Chiara Ferragni impugna la multa dell’Antitrust: cosa ha rivelato nel ricorso al Tar del Lazio?

Chiara Ferragni ha preso una decisione in merito alla multa comminata dall'Antitrust pari a un milione di euro: cosa ha rivelato nel ricorso presentato al Tar del Lazio?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img

Chiara Ferragni ha deciso di impugnare il provvedimento dell’AGCOM, la multa da 1 milione e 420mila euro comminata a seguito delle indagini sul caso Pandoro Balocco. L’influencer, che è accusata per truffa aggravata insieme alla presidente della società dolciaria, Alessandra Balocco, ha fatto depositare dai suoi legali il ricorso al Tar del Lazio contro tale sanzione.

Questa azione arriva come risposta alla nuova mossa della società dolciaria che ha sede a Fossano, in provincia di Cuneo: in una nota, nella giornata di ieri, ha annunciato di voler impugnare la muta dell’Antitrust. Al centro delle indagini in corso, inoltre, vi è la donazione di 50.000 euro da parte della Balocco all’Ospedale Regina Margherita di Torino, dichiarata espressamente sui pandori Pink Christmas venduti in collaborazione con Chiara Ferragni.

Cosa ha rivelato in un comunicato la società Balocco?

La società Balocco ha preso una decisione in merito al caso Pandoro Pink Christmas. In un comunicato ufficiale ha così dichiarato: “La nostra azienda ha impugnato il provvedimento reso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in relazione all’iniziativa Pandoro Pink Christmas, in quanto ritenuto ingiusto. La società è determinata a dimostrare anche dinanzi al Tar del Lazio di avere operato correttamente e confida nel fatto che il provvedimento verrà annullato”.

La mossa di Chiara Ferragni dopo la decisione della Balocco

Anche Chiara Ferragni, a seguito delle indagini, ha studiato una precisa strategia per chiedere l’annullamento della multa dell’Antitrust, un provvedimento ritenuto ingiusto e troppo severo. Più nel dettaglio, nelle 34 pagine di ricorso presentate al Tar, Chiara Ferragni e i suoi legali hanno contestato la multa che grava sulle società TBS Crew e Fenice ― pari, complessivamente a un milione di euro ―. Questa sanzione è, secondo i legali dell’influencer, “una misura del tutto sproporzionata rispetto alla gravità e alla durata della condotta”.

Inoltre,in nessun caso è stato rappresentato che l’acquirente avrebbe partecipato alla donazione con il suo acquisto e che la differenza di prezzo tra l’edizione limitata del pandoro Pink Christmas e il pandoro tradizionale Balocco sarebbe stata destinata a tale iniziativa benefica”.

Perché Chiara Ferragni afferma che non ci sarebbe stata nessuna truffa?

Secondo Chiara Ferragni non ci sarebbe stata nessuna truffa. Nel ricorso viene sottolineato più volte l’operazione di donazione dei 50.000 euro all’Ospedale Regina Margherita da parte della società Balocco. Perché i legali della nota influencer hanno riportato l’attenzione su questo dettaglio? Si tratterebbe, infatti, di una cifra minima rispetto agli incassi totali ottenuti dalle vendite dell’edizione limitata dei pandori.

A tal proposito, nel ricorso presentato al Tar sono emersi dettagli inediti: “Balocco ha comunicato a Fenice che solo 286.422 prodotti hanno raggiunto il consumatore finale, rispetto a 356.782 prodotti distribuiti ai rivenditori. Perciò, si parla di 50.000 euro a fronte di ricavi che si stimano pari ad euro 234.000, ossia il 25% del ricavato”.

Inoltre, hanno aggiunto i legali di Chiara Ferragni: “Molti pandori sono finiti al macero, con 144mila euro di giacenze di magazzino distrutte”. Infine, viene spiegato anche perché la nota imprenditrice digitale abbia fatto di sua spontanea volontà una donazione in anticipo all’Ospedale di Torino, di un milione di euro: “C’era la volontà di garantire il prima possibile all’Ospedale le risorse destinate al reparto di Oncoematologia pediatrica”. Le indagini proseguono: bisogna attendere ora una risposta dalla Procura di Milano.

Leggi anche: Chiara Ferragni, la nuova strategia è puntare sull’ADV, nessuna traccia dei vecchi brand

spot_img

Correlati

Perché il primo maggio è la data ufficiale della festa dei lavoratori? Ecco l’origine

Il primo maggio è il giorno in cui si celebra la Festa dei lavoratori,...

Concerto del primo maggio, scaletta, i cantanti sul palco e a che ora va in onda

Manca poco al Concerto del Primo Maggio che quest'anno non avrà luogo nella solita...

Vittorio Sgarbi: “Mi candido alle Europee con FdI. Ne ho parlato con Meloni”

Vittorio Sgarbi ha confermato a "Repubblica": si candida nella lista di Fratelli d'Italia alle...
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img