Farsi una startup religiosa: Beppe Grillo lancia la Chiesa dell’Altrove

La Chiesa dell'Altrove apre le porte ai seguaci. Fatevi anche voi la vostra startup religiosa. Credere in qualcosa è importante, e poi forse ci si riesce anche a guadagnare bene.

Aldo Torchiaro
Aldo Torchiaro
Aldo Torchiaro, giornalista da quando si usavano le macchine da scrivere, si occupa oggi di innovazione digitale, nuovi media, e-democracy.
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Una Chiesa dell’Altrove ora esiste. Non ci credete? È perché non siete (ancora) credenti. Scherzi a parte, nell’entourage di Beppe Grillo il ragionamento non deve essere stato molto diverso. Il protagonista di mille provocazioni è tornato in scena. Beppe Grillo, comico vulcanico e fondatore del Movimento Cinque Stelle, ne ha inventata un’altra. E ieri ha lanciato pubblicamente il sito della Chiesa dell’Altrove. Ne scriviamo con rispetto e non senza curiosità: a quante generazioni è stato dato di assistere al lancio, a partire dal portale web, di una nuova fede religiosa?

Certi di compiere passi di minima solennità malgrado il contesto profano, entriamo in punta dei piedi nel tempio dell’Altrove. La religione di Grillo ha un nome che suona ironico e paradossale, nel contesto della rete. Se nel web tutto è “Qui” e “Adesso”, lo spazio immenso e il tempo immediato, la chiesa di Grillo no: è altrove. Ed ecco che il garante M5S pubblica l’atto fondativo-statuto del suo nuovo credo, annunciato durante il tour teatrale.

C’è una A stilizzata nello spazio, in stile antenna. E di seguito un testo introduttivo di Grillo per raccontare, evangelizzando alla sua maniera lo spettatore, con regolamenti e principi filosofici del nuovo credo. Il sito è stato registrato a metà settembre 2022. Sul blog del fondatore compare qualche istruzione utile a seguire i primi passi per abbracciare la nuova religione: “L’atto costitutivo della Chiesa dell’Altrove è stato consegnato agli Altrovatar e sarà divulgato il primo giorno delle rivelazioni”.

Grillo tra sacro e profano

E poi Grillo prosegue con prescrizioni da seguire che finiscono per indurre più al sorriso che alla sacralità, ricordando ora il Mago Otelma, ora il Dio Quelo di guzzantiana memoria. Scrive Grillo parlando di se stesso:

L’Elevato è qui per dirvi di non rappresentare, ma di procedere con umiltà nel rispetto della Rivelazione, che è rispetto di tutto ciò che viene a noi. Non cercate risposte, ma domande: le risposte arriveranno da sole.

Gli Elevati videro i limiti degli uomini e tentarono di riportarli sulla via della Rivelazione, che è di domande e non di risposte. Mostrarono loro gli errori e fraintendimenti sulla Rivelazione, ma essi fraintesero ancora; sicché gli odiatori disfecero i loro insegnamenti, mentre gli amatori li distorsero in dogmi.

Conta, eccome, il lessico. Ma non è dato sapere se si tratta di un esercizio di retorica utile a capire meglio come si può affrancare lo spirito attraverso l’elevazione o se è uno strumento per esaminare, analizzare e infine smontare le pratiche religiose stesse, ridotte a macchietta.

Tutte le religioni dell’uomo caddero nell’errore di rispondere ai misteri dello spazio, del tempo, della natura e di Dio”. Prosegue Grillo.

E spiega: Descrissero universi a misura degli uomini, animali salvati dagli uomini, Dei che si accoppiano con gli uomini, che sono generati da loro, che partecipano alle loro vite, che parlano nel loro linguaggio, e così via.

Al tempo stesso ogni religione riflette l’Altrove, ma sempre con un’immagine distorta, perché l’Altrove non può essere visto, né tantomeno rappresentato.

L’Elevato pensa all’8 per mille?

Il garante entra anche nel merito delle norme interne dell’Altrove, configurato come suo riflesso. Specifica:

L’Ordine dell’Altrove è infinito e inafferrabile nella sua totalità, ma l’Elevato ha stabilito che il suo Ordine nel pianeta Terra è costituito dal Ministero dell’Altrove.

Il Ministero dell’Altrove è formato dagli Altrovatar, che presiedono le leggi, l’apostolato e l’amministrazione della Chiesa dell’Altrove nel pianeta Terra.

Gli Altrovatar sono nominati e deposti dall’Elevato, e a loro volta nominano l’Elevato. Gli Altrovatar nominano, d’intesa con l’Elevato, gli addetti al Ministero dell’Altrove.

Leggi anche: Beppe Grillo: “Vado al congresso dei terrapiattisti”

Una trovata artistica? Una provocazione?

Sarebbe plausibile, se non ci fosse altro. Ipotesi che qui possiamo solo accennare, provare a tratteggiare a matita. Perché siamo nel regno celeste dove anime ed energie si involano verso sempre nuovi misteri, difficile metterci un punto. Diventata la chiave con cui apre e chiude le serate dei suoi spettacoli, con i quali è in tour, ha aggiunto nella data di Orvieto un dettaglio che i fan non hanno potuto non notare. “Fondiamo la nostra religione, così possiamo prendere l’8 per mille”, ha detto Grillo in sala, incassando applausi e risate. Chissà che prima o poi non finisca per pensarlo davvero: la politica porta più guai che altro. Meglio fare il guru religioso, di questi tempi. Abbiate fede.

di Aldo Torchiaro

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