Cancellato corso su Dostoevskij: il prof parla di censura e l’università ci ripensa

Cancellato corso su Dostoevskij dello scrittore Paolo Nori, che si sfoga sui social, parlando di censura. L'università ci ripensa e ripristina il corso.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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A Milano, presso l’università Bicocca, è stato annullato un corso su Dostoevskij. Paolo Nori, il prof che avrebbe tenuto il corso, ha parlato di censura antirussa.

Pare che le polemiche abbiano sortito l’effetto sperato e l’ateneo ha riconsiderato la cosa: il corso su Dostoevskij di Paolo Nori si farà. Se da una parte la cancellazione del corso era stata fatta con l’intenzione di evitare polemiche il risultato però è stato decisamente il contrario.

In una nota dell’università si legge:

È un ateneo aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto.

Si conferma che tale corso si terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati con lo scrittore.

Tanti i sostenitori dello scrittore, dai politici i quali ritengono che la guerra non si combatte con la censura della letteratura russa allo stesso sindaco di Milano Beppe Sala, il quale ha dichiarato che “qualcuno lì avrà sbagliato”.

Annullato corso su Dostoevskij: lo sfogo del prof Paolo Nori

corso su Dostoevskij_cancellato_

Lo scrittore Paolo Nori, che avrebbe tenuto il corso su corso su Dostoevskij dal titolo “La grande Russia portatile. Viaggio sentimentale nel paese degli zar, dei soviet, dei nuovi ricchi e nella più bella letteratura del mondo”, ha letto in lacrime su Instagram la lettera ricevuta dall’università, riguardo alla cancellazione del suo corso, in cui si legge:

Caro professore, stamattina il prorettore alla didattica mi ha comunicato la decisione presa con la rettrice dì rimandare il percorso su Dostoevskij.

Lo scopo è quello di evitare ogni forma di polemica soprattutto interna in quanto momento dì forte tensione.

Nel video Nori commenta così quanto gli è accaduto:

Io penso che quello che sta accadendo in Ucraina sia una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi, queste cose qua, sono cose ridicole: censurare un corso è ridicolo.

Non solo essere un russo vivente, oggi è una colpa, in Italia, anche essere un russo morto. Che quando Dostoevskij era vivo nel 1849 fu condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita.

Leggi anche: Trovata Gioconda in un deposito di Montecitorio: “Potrebbe esserci la mano Leonardo”

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