Autovelox, il nuovo decreto servirà davvero a evitare migliaia di sanzioni?

Autovelox, un decreto stabilisce i nuovi limiti di velocità sia per le zone urbane sia extraurbane: quali sono?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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È stata ieri approvata in Conferenza Stato-Città la bozza del Decreto Autovelox, che stabilisce il corretto uso di tali dispositivi che rilevano a distanza i limiti di velocità, come previsto dall’articolo 142 del Codice della Strada.

Tale disciplina si applicherà alle postazione sia mobili sia fisse sia a bordo di veicoli in movimento e come afferma Il Mit, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una nota l’obiettivo del Decreto Autovelox, frutto di un ampio lavoro condotto con ANCI e UPI con cui sono state realizzate molte riunioni per definire tutti i dettagli, è quello di garantirne un utilizzo conforme ad esigenze di sicurezza della circolazione, prevenzione degli incidenti e tutela degli utenti della strada“.

Vengono, inoltre, poste nuove regole per la modalità di collocamento degli autovelox, che potranno, quindi, essere posti in prossimità di aree a elevato livello di incidentalità.

Decreto autovelox, cosa cambia ora e come verranno posti nelle zone urbane?

Cosa cambia con il decreto autovelox? Nel 2010 è entrata in vigore una legge, la quale stabiliva che sarebbero arrivate nuove regole per l’uso e il funzionamento degli autovelox, decreto che è arrivato solo nella giornata di ieri. La bozza è passata ieri dal Consiglio dei Ministri, successivamente dalle Regioni e l’ultima parola spetterà di nuovo al CdM che ne decreterà anche l’avvenuta approvazione.

Il decreto pone una differenza per le zone urbane e quelle extraurbane. In ambito urbano non è possibile sanzionare gli automobilisti per limiti di velocità inferiori a 50 km/h, essendo necessaria in alcuni casi la contestazione immediata.

Spiega in Senato il motivo di tale decisione il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, come riporta “Ansa”: “L’ideologia che prevede il dilagare di ZTL e zone a 30Km/h penalizzanti per lavoratrici e lavoratori e autovelox installati in ogni dove, non per sicurezza, ma per fare cassa poco hanno a che fare con la sicurezza stradale, quindi ora avremo buonsenso e concretezza senza tale ideologia”.

Inoltre, continua ancora Salvini: “Nessuno può accusarci di aver fatto le cose in fretta o sulla base di posizioni non condivise. Il provvedimento è il risultato di un lavoro che dura da mesi e ha coinvolto più di 100 realtà associative di settore e un quarto delle loro proposte sono state recepite. Il decreto interviene sia sulle sanzioni che sulla prevenzione“.

Quali sono le regole per la postazione degli autovelox nelle zone extraurbane?

Per quanto riguarda le strade extraurbane, invece, dovrà essere segnalata a una distanza di almeno un chilometro il segnale che impone il limite di velocità l’autovelox. Perciò, tali dispositivi potranno essere posti in aree in cui il limite di velocità non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello generalizzato.

Ad esempio, sulle strade extraurbane principali, il cui limite massimo è di di 110 km/h, l’autovelox potrà essere utilizzato solamente nel caso in cui il limite di velocità sia fissato ad almeno 90 km/h. Invece, se in un tratto di strada extraurbana sarà fissato un limite massimo di 70 km/h, in tale e specifica situazione non potranno essere fissati degli autovelox, eccetto per “specifiche e motivate deroghe”.

Leggi anche: Autovelox, quali sono le strade più sorvegliate dell’estate: incassi record in alcuni Comuni

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