È morto Christo Jivkov, attore bulgaro di 48 anni noto per essere stato il protagonista del famoso film del 2004 di Mel Gibson “La Passione di Cristo”, in cui interpretava l’apostolo Giovanni.
L’attore è stato stroncato da un tumore che non gli ha lasciato scampo. Jivkov, che da anni combatteva contro questa terribile malattia, si è spento ieri 1° aprile mentre era ricoverato a Los Angeles.
La carriera di Christo Jivkov, l’attore 48enne morto di cancro
Christo Jivkov ha studiato alla facoltà di regia televisiva e cinematografica presso l’accademia di arte drammatica NATFIZ “Krastu Sarafov” di Sofia, partecipando come attore e assistente alla regia in numerosi film studenteschi prodotti dall’accademia.
Nel 2004 si è diplomato con un documentario su Cinecittà e il cinema italiano. Sebbene le esperienze teatrali e quelle nel campo della regia non fossero particolarmente rilevanti, ha dimostrato buone doti di attore con prove tutt’altro che marginali.
Nel 2000 ha interpretato il capitano Giovanni de Medici nel film Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, che ha segnato il suo vero e proprio esordio nel mondo del cinema e che venne presentato nel 2001 al Festival di Cannes.
Nel 2004, invece, il ruolo dell’apostolo Giovanni nel film La passione di Cristo di Mel Gibson, che lo farà conoscere al grande pubblico. Poi, nel 2007, la partecipazione al Festival di Berlino per il ruolo da protagonista del novizio Andrea nel film In memoria di me di Saverio Costanzo.
Le esperienze di Christo Jivkov in Italia
Il talento di Christo Jivkov è stato particolarmente apprezzato nel nostro Paese: l’attore bulgaro ha preso parte alla serie L’inchiesta (2006) di Giulio Base con Max von Sydow ed è stato Michele Petrovich nella miniserie di Maurizio Zaccaro Mafalda di Savoia (2006) con Stefania Rocca, Johannes Brandrup e Hary Prinz. Ha partecipato pure a La masseria delle allodole (2007) di Paolo e Vittorio Taviani, che racconta lo sterminio cattolico del popolo armeno.
Sarà in Barbarossa di Renzo Martinelli e ne Il compleanno (2009), dramma borghese di Marco Filiberti con Alessandro Gassman. Tra le sue ultime apparizioni davanti alla macchina da presa c’è quella ne Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, nel 2014.
Ma la carriera di Christo Jivkov non si è limitata a quella di attore: come aiuto regista, infatti, ha partecipato anche a Druids – La rivolta (2001) di Jacques Dorfmann con Christopher Lambert, Klaus Maria Brandauer, Max von Sydow e Inés Sastre. Nel 2016 ha pure partecipato alla versione bulgara del Grande Fratello.
Christo Jivkov e l’amicizia con Maria Grazia Cucinotta: “Ciao amico mio, anima gentile”
E l’Italia, oltre ad avergli dato l’opportunità di misurarsi con diversi ruoli, ha regalato a Christo Jivkov una grande amicizia, quella con Maria Grazia Cucinotta. I due si sono conosciuti nel 2009 sul set di Fly Light di Roberto Lippolis, stringendo un legame unico.
Oggi, tra i numerosissimi messaggi di cordoglio, non poteva quindi mancare quello dell’attrice siciliana, che su Instagram ha scritto: “Non voglio ancora crederci che non ci sei più… Dolore infinito. Ciao Christo, amico mio, anima gentile, la tua lotta per la vita, era la lotta di tutti quelli che ti vogliono bene”.
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