Bunker in Italia, sale la richiesta: quali sono e quanto costa costruirli? Possono davvero proteggerci?

In Europa sta crescendo la richiesta di rifugi antiatomici che noi conosciamo con il termine di bunker. Quali sono quelli esistenti in Italia e quanto costa costruirli?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Il conflitto russo-ucraino e la possibilità che possa evolversi in una guerra mondiale o nucleare tra Russia e USA, che inevitabilmente coinvolgerebbe i Paesi della NATO, hanno portato in molti a pensare alla possibilità che possa essere ripristinato l’uso dei rifugi antiatomici, i cosiddetti bunker.

I rifugi esistenti sono nati allo scopo di proteggere le persone e i beni dalla furia delle bombe. Alcuni bunker oggi sono visitabili ma si spera che non debbano mai essere utilizzati in caso di guerra nucleare.

Gli europei, tra cui anche gli italiani, sono alla ricerca di bunker, ma anche panic room e safe room. Il titolare di ArkSafe, azienda specializzata nella sicurezza con sede a San Bassano, in provincia di Cremona, ha così dichiarato all’AdnKronos:

La richiesta c’è sempre stata ma è sicuramente in aumento.

I più celebri rifugi bellici

bunker in Italia

I bunker sono stati costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale o durante la Guerra Fredda. Nel nostro Paese ce ne sono centinai. I più noti sono:

  • Bunker sotto Palazzo Venezia, fatto costruire da Mussolini quando il palazzo era sede del governo. Il bunker ha un aspetto grezzo perché non venne completato per via della caduta del regime
  • Bunker di Villa Torlonia, oggi parco pubblico ma dal 1925 al 1943 residenza di Benito Mussolini. Nel seminterrato del Casino Nobile si trova un bunker costruito dal Duce nel 1942 per sfuggire ai bombardamenti che non fu di fatto mai utilizzato. Il bunker si trova 6 metri sottoterra ed è protetto da 4 metri di cemento armato
  • Bunker del re Vittorio Emanuele III a Villa Ada, nascosto all’interno del parco di Villa Ada e realizzato tra il 1940 e il 1942. Si tratta di un rifugio dotato di tutti i confort
  • Bunker Soratte, a 45km da Roma, nelle vicinanze del Comune di Sant’Oreste. Il bunker, protetto da 6 metri di cemento armato, è stato concepito come rifugio per l’Alto Comando Supremo dell’Esercito e costruito nel 1937
  • Bunker Breda, realizzati nel 1942 per essere utilizzati dalla V Sezione Aeronautica della Breda, sono situati nel Parco Nord di Milano
  • Rifugio 87, in via Bodio a Milano, e i rifugi che si trovano in via Gioia e in via Cesare Battisti
  • Gamper Bunker, in Trentino-Alto Adige, nell’Alta Val di Non, nascosto nel cuore del monte Mais. Il rifugio è stato fatto costruire da Mussolini nel 1940
  • Bunker famoso a Torino, sotto piazza Risorgimento. Il bunker può ospitare fino a 1.150 persone. Sempre a Torino si trova un rifugio più piccolo, situato sotto Palazzo Civico
  • Bunker a Napoli, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale
  • Rifugio all’interno del Palazzo delle Aquile, sede del comune, a Palermo. Si tratta di un rifugio antiaereo che può ospitare circa duecento persone

Il rifugio antiatomico più grande in Italia

Mentre il più grande bunker antiatomico esistente in Italia, e con una capacità di resistenza maggiore, è situato ad Affi, in provincia di Verona, nelle viscere del monte Moscal. West Star, questo il nome del bunker che significa letteralmente “Stella d’Occidente”, è stato realizzato nel 1966 ed è stato la sede del comando NATO nel periodo della Guerra Fredda.

Il rifugio antinucleare si trova a 150 metri sottoterra, ha una superficie di 13 mila metri quadrati e può ospitare fino a 1000 persone. West Star ha una capacità di resistere a 100 chilotoni, con una potenza cinque volte più forte della bomba sganciata su Hiroshima. Una ben magra consolazione visto che “le bombe di adesso possono raggiungere 10 megatoni, vale a dire 100 volte di più dei 100 chilotoni”, in base a quanto dichiarato al Corriere della Sera il generale Gerardino De Meo, ex comandante Nato ed ex comandante di West Star.

Il bunker, oltre ad essere il più grande e sicuro d’Europa, sarebbe l’unico a poter essere messo in funzione facilmente, ma ci vorrebbe comunque sempre un anno e un discreto investimento di denaro. E comunque come abbiamo visto non garantirebbe una sicurezza adeguata alla potenza delle bombe di adesso.

Bunker dei latitanti e case con bunker

I bunker non sono stati costruiti solo in tempi di guerra, ma spesso sono realizzati dai latitanti come rifugio per nascondersi dalle Forze dell’Ordine. Solitamente i boss costruiscono i bunker sotto le proprie abitazioni. Secondo un’inchiesta del Guardian i Cacciatori Calabria, Squadrone Carabinieri Eliporto, avrebbero scoperto in Calabria oltre 400 bunker e arrestato 300 latitanti.

Uno dei rifugi antiatomici più rinomati è il Fazzolari situato nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, dotato di tutti i dispositivi tecnologici.

Inoltre ci sono diverse case private con annesso un bunker, come ha messo in evidenza Casa.it. In questo mese secondo il sito di annunci sarebbero aumentate le richieste di questa tipologia di abitazioni. Tra le case con bunker c’è un palazzo a Milano, ci sono due ville a Guanzate e a Negrar in Valpolicella, in provincia di Verona e una a Fagagna, in provincia di Udine. Quest’ultimo immobile è costruito secondo i canoni svizzeri e al suo interno si può sopravvivere circa 80 giorni, restando immuni alle contaminazioni nucleari.

Anche Immobiliare.it in un comunicato del 28 febbraio, a quattro giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, ha fatto sapere come la ricerca di rifugi antiatomici sia salita nelle ricerche online.

Costruire un rifugio antiatomico: quanto costa

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Per costruire un bunker, considerando che la spesa va dai 2 ai 3mila euro al metro quadro e che un bunker medio oscilla dai 30 ai 40 metri quadrati di grandezza, sono necessari tra i 60 e gli 85 mila euro.

I rifugi antiatomici possono arrivare anche a 100 metri quadrati, con un costo tra i 200 e 300mila euro. Questa tipologia di rifugi sono in grado di offrire asilo per 15 giorni, massimo un mese, e devono avere un arredamento essenziale, compreso di letti, radio per la comunicazione con il mondo esterno, ed elettrodomestici per cucinare.

Giulio Cavicchioli, imprenditore titolare di un’azienda mantovana che da anni realizza rifugi ha spiegato, come riportato da QuiFinanza, che si sta verificando un’ingiustificata isteria dovuta alla paura di una guerra anche qui in Italia, e di star ricevendo richieste di appuntamenti e informazioni da diversi professionisti.

Leggi anche: Pillole di iodio: che cosa sono e perché molte nazioni ne stanno facendo scorta

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