Cina, è allarme peste bubbonica: nella contea dello Yunnan è stato di emergenza

Rinvenuti alcuni ratti, morti per ragioni non del tutto chiare, portatori del batterio alla base della peste bubbonica. In Cina è stato di emergenza nello Yunnan. Il pensiero corre subito al Covid.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Dalla Cina, dopo il Coronavirus arriva un nuovo allarme: la peste bubbonica. Interessa la contea cinese di Menghai, che si trova nella provincia meridionale dello Yunnan. Dichiarato lo stato di emergenza a livello 4. Il primo caso riguarda un bambino di tre anni risultato positivo proprio al bacillo della peste bubbonica. Lo ha riferito un comunicato reso noto dal portale internet dell’amministrazione della stessa contea.

Peste bubbonica in Cina, stato di emergenza

Innanzitutto, per la diffusione del bacillo alcuni residenti in un villaggio del Menghai hanno segnalato il rinvenimento di alcuni ratti, morti per ragioni non del tutto chiare. Dopo una serie test effettuati sulla popolazione locale le autorità sanitarie hanno potuto certificare contagio. Il primo caso riguarda, come scritto un bambino che avrebbe manifestato sintomi lievi. Chiesto lo stato di emergenza. Secondo quanto dichiarato dalle autorità locali:

Sul posto è stato istituito un team professionale di esperti per eseguire ispezioni e quarantena e per attuare l’isolamento e la diagnosi dei pazienti sospetti e varie attività di prevenzione e controllo epidemico.

Leggi anche: Batterio Cina, in 3mila infettati dalla brucellosi per una fuga di laboratorio

Che cos’è la peste bubbonica

Il batterio Yersina petis causa la malattia infettiva della peste bubbonica.

La peste bubbonica è nota anche come morte nera. Secondo le indicazioni del sito Epicentro, dell’Istituto Superiore di Sanità si tratta di una malattia infettiva di origine batterica tuttora diffusa in molte parti del mondo, anche in alcune regioni dei paesi industrializzati, causata dal batterio Yersinia pestis. Normalmente ha come ospite le pulci parassite dei roditori, ratti, alcune specie di scoiattoli, cani della prateria. In qualche caso – spiega il sito – le pulci possono infettare anche gli animali domestici come i gatti. Normalmente, Yersinia circola tra queste specie senza causare alti tassi di mortalità. Questi animali – quindi – sarebbero sostanzialmente delle riserve infettive di lungo termine. Occasionalmente, un’epidemia può uccidere anche grandi quantità di roditori e le pulci, in cerca di nuovi ospiti, si trasmettono anche agli esseri umani, diffondendo la malattia.

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