Ridurre l’intervento umano attraverso i robot: è l’industria 4.0

L'automazione industriale è una tecnologia che permette di gestire macchine e processi aziendali attraverso specifici sistemi di controllo, ridimensionando così la necessità dell'intervento umano. Ecco cosa c'è da sapere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Quando si parla di automazione industriale si fa riferimento a una tecnologia che permette di gestire macchine e processi aziendali attraverso specifici sistemi di controllo, ridimensionando così la necessità dell’intervento umano. Più nello specifico, nell’ambito industriale, questo termine si traduce con l’utilizzo di tecnologie che fanno funzionare una macchina o un intero processo in modo automatico, senza l’intervento dell’uomo.

Tutto ciò è possibile grazie alla presenza di tecnologie meccaniche, elettroniche e informatiche finalizzate proprio al controllo dei processi produttivi industriali e in grado di governare flussi di energia, di materiali e di informazioni. Va da sé che, grazie a questi macchinari, il lavoro divenga più semplice, veloce e conveniente: non solo si risparmia tempo, ma anche molto denaro!

Automazione industriale: i vantaggi

Tra i numerosi vantaggi offerti dall’automazione industriale, spicca sicuramente il grande risparmio energetico: installare nella propria azienda apparecchiature di questo tipo permette di consumare molta meno energia, riducendo l’impatto sull’ambiente.

Questo tipo di macchinari garantisce anche una maggiore sicurezza sul lavoro, consentendo così all’azienda di rispettare gli elevati standard europei in merito alla tutela di chi lavora in produzione.

Dove trovare componenti elettronici per automazione industriale

Se cerchiamo componenti elettronici per l’automazione industriale, il consiglio è di rivolgersi agli esperti dell’azienda Martec, fornitore di componenti elettronici con sede a Napoli.

Il team di professionisti sarà in grado di valutare in modo approfondito le necessità dei clienti, suggerendo loro i materiali, i macchinari e i prodotti tecnologici più idonei: si tratta praticamente di soluzioni e prodotti su misura per ogni azienda!

Automazione: differenze tra “rigida” e “flessibile”

automazione

L’automazione industriale può essere di due tipi: rigida o flessibile. La prima è quella che riguarda le operazioni di processo, assemblaggio e verifica, ovvero procedimenti in cui la sequenza delle operazioni è rigida, quindi ripetitiva e ad alta frequenza. In questo caso, il lavoro può essere eseguito da una sola macchina o da una cella di lavorazione comprendente più macchine, con sistemi di alimentazione di parti gestiti da un software di elaborazione.

L’autonomazione industriale flessibile, invece, comprende la gestione di materiali e prodotti, ovvero la logistica e le macchine che possono muoversi liberamente nello spazio. In breve, la gestione di prodotti e servizi viene espletata dalle navette con motore elettrico, dagli AGV (Automated Guided Vehicle), dai cobot, dalle etichette RFID, dai centralini telefonici integrati all’ERP, dal picking vocale e dai trasloelevatori per pallet.

Automazione: quali mezzi comprende?

L’automazione industriale comprende gli automi come robot, cobot, bot (software che comunica con gli esseri umani) e AGV, ma non solo. In generale, fanno parte di queste tecnologie di automazione tutti i mezzi in grado di ridurre l’intervento umano, quindi i sistemi di controllo e di calcolo distribuito e le diverse architetture computazionali come cloud, fog e edge computing.

L’automazione, dunque, non è solo meccanizzazione, ma implica pure l’integrazione delle macchine in un sistema più ampio di regolazione e controllo che si autogoverni, come l’industria 4.0.

I cobot, robot collaborativi simbolo dell’automazione

Il simbolo perfetto di questo tipo di collaborazione tra uomo e macchina è rappresentato dai cobot, ovvero i robot collaborativi: grazie alla loro leggerezza e manovrabilità, i cobot possono essere utilizzati nella stessa area di lavoro dei dipendenti, dando un contributo prezioso all’attività degli esseri umani affiancandoli, e non sostituendoli, nell’esercizio di un compito. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel campo dell’industria, nel nome dell’efficienza e del progresso.

I cobot sono versatili, garantiscono sicurezza (basti pensare che sono dotati di sensori che rilevano la presenza di persone e ostacoli nel loro ambiente), sostituiscono l’uomo nelle attività non ergonomiche e svolgono al suo posto compiti faticosi e dannosi (come quelli per cui sono necessarie posture scomode ed errate, oppure quelli che richiedono uno sforzo eccessivo).

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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