Bielorussia in guerra. Fonti della Nato, e secondo quanto riportato da alcuni media occidentali, ritengono che un possibile attacco bielorusso possa essere imminente.
Alcuni funzionari statunitensi e dell’Alleanza atlantica avrebbero dichiarato alla CNN che presto la Bielorussia potrebbe unirsi alla Russia nella guerra contro l’Ucraina, sottolineando come il Paese si stia già preparando. “Putin ha bisogno di sostegno, qualsiasi cosa è di aiuto”, avrebbe dichiarato la fonte della Nato all’emittente americana.
Dello stesso parere anche una fonte dell’opposizione bielorussa, secondo la quale le unità combattenti bielorusse sarebbero pronte ad entrare in Ucraina nei prossimi giorni. Questa decisione non è allarmante dal punto di vista militare ma l’impatto sarebbe forte dal punto di vista geopolitico perché un altro paese si unirebbe alla guerra.
Bielorussia in guerra: il pensiero dell’Ucraina e il timore a Leopoli
Bielorussia in guerra. Secondo quanto affermato in un commento televisivo da Viktor Yagun, maggiore generale Viktor Yagun del servizio di sicurezza ucraino, la possibilità di un’invasione dalla Bielorussia sarebbe piuttosto alta. A dimostrarlo è, per Yagun, il fatto che Lukashenko non comanderebbe più il suo esercito perché questo sarebbe ormai gestito dalla Russia. La parte ad essere presa di mira dai bielorussi potrebbe essere la regione occidentale di Volyn.
Intanto a Leopoli c’è timore per l’entrata in guerra della Bielorussia. Come racconta una fonte diplomatica e secondo quanto riportato da Repubblica, “se la Bielorussia entrerà nel conflitto questa parte del paese non sarà più sicura”. Si tratta della zona più vicina ai confini con la Polonia e la Nato, dove le truppe russe non sono arrivate essendo ancora impantanate nella parte est e sud dell’Ucraina. Se la Bielorussia dovesse entrare in guerra le truppe di Lukashenko rafforzerebbe l’ormai esausto esercito di Putin.
Bielorussia in guerra: quali sono gli indizi
Bielorussia in guerra. Se a febbraio il presidente bielorusso aveva detto di non voler essere trascinato nella guerra e di non voler sostenere militarmente Putin poi il 15 marzo, dopo che un missile è stato intercettato e distrutto in Bielorussia, ha minacciato di “rispondere con forza”. Il Paese in questi mesi ha rafforzato le forze al confine ma ufficialmente è stato dichiarato che tale dispiegamento non sia legato ad alcuna preparazione.
C’è inoltre da sottolineare come Minsk sia dipendente da Mosca, sia finanziariamente e sia politicamente. E ancora negli ultimi decenni ampie parti di sovranità della Bielorussia sono state svendute a Putin, autorizzando di fatto il Paese a un’aggressione dell’Ucraina.
E ancora se la Russia ha chiuso la sua ambasciata a Kiev il 24 febbraio, due giorni prima dell’inizio dell’invasione, qualche giorno fa anche l’ambasciata bielorussa in Ucraina è stata chiusa, a dimostrazione del sostegno del presidente bielorusso Alexander Lukashenko a Putin.
Tutto questo ha provocato una reazione di una guardia di frontiera ucraina che avrebbe lanciato 30 monete d’argento contro l’ambasciatore bielorusso Igor Sokol, proprio come racconta la Bibbia che avvenne a Giuda dopo il tradimento di Gesù. Il video che ritrae questo gesto starebbe facendo il giro del mondo.
Tutti questi segnali dimostrano come la Bielorussia in guerra non sia solo una lontana ipotesi ma potrebbe essere davvero reale.
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