Chi è Paola Pontecorvi, dopo un progetto di ricerca alla NASA torna in Italia: di cosa si occupa?

Paola Pontecorvi è appena tornata dai laboratori della NASA ed è convinta della sua scelta: "Non penso che sia impossibile fare ricerca in Italia, Qui noi ricercatori dobbiamo adattarci con quello che abbiamo, siamo spinti a lavorare molto in team, cosa che non accade negli USA".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img

Paola Pontecorvi è una giovanissima biologa italiana da poco tornata dalla NASA, dove ha condotto una ricerca sugli effetti della microgravità sulla fertilità femminile, cui ha potuto partecipare, poiché è ora ricercatrice a tempo determinato per il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università Sapienza di Roma, trattasi di un progetto realizzato dall’agenzia spaziale in collaborazione con l’ateneo romano.

Paola Pontecorvi ha una laurea in Genetica e Biologia molecolare e ha svolto anche il dottorato di ricerca in Biologia Umana e Genetica all’Università Sapienza.

Nonostante la sua esperienza americana, la giovane ricercatrice ha deciso di voler rimanere in Italia e a “Fanpage.it” racconta: “Le difficoltà ci sono, ma poi prima o poi arriva quella scoperta che aspettavi da tempo e ti ricordi che stai facendo il lavoro più bello al mondo. In Italia sai che qualsiasi cosa vorrai fare ti dovrai impegnare il doppio, ma farcela non è impossibile“.

Di cosa si sta occupando Paola Pontecorvi ora?

Paola Pontecorvi sta ora lavorando a due progetti incentrati sulla sostenibilità: “Al momento sto lavorando a due progetti di ambito green sulle microplastiche. Uno incentrato sull’impatto sulla salute femminile delle microplastiche contenute negli assorbenti e nei cosmetici e il secondo sulla bioremediation delle microplastiche in ambienti acquatici attraverso le microalghe”.

La vita da ricercatore è molto diversa rispetto a quella negli Stati Uniti, in quanto “nelle università degli Stati Uniti ci sono dei servizi studiati appositamente per permetterti di fare altro mentre attendi il tempo del tuo esperimento come sale relax, palestre, aree per i figli e le famiglie. Il ricercatore è facilitato e questo ti fa sentire gratificato e motivato. Italia una giovane ricercatrice come me si sente quasi miracolata se ottiene un assegno di ricerca, nelle università statunitensi è più facile“.

Perché ha deciso di tornare in Italia?

Paola Pontecorvi ha spesso pensato di terminare il dottorato e trasferirsi all’estero, ma ha deciso di rimanere in Italia dopo l’esperienza statunitense, dal momento che nel nostro Paese si privilegia il lavoro di squadra, mentre negli USA il ricercatore adotta un approccio solipsistico:In Italia noi ricercatori dobbiamo adattarci con quello che abbiamo, siamo spinti a lavorare molto in team, anche tra università o strutture diverse, mentre negli Stati Uniti c’è un approccio molto più individualista. Penso che sia questa capacità di lavorare in squadra a costituire il punto di forza della ricerca italiana”.

Qual è il consiglio di Paola Pontecorvi ai giovani?

Paola Pontecorvi consiglia a tutti gli studenti che vorranno intraprendere il suo percorso di fare esperienze all’estero, perché “ti fanno crescere davvero, a livello pratico”, ma anche se negli USA vi sono più offerte e opportunità lavorative, dal momento che sono le stesse aziende a cercare e assumere i ricercatori, è convinta della sua scelta:Non penso che sia impossibile fare ricerca in Italia. Ho vissuto sulla mia pelle le difficoltà che si possono presentare mentre percorri la strada, ma se sei convinto che la ricerca sia il tuo lavoro ce la fai a superarli, altrimenti no”.

Leggi anche: Andrea Troise raccoglie 8mila euro per studiare alla Nasa: “Tutta l’Italia mi ha aiutato”

spot_img

Correlati

Perché il primo maggio è la data ufficiale della festa dei lavoratori? Ecco l’origine

Il primo maggio è il giorno in cui si celebra la Festa dei lavoratori,...

Concerto del primo maggio, scaletta, i cantanti sul palco e a che ora va in onda

Manca poco al Concerto del Primo Maggio che quest'anno non avrà luogo nella solita...

Vittorio Sgarbi: “Mi candido alle Europee con FdI. Ne ho parlato con Meloni”

Vittorio Sgarbi ha confermato a "Repubblica": si candida nella lista di Fratelli d'Italia alle...
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
spot_img