Incendio Milano: chi sono davvero gli inquilini di Torre dei Moro: “Casa comprata con sacrifici”

Torre dei Moro non è il palazzo dei ricconi: chi sono davvero gli inquilini del grattacielo divorato dalle fiamme domenica scorsa. Venerdì l'incontro col sindaco Beppe Sala.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Chi sono gli inquilini di Torre dei Moro? “Non è il palazzo dei ricconi, come ho letto in certi commenti ad articoli stampa. Siamo come dei terremotati, abbiamo perso casa, abbiamo perso tutto. Queste le parole che ha pronunicato a un cronista di Repubblica un’inquilina di Torre dei Moro, il grattacielo divorato dalle fiamme a Milano la scorsa domenica. Il fatto che il palazzo ospitasse anche l’appartamento del cantante Mahmood aveva fatto immediatamente passare il messaggio che gli sfollati non avessero bisogno di alcun tipo di aiuto. Ma i racconti degli inquilini del palazzo dicono il contrario.

Adesso gli sfollati della Torre dei Moro sono pronti a procedere con una class action, in vista di un eventuale processo sulle cause del rogo. Ma l’inchiesta per disastro colposo aperta dalla Procura di Milano non avrà tempi brevi. Così come i rimborsi. Leonardo Caruso, presidente milanese dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali (Anaci), prevede tempi lunghi: “Le famiglie rischiano di rimanere per anni in attesa dell’assegno. Per ottenere un eventuale risarcimento dall’assicurazione, in un caso come questo, potrebbero servire almeno due anni”.

Gli inquilini di Torre dei Moro erano una 70ina, in totale circa 66 famiglie. E non hanno più nulla: né un tetto sopra la testa, né i loro oggetti e ricordi. Come testimoniato da Mirko Berti, portavoce degli inquilini del palazzo, nonché proprietario di un appartamento al 16° piano: “Va bene la gestione emergenziale, ma abbiamo bisogno di un dialogo con l’amministratore comunale. Stiamo affrontando noi tutte le spese e abbiamo bisogno di tutto, da un tetto sopra la testa a vestiti e pc per lavorare perché abbiamo perso tutto”. Una delle tante voci di disperazione di chi abitava in quel palazzo divorato dalle fiamme nel giro di pochi attimi.

Chi sono davvero gli inquilini di Torre dei Moro: la famiglia Cossu

Chi sono davvero gli inquilini di Torre dei Moro: la famiglia Cossu

La famiglia Cossu abitava al settimo piano della Torre dei Moro: mamma Serena, papà Roberto, poi i loro figli, i gemelli di 20 anni Simone e Chiara e la più piccola, Gloria, di 15 anni. Da tre giorni sono sul marciapiede, senza casa: “Diciamo che è un reset totale: in qualche modo ripartiremo”, queste le prime parole rilasciate al Corriere della Sera. I Cossu vivevano lì da 10 anni ormai. Ai tempi, si erano trasferiti nel grattacielo per avvicinarsi ai familiari che abitavano in quel quartiere. E garantiscono: non è il palazzo dei ricconi. Il loro appartamento è un trilocale, il figlio ha la sua camera e le ragazze ne condividono un’altra.

Io faccio l’operaio, mia moglie è impiegata. Una vita di sacrifici, l’abbiamo comprata con l’aiuto dei genitori e con i soldi del risarcimento di un infortunio sul lavoro di mia sorella, arrivato dopo anni”. A parlare è il papà, Roberto Cossu, che poi racconta di come si siano trovati improvvisamente per strada dopo l’incendio e di come adesso siano ospiti della mamma e di un appartamento di una zia attualmente ricoverata in ospedale: “Sono due bilocali, ma almeno ci siamo risparmiati lo strazio di stare da soli in una stanza d’albergo”.

Ma adesso il pensiero è rivolto ai ragazzi: la priorità è la scuola. Chiara si è appena diplomata, Simone frequenta un Its, Gloria è al 2°anno di liceo artistico e dice: “Ho perso tutto il materiale che avevo comprato ai tempi della dad, cartellette, creta, tavole”. Tutto si è trasformato in cenere.

Chi sono davvero gli inquilini di Torre dei Moro: “Amici ci regalano vestiti, ci invitano a dormire”

I ragazzi vedono gli amici, provano a fare una vita normale. Noi siamo degli zombie, tre notti che non dormiamo, sempre qui sotto”, questa la testimonianza di mamma Serena. Tra poco la famiglia Cossu verrà chiamata dai vigili del fuoco per il primo sopralluogo: a quanto pare parte della casa si sarebbe salvata. Ma i Cossu, ormai, non si aspettano più nulla.

L’unico sostegno arriva dagli amici: “Alcuni ci hanno regalato dei vestiti, ci invitano a dormire. Ieri anche un’associazione ci ha donato scatoloni di abiti”, dice Simone. Poi, arriva il momento del sopralluogo, gli uomini della protezione civile chiedono cosa cercare. Documenti, macchina fotografica, le foto dei ragazzi da piccoli. Chiara chiede la piastra per i capelli. Il borsone torna pieno, ma l’odore di bruciato è insopportabile.

La solidarietà per gli inquilini di Torre dei Moro. Il sindaco Sala: “Incontro coi residenti venerdì”

“Ho due bambini di 3 e 7 anni: vorrei dar loro una parvenza di normalità, un alloggio stabile”, questo l’appello di Andrea Marinelli, inquilino di Torre dei Moro. Mentre parla, indossa una camicia regalata da qualche amico. Poi c’è la testimonianza del cantante Mahmood, che sui social ha scritto: “Oggi potremo finalmente constatare cosa rimane dei nostri effetti personali. Per molti dei miei vicini sarà più dura ricominciare, non tutti possono ricostruire una vita in pochi giorni e riavere ciò che avevano prima. Molte persone e molte famiglie hanno necessità di aiuto”. Poi, il cantante ha condiviso l’iban del conto corrente intestato al condominio e ha sponsorizzato la raccolta fondi “per le famiglie coinvolte nell’incendio”.

La solidarietà per gli inquilini di Torre dei Moro. Il sindaco Sala: "Incontro coi residenti venerdì"
In una foto fornita dai Vigili del fuoco gli interni del grattacielo bruciato a Milano

Ma le iniziative di solidarietà sono tantissime. Un pub meneghino, l’Octopus di via Watt, ha annunciato sui social che “si impegna a garantire un piccolo aiuto alle famiglie coinvolte nel disastro garantendo, a titolo gratuito, la cena, nelle nostre possibilità”.

Gli inquilini di Torre dei Moro avevano anche un’altra urgenza: quella di un incontro col sindaco di Milano Giuseppe Sala. Che ha accolto l’appello e ha risposto: “L’incontro coi residenti lo faremo venerdì. Stiamo verificando i problemi segnalati, la realtà è che abbiamo offerto camere in hotel convenzionati, mentre col Quark (albergo scelto da molti sfollati dopo l’incendio, ndr) non abbiamo convenzioni, cerchiamo di risolvere il problema, venerdì abbiamo una Giunta e cercheremo di prendere provvedimenti adeguati. Credo che la soluzione sia trovare convenzioni con i privati, spero che i privati possano mettere a disposizione appartamenti adeguati“.

Leggi anche: Incendio Milano, gli inquilini: “Siamo come terremotati”. Adesso c’è il rischio indennizzo zero

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