Riaperture e nuovi colori delle Regioni, Draghi: “Dal 26 aprile zona gialla, sì a scuole e attività all’aperto”

Nuovi colori delle Regioni dal 19 aprile. Draghi in conferenza stampa sulle riaperture annuncia la zona gialla dal 26 aprile: sì a scuole e attività all'aperto.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Novità su riaperture e restrizioni. Il monitoraggio dell’Iss di ieri ha portato ad un nuovo cambio di colore delle Regioni, che sarà in vigore a partire da lunedì 19 aprile. Dai dati raccolti è emerso che l’Rt nazionale è in calo e si attesta sul valore di 0.85, mentre la settimana scorsa era a 0.92. Il Presidente dell’Iss Brusaferro ha sottolineato che la curva italiana “mostra una lenta decrescita”: anche l’incidenza nazionale è scesa ed è pari a 182 casi di Covid ogni 100.000 abitanti.

Nel frattempo, si è svolta ieri la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha annunciato importanti novità sul tema riaperture. Dal 26 aprile torneranno le zone gialle, anche se “rinforzate”: qui sarà possibile spostarsi tra Regioni e, nel riaprire, sarà data la precedenza a scuole e attività all’aperto. Così, nonostante il decreto in vigore chiudesse alla possibilità di zone gialle entro aprile, Draghi ha mantenuto la promessa di deroghe in base a vaccini e contagi, anticipando, di fatto, le riaperture.

Monitoraggio dell’Iss di ieri: ecco il nuovo cambio di colore delle Regioni in vigore da lunedì 19 aprile

Come ogni settimana, dopo il canonico monitoraggio settimanale dell’Iss, anche ieri il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze in vigore da lunedì 19 aprile, che hanno sancito un nuovo cambio di colore delle Regioni. Secondo i dati raccolti dall’Iss, sarebbero addirittura 16 le Regioni con numeri da zona gialla che potrebbero quindi puntare alla fascia gialla “rinforzata” a partire dal 26 aprile, ovvero Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano, Toscana, Umbria e Veneto.

La mappa aggiornata del nostro Paese, valida a partire da lunedì prossimo, vedrà la conferma in zona rossa di tre Regioni: Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta. Le prime due a causa dell’incidenza, sopra i 250 casi ogni 100.000 abitanti, mentre l’isola dovrà attendere un’altra settimana mantenendo l’Rt sotto quota 1.25. La Campania, che si trovava nell’area di restrizioni più rigida, è stata promossa ieri in fascia arancione, assieme al resto delle Regioni italiane, che dal 19 aprile si troveranno tutte in zona arancione.

Draghi sulle riaperture, dal 26 aprile zona gialla rinforzata: sì a scuola, attività all’aperto, musei e spettacoli

Draghi sulle riaperture, dal 26 aprile zona gialla rinforzata: sì a scuola, attività all'aperto, musei e spettacoli

Il Premier Mario Draghi, accompagnato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, dopo la riunione della cabina di regia tenutasi in mattinata, ha portato avanti ieri un’importante conferenza stampa sul tema riaperture.

La novità principale riguarda l’istituzione di zone gialle rinforzate a partire dal 26 aprile: qui sarà possibile svolgere attività all’aperto, tra cui anche la ristorazione, sia a pranzo sia a cena. L’unico limite è rappresentato dal coprifuoco, nuovamente confermato dalle 22 alle 5. Il nuovo decreto arriverà in Cdm martedì o mercoledì prossimo.

Dopo molto tempo, sarà quindi possibile cenare al ristorante anche la sera, ma solo nei tavoli all’esterno. Potranno riaprire all’aperto teatri, cinema e spettacoli. Consentite visite al museo anche al chiuso, mentre gli spettacoli in sala potrebbero essere concessi con i limiti di capienza fissati dai protocolli anti-contagio. La decisione di dare la precedenza alla riapertura di attività all’aperto è dovuta al fatto che “in questi luoghi riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio”, secondo quanto affermato da Speranza.

L’altra novità principale riguarda le scuole, che saranno tutte completamente in presenza in zona gialla e arancione, mentre in fascia rossa verrà portata avanti la modalità mista, tra Dad e lezioni dal vivo, che dovranno essere almeno il 50%. Tale provvedimento dovrebbe essere valido anche per le università.

Leggi anche: Covid e alimentazione: come prevenirne il contagio a tavola

Draghi sulle riaperture: si apre al pass vaccinale, dal 26 aprile ok a spostamenti tra Regioni e sport all’aperto

Draghi sulle riaperture: si apre al pass vaccinale, dal 26 aprile ok a spostamenti tra Regioni e sport all'aperto

Da quanto emerso dalla conferenza stampa di ieri, dal 26 aprile saranno possibili spostamenti tra Regioni in zona gialla, mentre sarà messo a punto un pass per muoversi tra Regioni di colori diversi.

L’autocertificazione resta necessaria, ma si potrà girare liberamente portando con sé il pass, un documento che attesterà la vaccinazione, l’esecuzione di un tampone negativo o l’avvenuta guarigione da Covid. Il pass in questione rappresenterà un elemento fondamentale per il percorso verso la ripartenza: non servirà solo per spostarsi tra Regioni di colore diverso, ma pure per accedere a stadi, concerti e altri eventi “riservati ai soggetti che ne sono muniti. Resta da capire chi rilascerà tale certificato, se Asl, Regione o un altro ente sanitario.

Dovrebbero essere consentiti anche gli sport all’aperto, mentre stabilimenti balneari e piscine apriranno verosimilmente attorno al 15 maggio. Il Ministro Speranza ha indicato il primo giugno come data per la riapertura delle palestre al chiuso, mentre l’1 luglio verranno fatte ripartire le attività fieristiche e sarà possibile andare alle terme o in parchi tematici.

Draghi sulle riaperture: “Il Governo ha preso un rischio ragionato”

Draghi sulle riaperture: "Il Governo ha preso un rischio ragionato"

Riapertura non significa che non ci saranno delle regole. Draghi si sofferma su questo punto diverse volte: mascherine e distanziamenti dovranno rimanere e l’atteggiamento dovrà mantenersi scrupoloso, specie quando le restrizioni si allenteranno e saranno consentite attività all’aperto. Tanto che il Premier si è appellato alle forze dell’ordine, chiedendo loro particolare attenzione.

Il Premier si è detto consapevole di aver optato per il rischio decidendo di riaprire il 26 aprile, seppur non totalmente. E in conferenza stampa, ha detto:

Con la decisione di oggi il Governo ha preso un rischio ragionato, fondato sui dati che sono in miglioramento.

Questo rischio che il Governo ha preso, che certamente incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: che siano osservati scrupolosamente quei comportamenti che governano le attività aperte: mascherine e distanziamenti restano.

Dal 26 aprile, dunque, buona parte dell’Italia tornerà a respirare: ristoratori, lavoratori dello spettacolo, giovani studenti e, in generale, tutti i cittadini italiani, che potranno rivivere il sapore di antiche esperienze. Tra mascherine e distanziamenti, s’intende.

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