Finiti i colloqui tra Usa e Cina: 5 motivi per cui potrebbero rivelarsi cruciali

Nella telefonata di oltre tre ore tra Biden e Xi Jinping, il presidente cinese si è rifiutato di condannare le azioni della Russia. Il presidente americano ha fatto pressione perché Pechino intervenga subito.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Finiti i colloqui tra Usa e Cina. Le parti si sono confrontate per quasi tre ore. La Cina non ha condannato le azione della Russia in Ucraina, mentre Biden ha fatto pressioni perché Pechino intervenga per arginare la crisi mondiale dovuta alla guerra. La chiamata che ha visto al centro i colloqui tra Usa e Cina secondo la Casa Bianca avrebbe segnato un potenziale punto di svolta per i legami tra Washington e Pechino

I funzionari della Casa Bianca in questi mesi hanno osservato con crescente preoccupazione la nascente collaborazione tra Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin e la risposta della Cina all’invasione russa dell’Ucraina si è rivelata preoccupante per gli osservatori occidentali. I funzionari della Casa Bianca hanno detto che si aspettavano che la chiamata potesse diventare un’intensa già solida al primo incontro date il preambolo diplomatico avvenuto un incontro preliminare tra gli assistenti dei due leader a Roma.

Finiti i colloqui tra Usa e Cina: le cinque chiavi del discorso che potrebbero cambiare gli scenari geopolitici

Finiti i colloqui tra Usa e Cina: le cinque chiavi del discorso che potrebbero cambiare gli scenari geopolitici

1. L’appello dell’Occidente alla Cina è arrivato in un momento critico nella guerra Russia-Ucraina

Nei colloqui tra Usa e Cina di questo pomeriggio Biden ha parlato con Xi Jinping in un momento cruciale per quanto riguarda lo scenario ucraino. Secondo i funzionari statunitensi, la Cina sta valutando se fornire assistenza militare o finanziaria alla Russia, che lo ha richiesto negli ultimi gioni poiché i suoi militari subiscono gravi perdite in Ucraina. Se la Cina fosse d’accordo, potrebbe smorzare le sue relazioni con l’Occidente per i decenni a venire:

Siamo preoccupati che stiano valutando la possibilità di assistere direttamente la Russia con l’equipaggiamento militare da utilizzare in Ucraina – ha detto giovedì il segretario di Stato Antony Blinken, confermando ciò che altri funzionari statunitensi avvertivano da giorni. Gli Stati Uniti hanno già comunicato ad alcuni alleati della NATO di ritenere che la Cina abbia una certa disponibilità a sostenere la Russia, anche se Mosca nega di averlo chiesto e Pechino afferma che non sta fornendo alcun aiuto.

2. La Cina potrebbe fornire alla Russia una serie di supporti economici e militari

I funzionari statunitensi non credono che la Cina sarebbe disposta a fornire alla Russia grandi equipaggiamenti offensivi come carri armati o jet. Ma al contrario hanno affermato di ritenere più probabile che la Cina potrebbe dare un tipo diverso di sostentamento ai militari russi in Ucraina come pasti, munizioni, pezzi di ricambio o apparecchiature di sorveglianza.

Nei colloqui tra Usa e Cina, Biden ha affermato che non ritiene positivo che la Cina aiuti la Russia ad alleviare l’effetto dell’estinzione delle sanzioni occidentali attraverso il sostegno finanziario. Inoltre è ormai opinione diffusa che Xi Jinping a ottobre si assicurerà un terzo mandato storico al potere durante il 20° Congresso Nazionale del Partito Comunista a Pechino.

Il commercio tra l’Unione Europea e la Cina ha superato gli 800 miliardi di dollari lo scorso anno e il commercio USA-Cina ha superato i 750 miliardi di dollari, secondo i dati ufficiali della Cina, mentre il suo commercio con la Russia è stato di poco inferiore ai 150 miliardi di dollari. Perciò anche in ottica futura la Cina ha interessa più di altri a far si che le tensioni tra Occidente e Russia cessino il prima possibile.

