Aumento bollette: nuovo decreto legge per far fronte al caro prezzi

Le nuove misure prevedono 8 miliardi da stanziare contro l'aumento del costo energetico. Il testo approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive verrà discusso lunedì nell'aula di Montecitorio.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Il Governo prepara le nuove misure per contenere l’aumento bollette. Il primo step per l’approvazione del nuovo d.l. è stato compiuto dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera che hanno dato il via libera alla conversione in legge del nuovo decreto.

Il provvedimento (Decreto bollette), progettato perché l’aumento dei costi energetici non gravi troppo sulle spalle della popolazione, è atteso in aula a Montecitorio lunedì. Una manovra straordinaria che il Parlamento dovrà sbrigarsi ad applicare. La guerra in Ucraina nell’ultimo mese, oltre ad aver creato una crisi umanitari senza precedenti ha impattato sui mercati energetici come non si vedeva da anni. Questo ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime generando una aumento bollette per tutti i cittadini.

Aumento bollette: cosa prevedono le nuove misure programmate dal Governo

Aumento bollette: cosa prevedono le nuove misure programmate dal Governo

La cifra stanziata dal decreto bollette sarà di 8 miliardi, di questi circa 5,5 verranno utilizzati per fronteggiare il caro energia con misure come la cancellazione degli oneri di sistema, che ammontano al 25% del costo totale di ogni singola bolletta, per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. La restante parte (2,5 miliardi) verrà destinata a quelle filiere produttive messe in ginocchio dall’aumento dei costi energetici.

Riguardo agli “oneri di sistema” questi sono si alti e corrispondo a un quarto del prezzo della bolletta, ma è un tipo di tassazione diversa, non sono come le accise sulla benzina tanto per intendersi. Gli oneri di sistema, che inevitabilmente in questo caso gravano sull’aumento bollette, sono costi introdotti nelle bollette energetiche, destinati però a specifici obiettivi collettivi che riguardano il sistema elettrico.

Rientrano in questa voce gli importi pagati dai singoli utenti per finanziare, tra gli altri, la produzione di energia che ricaviamo dalle fonti rinnovabili e il bonus sociale, cioè il sistema di sostentamento ideato per aiutare le famiglie in difficoltà economica. Gli oneri di sistema sono pagati da tutti i clienti residenti e non, a prescindere dal fornitore e dal contratto sottoscritto

Il nuovo decreto bollette atteso per lunedì a Montecitorio

Una delle misure più attese dal nuovo decreto è il cosiddetto bonus bollette. Come sappiamo, dallo scorso 1° aprile, fino al 31 dicembre, è stato innalzato il tetto Isee per poter accedere agli aiuti previsti dai bonus sociali per luce e gas, che da 8.265 euro sono passato a 12mila euro all’anno.

A circa 5 milioni di italiani che hanno un modello Isee fino a 12mila euro annui si aggiungeranno i nuclei famigliari numerosi con Isee entro i 20mila euro annui, oltre agli utenti affetti da patologie gravi, certificate, che necessitano del sostegno medico apparecchi di elettrici. A questi utenti verrà riconosciuto uno sconto direttamente in bolletta. L’importo va da circa 165 euro per chi vive da solo o in coppia a circa 235 euro per le famiglie più numerose

Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), spiega che l’accesso all’iter di riconoscimento del bonus da parte del Governo avverrà in automatico per tutti coloro che hanno già presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica per avere garanzia di prestazione sociali agevolate, risultando in condizione di disagio economico.

Lo stesso vale per i percettori del Reddito o della Pensione di cittadinanza. Per presentare la DSU e ottenere un’attestazione Isee bisogna accedere al portale MyINPS e utilizzare il servizio per l’Isee precompilato. In alternativa si può chiedere il supporto degli uffici CAF.

Emendamento Energy release (rilascio energetico)

Nell’ambito del decreto approvato nella notte è stato dato il via libera anche all’emendamento Energy release. Il Gestore dei servizi energetici nazionali (Gse) comprerà energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, e la destinerà con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali che necessitano di energia ad alto consumo per la produzione, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna.

In parole povere, l’emendamento Energy release ha “il fine di garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili nel mercato elettrico ” e di “trasferire ai consumatori” i benefici di questa integrazione. Questo significa che in pochi anni l’uso massiccio di fonti rinnovabili, quindi energia pulita, farà si che l’aumento bollette non sia più una minaccia per le tasche degli italiani.

Leggi anche: Crisi energetica: la soluzione arriva dall’agrivoltaico

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