scritte.

Leggi anche: California: bimbo si suicida a 11 anni, in diretta durante una lezione on line

Gli Stati Uniti e le tante stragi di massa

14enne denunciato dall'Fbi_omicidi di massa

Gli Stati Uniti sono terreno fertile per le stragi, e in particolare queste avvengono nelle scuole. La più cruenta risale al 2017 quando un pensionato uccide 59 persone e ne ferisce oltre 500, con fucili automatici e pistole, durante un concerto a Las Vegas. Una più recente si è verificata il 15 gennaio 2021 quando un 16enne a Houston, in Texas, viene ucciso da un suo compagno.

Secondo quanto riportato da skytg24 il 2019 è stato l’anno con più omicidi di massa dal 1970, con 41 casi e un totale di 211 vittime. Nel 2020 probabilmente a causa della pandemia e dei vari lockdown questi episodi sono inevitabilmente diminuiti.

La maggior parte delle stragi avviene tra persone che si conoscono, sia in famiglia, posto di lavoro o all’interno della stessa cerchia.

Purtroppo nessun presidente in carica è riuscito a porre fine a questi avvenimenti, pur con la ferma intenzione di fare qualcosa volendo intervenire sul commercio di armi.

Leggi anche: Seattle: sparatoria tra manifestanti antirazzisti. Morto un 16 enne

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