Twitter: è ufficiale l’arrivo al vertice di Elon Musk

Se prima era entrato dalla porta secondaria nel CDA, adesso nessuno potrà negargli un ingresso in grande stile: Elon Musk rivoluzionerà Twitter, uno dei social network più popolari al mondo.

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Le sorti di Twitter. Si sa che se Musk non ha quello che vuole, sgancia un po’ di milioni dal suo conto in banca e la risolve così. Pare che sia andata più o meno così anche a Twitter, sebbene tutto sembri viaggiare all’insegna della cooperazione e rispetto reciproco. Fatto sta che dopo alcune uscite di Musk che non avevano avuto seguito nel consiglio di amministrazione, il patron di Tesla e Space X ha lanciato un’offerta di acquisto, la quale è stata accettata dai vertici dell’uccellino cinguettante.


Insomma, altro che prendere solo parte al CDA, Musk sarà ben presto al comando e libero di fare tutte le modifiche che vuole al social, anche con il rischio di renderlo irriconoscibile rispetto alle origini. Stufo di giocare un ruolo da gregario, il miliardario sudafricano acquista Twitter per 44 miliardi di dollari, dopo più di 40 miliardi di euro. Diventa doveroso domandarsi quindi come evolverà il social dopo il cambio al vertice. Il social che moltissimi ormai hanno sul proprio smartphone rigenerato da CertiDeal sta per vedere non una, ma molte rivoluzioni, tra cui anche l’uscita dal mercato azionario, che ne cambieranno per sempre le sorti.


Libertà di parola ma…


Musk è da sempre un paladino della libertà di espressione e vede nel social un’arena per farlo senza filtri. Idealmente è tutto molto bello, ma la teoria si scontra con l’aspetto pratico. La libertà di espressione senza filtri significa riammettere sul social personaggi discutibili come Donald Trump che era stato bandito perché utilizzava i Tweet per diffondere odio. Il caso eclatante è la rivolta a Capitol Hill del 6 gennaio: l’ex inquilino della Casa Bianca aveva chiamato a raccolta i suoi tramite Twitter che lo aveva poi cacciato. In realtà non è nemmeno chiaro se Trump tornerebbe su social, ma la questione è emblematica per capire come andrà la politica di Musk.


Il tanto atteso tasto modifica


Altra questione in ballo è quella relativa al tasto modifica, “Edit” in inglese. Si tratta della possibilità di modificare i Tweet dopo che sono stati pubblicati, anche se diverso tempo dopo. Il fondatore di Twitter Jack Dorsey non ha mai nascosto la sua reticenza a tale possibilità, sebbene richiesta a gran voce dagli utenti. La ragione è evitare di inquinare il dibattito con la modifica dei commenti. Musk di recente aveva anche lanciato un sondaggio per tastare il polso degli iscritti in merito alla questione. Ben il 73% si è detto a favorevole dell’introduzione del tasto “Edit”.


Ciononostante, il papà di Twitter ha dato il suo benestare alla proprietà di Musk sebbene molti si dicono preoccupati per la trasparenza della piattaforma che si privatizza ancora di più, accentrando le decisioni in un soggetto che, pur geniale e rivoluzionale che sia, resta uno solo e non un CDA come accade oggi.

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