3. Colloqui tra Usa e Cina: gli Stati Uniti hanno paura di gestire una partnership tra Russia e Cina

Uno dei discorsi principali emerso nei colloqui tra Usa e Cina, risalente a prima che la Russia invadesse l’Ucraina, è quello a cui i funzionari della Casa Bianca stavano guardando con molta ansia, ovvero l’avvicinamento tra Mosca e Pechino. La presenza di Putin all’inaugurazione dei giochi invernali di Pechino a pochi giorni dall’invasione in Ucraina in tal senso è un segnale che aveva allarmato parecchio.

Il direttore della CIA Bill Burns ha detto la scorsa settimana che la partnership Cina e Russi era radicata in molte zone del mondo già da tempo. I due leader hanno dichiarato che la loro relazione politico/economica “non ha limiti”, come affermato in un lungo documento a febbraio, quando Putin ha visitato Pechino per colloqui e per partecipare appunto alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali. Il documento vedeva la Cina appoggiare la richiesta centrale della Russia all’Occidente, con entrambe le parti “opposte all’ulteriore allargamento della NATO”. Da allora, la partnership “senza limiti”.

Quando la Cina si è astenuta da un voto di rimprovero delle Nazioni Unite contro la Russia, questo è stato visto come un segno del distanziamento di Pechino. Biden nei colloqui tra Usa e Cina ci ha tenuto a rimarcarlo. Da riportare comunque che il mese scorso un alto funzionario cinese ha affermato che la sovranità dell’Ucraina deve essere rispettata. Ma altri segnali hanno indicato una posizione più accomodante, inclusa l’amplificazione della disinformazione russa da parte della Cina.

4. Colloqui tra Usa e Cina: gli alleati americani in Asia stanno osservando da vicino la reazione di Pechino alla guerra in Ucraina

L’invasione russa dell’Ucraina, violando la sua sovranità e spingendo l’Europa nel peggior conflitto degli ultimi decenni, ha suscitato ondate di ansia in tutto il mondoUn posto che osserva da vicino è Taiwan, l’isola autonoma rivendicata dalla Cina.

Pechino ha recentemente intensificato i voli militari vicino all’isola e ha messo in guardia contro il sostegno americano. Nei primi giorni del conflitto in Ucraina, si temeva che l’invasione russa potesse presagire un’invasione cinese di Taiwan, anche se non sembrava imminente. Da allora i funzionari americani hanno minimizzato i parallelismi, dicendo che semmai la risposta unita alla Russia potrebbe indurre la Cina a ripensare a qualsiasi piano avesse per Taiwan. 

5. Biden e Xi Jinping hanno visioni del mondo molto diverse ma un percorso politico incrociato

Già prima di questi ultimi colloqui tra Usa e Cina, Biden amava citare le lunghe ore trascorse con Xi Jinping quando entrambi prestavano servizio come vicepresidenti del loro paese. Ha affermato di aver trascorso più tempo con Xi Jinping di qualsiasi altro leader mondiale. Eppure non si sono incontrati faccia a faccia troppo spesso da quando Biden è entrato in carica, Xi Jinping inoltre non ha mai lasciato la Cina durante la pandemia di Covid.

Prima del conflitto in Ucraina, Biden sembrava intenzionato a riorientare la politica estera americana verso l’Asia, dove la competizione tra Stati Uniti e Cina viene vista come una sfida decisiva per gli anni a venire. nonostante i colloqui tra Usa e Cina recenti. E mentre la crisi ucraina ha preoccupato la Casa Bianca nelle ultime settimane, i funzionari insistono di essere ancora in grado di mantenere la loro visione dominante nei colloqui di pace.

Leggi anche: Guerra Russia-Ucraina: come si sta muovendo la Cina e quale ruolo potrebbe avere nel conflitto

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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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