Cina, riaperti i mercati della carne di cane, gatto e pipistrello

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Sono passate appena poche settimane da quando si era diffusa la notizia che la Cina aveva vietato il consumo della carne di alcuni animali in seguito alla trasmissione del Sars-Cov-2 dal pioystello all’uomo. Nella fattispecie si trattava di vietare il consumo di rettili come pipistrelli e serpenti, insieme al consumo di cani e gatti. La cultura culinaria cinese era pervasa dal consumo di queste carni. L’avvento del coronavirus, aveva però necessariamente indotto le autorità di Pechino a cambiare idea. Proprio da pochi giorni la Cina ha iniziato a festeggiare la fine dei contagi ma, stando a quanto riporta Il Messaggero, che a sua volta cita il Daily Mail, cani, gatti e pipistrelli sarebbero tornati sui banchi dei mercati non appena si è vista una tregua l’emergenza sanitaria, peraltro non ancora del tutto risolta. Secondo le fonti sopracitate c’è una correlazione fra virus e stravaganze alimentari.

La lezione coronavirus non è servita a nulla

Spesso questi animali vengono utilizzati per realizzare dei piatti alla brace oppure in padella o, ancora peggio, per creare sedicenti farmaci che ovviamente non hanno alcun valore scientifico. È vero che il consumo della carne di questi animali nel paese del dragone appare qualcosa di normale e che fa sicuramente parte della cultura dei suoi abitanti. È altrettanto vero che in Italia ed in Europa si consumano grandi quantità di carni suine, bovine e pollame perché queste sono le nostre abitudini alimentari. Non c’è quindi la volontà di sovvertire delle culture radicate nei secoli e forse addirittura nei millenni. Non c’è alcuna intenzione di fare strada a uno scontro di civiltà. Tutto quello che si vuole mettere in evidenza è il fatto che se quanto riportato dal Daily Mail fosse vero, e data l’autorevolezza della fonte è abbastanza difficile che non lo sia, vorrebbe dire che dalla lezione coronavirus i cinesi prima, ma probabilmente il resto del mondo poi, non hanno imparato nulla.

I nostri amici a 4 zampe sono carne da macello in altre culture

Nella cultura europea il cane e il gatto sono animali domestici e da compagnia, sono i nostri “amici a quattro zampe”. Nella cultura asiatica sono carne da macello. In realtà nessuno pretende di dare lezioni ad altri perché sarebbe sbagliato e non rispettoso dei valori altrui ma sarebbe fuor di dubbio più saggio utilizzare le vecchie usanze, anche culturali, in maniera più prudente magari cercando di risparmiare la vita ai nostri amici a quattro zampe e auspicando che si possa gustare tutti insieme, europei, asiatici, americani e quindi anche italiani, statunitensi, cinesi e chi più ne ha più ne metta, i sapori tipici di ogni cucina lasciando però in pace animali che da un lato sono nostri amici e dall’altro possono essere tranquillamente sostituiti nella catena alimentare da altro bestiame o selvaggina.

di Domenico Di Sarno

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