Chi era Marco De Veglia, il manager no vax morto di Covid a Miami

Marco De Veglia era un manager di successo, trasferito negli Stati Uniti nel 2009. Negli ultimi mesi aveva acquisito posizioni no vax ed ora è morto per via del Covid che tanto minimizzava.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Marco De Veglia, 55 anni, esperto di marketing molto conosciuto nel suo settore, è morto per Covid a Miami.

Negli ultimi mesi aveva assunto posizioni no vax, documentabili attraverso i social. Riteneva che il vaccino e le mascherine fossero inutili. Ecco cosa diceva riguardo l’epidemia da Covid-19:

Nella narrazione pandemica fatichiamo a trovare anche solo un 1% di verità, c’è una contraddizione dietro l’altra a fare da eco ad una propaganda buffa quanto asfissiante.

Se muori di infarto è Covid, se muori di vaccino è infarto.

Lapidarie anche le sue idee riguardo al green pass:

Non ce ne frega niente dei vostri Green pass, il Covid è una semplice influenza che si cura a casa.

Marco De Veglia, la difesa e il sostegno di chi lo ha conosciuto

marco de veglia_manager

A comunicare la notizia un suo amico, Stefano Versace, imprenditore del gelato in Florida, che in primis lo difende, come riportato da Il Corriere della Sera:

È facile puntare il dito contro un uomo che ha scelto di non vaccinarsi e poi muore di Covid.

Più difficile chiedersi come possa accadere che una persona intelligente, un ottimo professionista, finisca per diventare vittima di un flusso continuo di fake news che lo invitano a non tutelare la propria salute.

La difesa dell’amico appare ancora più toccante, dopo che lo stesso ha raccontato di come Marco De Veglia non avesse condiviso la sua scelta di vaccinarsi:

Quando ho deciso di vaccinarmi sei venuto a dirmi quanto ero deficiente.

Hai tappezzato ogni mio post dicendo che il Covid si combatte con le cure domiciliari, che la mascherina non serve a nulla, che il virus è solo un’influenza, e che era tutto un complotto delle case farmaceutiche.

Inoltre tanti i messaggi di cordoglio sui social da parte di persone che lo avevano conosciuto e apprezzato per i tanti progetti in cui era coinvolto.

Marco De Veglia, dalla brillante carriera alla malattia

Marco De Veglia è nato a Triste. Sposato e padre di un ragazzo, si era trasferito a New York nel 2009 per seguire delle aziende italiane, diventando un punto di riferimento nel posizionamento, creazione e valorizzazione dei brand. Teneva dei corsi per aiutare le aziende a posizionarsi sul mercato ed era consulente sia di multinazionali che di start up.

Aveva pubblicato anche un libro Zero concorrenti, con consigli per aiutare le aziende a posizionare il loro brand e differenziarsi facendosi trovare dai clienti.

L’uomo si era ammalato qualche settimana fa di Covid. Inizialmente il decorso della malattia è stato leggero, come capitato a molte persone che si sono ammalate, e gestito a casa come se si trattasse di una normale influenza. Poi la situazione si è aggravata ed è stato necessario il trasferimento nel reparto di terapia intensiva in ospedale a Miami.

Leggi anche: Fausto Gresini morto per Covid: da pilota a manager, addio icona del motociclismo

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