Celiachia e sensibilità al glutine, eliminarlo dalla dieta porta a carenze nutrizionali?

Ecco quanto emerge da una recente revisione della McMaster University in Canada.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Che si soffra di celiachia o di una spiccata sensibilità al glutine, il consumo di quest’ultimo va eliminato o, comunque, notevolmente ridotto. Il che, però, può portare a carenze nutrizionali se le scelte alimentari non sono ben ponderate.

O, almeno, questo quanto emerge da una recente revisione della McMaster University in Canada, secondo cui in entrambe le condizioni sarebbe opportuno farsi guidare da un nutrizionista nella scelta dei prodotti da consumare.

Celiachia, la dieta senza glutine porta carenze nutrizionali?

Celiachia, la dieta senza glutine porta carenze nutrizionali?

I ricercatori dell’Università canadese hanno sottolineato che il pericolo di carenze nutrizionali deriva soprattutto da diete scorrette. Questo perché, per esempio, in alcuni casi, la composizione dei prodotti industriali pronti senza glutine può prevedere meno proteine e più grassi e zuccheri rispetto alle controparti con glutine.

Non solo: ultimamente, capita sempre più spesso che le persone si auto-diagnostichino una sensibilità al glutine e lo eliminino dalle proprie diete senza apparente motivo, spinte anche dalla volontà di dimagrire. Di fatto, però, non c’è alcuna relazione fra il contenuto in glutine della dieta e la perdita di peso, tanto che anche le diete gluten free possono far ingrassare.

Va ricordato quindi un fatto ovvio, seppur non scontato: prima di rivolgersi a un esperto di nutrizione, occorre farsi fare una diagnosi corretta. Stesso discorso per la sensibilità al glutine non celiaca, che si individua soprattutto per esclusione perché l’assenza di esami specifici ne permette la diagnosi solo con test di stimolazione in cieco, molto complessi e difficili nella routine clinica.

Sensibilità al glutine non celiaca: il ruolo dell’auto-suggestione

Il discorso per i pazienti con sensibilità al glutine non celiaca è più complesso. Queste persone non sono allergiche al grano né celiaci, ma hanno sintomi gastrointestinali o generali dopo aver mangiato alimenti con glutine e principalmente derivati del grano.

Si stima che il problema riguardi circa il 5% della popolazione. Questo suggerisce che nell’auto-diagnosi potrebbe avere un ruolo anche l’auto-suggestione, con molti che dopo aver mangiato cibi con glutine riferiscono i sintomi e si auto-diagnosticano l’ipersensibilità.

Inoltre, mentre il celiaco deve seguire una dieta attenta e non può guarire, chi è solo sensibile può pian piano risolvere. La confusione sul tema ha portato a banalizzare la dieta senza glutine, che è necessaria per il celiaco ma può non esserlo in maniera definitiva e cronica per chi è sensibile.

Celiachia e carenze nutrizionali, ACI: “Seguire dieta varia ed equilibrata”

La dieta senza glutine, quindi, non provoca necessariamente carenze nutizionali, a patto che si segua un’alimentazione variegata ed equilibrata. L’Associazione Italiana Celiachia (ACI) spiega in merito:

Seguendo la dieta senza glutine, in presenza di celiachia, non si corrono rischi di carenze nutrizionali, a patto che si segua un’alimentazione varia ed equilibrata e si introducano tutti i gruppi alimentari nelle giuste proporzioni e frequenze.

È importante privilegiare anche il consumo di verdura, frutta, cereali e pseudocereali naturalmente senza glutine come, ad esempio, riso, mais, grano saraceno, quinoa, amaranto, sorgo, laddove possibile anche integrali. Per altri approfondimenti su come seguire una dieta senza glutine sana, visita la pagina La buona tavola senza glutine.

Leggi anche: Arriva un vaccino per la celiachia: “I pazienti potranno mangiare prodotti con glutine”


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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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