Bufera sul report dell’Iss: “Non è vero che solo 2,9% dei morti è dovuto al Covid”

Il recente report dell'Iss è stato al centro di diverse polemiche. In particolare un articolo de Il Tempo e i no-vax ne hanno dato un'interpretazione, a detta dell'Istituto stesso, non veritiera.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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L’ultimo report dell’Iss ha scatenato una serie di polemiche e false interpretazioni. A far discutere è stato in particolare l’articolo de Il Tempo, che riprende il rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità, secondo cui “solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 sarebbe dovuto al Covid 19. E nello specificodei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto solo 3.783 sarebbero dovuti alla potenza del virus in sé”.

L’interpretazione del report dell’Iss data dall’articolo e quella circolata a livello mediatico è stata contestata dall’Istituto stesso che si è visto costretto a intervenire precisando come il Covid-19 sia stato “la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone positive al test Sars-CoV-2”.

In particolare i no-vax hanno cavalcato l’onda e reso il numero 3.783 e la percentuale del 2,9% loro cavalli di battaglia.

Report dell’Iss: chi ha malattie preesistenti in assenza di Covid non sarebbe morto in tempi brevi

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Un altro aspetto su cui l’Iss ha voluto fornire una precisazione riguardo il fatto che avere delle patologie pregresse preveda necessariamente un epilogo negativo e porti alla morte in tempi brevi. Ecco cosa ha aggiunto:

Non è corretto affermare che le patologie riscontrate nei deceduti Sars-CoV-2 positivi avrebbero comunque portato a decesso ‘in tempi brevi’. Indipendentemente da Covid-19, la presenza di patologie croniche nella popolazione anziana è molto comune. Un recente rapporto dell’Istat indica che solo il 15% non ne soffrirebbe e che circa il 52% soffrirebbe di 3 o più patologie croniche.

In considerazione del fatto che le patologie croniche rappresentano un fattore di rischio per decesso da Covid, e che queste sono molto comuni nella popolazione generale, non deve sorprendere l’alta frequenza di queste condizioni nella popolazione deceduta Sars-CoV-2 positiva.

Report dell’Iss: polemiche in Tv

Anche durante la trasmissione Dritto e Rovescio si è parlato dell’ultimo report dell’Iss. Enrico Montesano ha voluto leggere proprio il tanto discusso articolo de Il Tempo. Immediata la reazione della senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, che ha così commentato:

No, non ci sto, non ci sto, ci sono dei morti, non ci sto, non ci sto. Ci sono dei morti, non ci sto, vado via. Non posso sentire un’idiozia del genere. Se non ci fosse stato il Covid quelle persone sarebbero ancora vive magari.

Certo che avevano altre patologie, certo che magari erano dei fragili o avevano dei tumori, ma senza il Covid magari sarebbero ancora in vita. Chi li ha ammazzati è stato il Covid. Lei non si deve permettere di dire che 130mila morti non sono morti per il Covid. Non può insultare qualcuno che non c’è più. Sui morti non ci sto.

Leggi anche: Covid-19, Lettonia unico paese europeo a tornare in lockdown: incidenza tra le più alte al mondo

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