Chiara Ugolini, il vicino confessa l’omicidio: “L’ho vista sul terrazzo e ho perso la testa”

Chiara Ugolini è stata uccisa a Calmasino di Bardolino, in provincia di Verona, dal suo vicino di casa, un pregiudicato di 38 anni.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Chiara Ugolini è stata uccisa domenica 5 settembre. La ragazza è stata ritrovata dal fidanzato, Daniel Bongiovanni, nell’appartamento con il quale conviveva a Calmasino di Bardolino, vicino al Lago di Garda.

Oggi il responsabile ha confessato l’omicidio. Si tratterebbe del vicino del piano di sotto, Emanuele Impellizzeri, 38enne catanese uscito dal carcere tre mesi fa dopo aver scontato la condanna per due rapine commesse il 28 luglio del 2006 a Mantova e Montechiari.

Nella notte le forze dell’ordine lo hanno fermato, con l’accusa di omicidio colposo aggravato, mentre cercava di fuggire sulla A1, all’altezza di Firenze Impruneta, con la sua Yamaha R6. “Stavo cercando di sparire”, queste le prime parole che ha detto alla polizia.

Chiara Ugolini, morta a 27 anni per la follia di un vicino

chiara ugolini

Chiara Ugolini aveva 27 anni, giocava a pallavolo ed era laureata in Scienze Politiche. “Era una ragazza solare che amava viaggiare”, raccontano gli amici. Lavorava come commessa in un negozio di abbigliamento, oltre ad avere l’impegno come insegnante di volley dei bambini di Palazzolo.

Il giorno in cui è stata uccisa era rientrata a casa alle 14 dopo aver trascorso la mattinata a lavoro, nella boutique in centro a Garda, di proprietà del padre del fidanzato, che non vedendola rientrare nel pomeriggio ha chiamato il figlio per andare a controllare cosa fosse successo.

Quando Daniel Bongiovanni, il fidanzato di Chiara, è rientrato a casa alle 19 ha trovato la ragazza a terra in cucina, già morta, e con una profonda ferita alla testa.

Chi è Emanuele Impellizzeri, l’uomo che ha ucciso Chiara Ugolini?

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Emanuele Impellizzeri lo scorso giugno era uscito dal carcere di Sollicciano in prova: poteva recarsi nell’officina dove lavorava come carrozziere ma doveva trascorrere le notti a casa, insieme alla moglie e alla figlia. Sul suo profilo Facebook si mostrava spesso a torso nudo, mettendo in mostro il suo fisico scolpito e condivideva immagine del Duce.

I carabinieri quando sono andati sul luogo del delitto hanno avuto subito l’intuizione che Impellizzeri fosse coinvolto nella vicenda, visto che il pregiudicato non si trovava in casa e dal garage mancava anche la sua moto. Alle ore 20 l’uomo avrebbe fatto tappa in un centro commerciale ad Affi e prelevato 200 euro, con l’intenzione di dirigersi verso il sud Italia.

Quando la polizia stradale lo ha fermato al casello di Impruneta era agitato, sporco di sangue, con dei graffi sul volto, ed ha ammesso di stare fuggendo. In caserma ha poi confessato di aver ucciso Chiara Ugolini: “L’ho vista sul terrazzo e ho perso la testa: non so cosa mi sia scattato, perché sono andato lì… Non ho resistito…”, facendo intendere l’intenzione di una violenza sessuale.

Ha poi spiegato alla polizia di essere uscito dalla finestra che rida sulla rampa di scale e essersi arrampicato fino al terrazzo della vittima, la quale lo avrebbe subito visto entrare. Ha poi aggiunto: “Mi ha graffiato, io l’ho soltanto spinta ed è caduta a terra”, cercando di giustificare la morte della ragazza come se si fosse trattato di un’incidente. Però il ritrovamento sul posto di uno straccio imbevuto di candeggina rende meno credibile questa ipotesi.

Sul corpo di Chiara Ugolini, che non presentava ferite evidenti, è stata disposta un’autopsia. Dai primi accertamenti sembra che Impellizzeri non sia riuscito a violentarla perché la vittima si sarebbe da subito ribellata, come dimostrano anche i graffi riportati sul volto del vicino.

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Michela Sacchetti
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