Cassa integrazione: Ikea rinuncia ai sussidi. “Guardiamo al futuro con speranza”

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Ikea, colosso svedese leader nella vendita di mobili, ha deciso di restituire i sussidi di cassa integrazione perché non ne ha più bisogno. Una decisione che stupisce, in un contesto economico in cui molte aziende, di dimensioni importanti a livello mondiale, hanno preso altre vie, come licenziamenti o chiusura di migliaia di punti vendita.

Perché Ikea rinuncia alla cassa integrazione

L’azienda svedese ha risentito come tutti della crisi da coronavirus, ma il calo degli utili è stato meno grave del previsto, solo del 10% a fronte del 70/80% ipotizzato dalla proprietà. Per questo motivo, Ikea ha deciso di non beneficiare dei sussidi di Cassa Integrazione in Paesi come Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Irlanda, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna e Stati Uniti, inclusa l’Italia. Ecco le spiegazioni da parte dell’azienda:

Il Covid-19 ha avuto un impatto su ognuno di noi, come individui, colleghi, aziende e datori di lavoro. Al culmine della pandemia la nostra priorità è stata quella di garantire la stabilità retributiva per il maggior numero possibile di co-worker in Italia per il maggior tempo possibile. In una situazione che appariva molto incerta, avevamo quindi deciso di accettare il sostegno offerto dal Governo italiano, presentando richiesta di accesso alla Cassa Integrazione.

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La nuova fase di Ikea

Con la ripresa delle attività, Ikea entra in una nuova fase. In Italia, ad esempio, tutti i 21 negozi sono tornati operativi e gli addetti hanno ripreso a lavorare in sede. Il business è certamente incerto per via del coronavirus, ma Ikea guarda al futuro con una prospettiva di speranza. L’azienda si impegna a coprire la retribuzione dei suoi dipendenti, anche reintegrando coloro che non sono riusciti a prendere l’intero importo nei mesi scorsi. Fanno sapere dall’azienda che:

Anche se sappiamo che ci aspettano tempi difficili, vogliamo pensare a lungo termine e guardare alle generazioni future. In un momento in cui così tante persone hanno passato e continuano a passare molto tempo a casa, la nostra visione e i nostri valori non sono mai stati così importanti. Siamo impegnati a continuare a svolgere un ruolo importante nella società, a uscire rafforzati da questa crisi e a continuare ad essere guidati dalla nostra visione.

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