Attacco Iran a Israele: qual è la posizione dell’Italia

L’attacco dell’Iran a Israele può dirsi concluso? E qual è la posizione dell’Italia?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Attacco Iran a Israele. Dopo 45 anni di ostilità per la prima volta lo Stato Islamico ha attaccato direttamente nel suo territorio lo Stato Ebraico. Simbolicamente, la portata dell’attacco è notevole anche se nei fatti la difesa israeliana, insieme agli alleati, è riuscita ad intercettare e abbattere i più di 300 ordigni tra droni, missili balisti e da crociera lanciati la notte scorsa dall’Iran.

A contribuire nell’intercettare la massiccia raffica di droni, infatti, sono stati anche gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Giordania. I feriti sarebbero circa 30, tra cui una bambina beduina che versa in gravi condizioni. Intanto la presidente della Commissione Europea, von der Leyen, ha scritto su X: “Condanno fermamente il palese e ingiustificabile attacco dell’Iran contro Israele. Invito l’Iran e i suoi alleati a cessare immediatamente questi attacchii”. Mentre Meloni si è così espressa:

Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele.

Sull’attacco Iran a Israele, anche Papa Francesco ha lanciato un messaggio: “Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l’esistenza altrui”.

Attacco Iran a Israele: la questione può dirsi conclusa?

La rappresentanza di Teheran presso le Nazioni Unite a New York ha dichiarato che “la questione può dirsi chiusa a meno che Israele, dopo il bombardamento del consolato iraniano nella capitale siriana Damasco, “non commetta un altro errore”. Il messaggio è stato poi diffuso anche sui social network. Si legge nel testo:

L’attacco iraniano è stato condotto sulla base dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa.

L’azione militare dell’Iran è stata una risposta all’aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco.

La rappresentanza di Teheran all’ Onu ha poi aggiunto:

È un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti devono stare lontani.

Attacco Iran a Israele: la posizione dell’Italia

attacco iran a israele_

Se la Meloni ha condannato l’attacco dell’Iran a Israele il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto il punto della situazione in Medio Oriente provando a ipotizzare i possibili scenari futuri. Intervistato da Il Corriere della Sera, ha rivelato di aver avuto un lungo colloquio telefonico con il suo collega iraniano Hossein Amir-Abdollahia:

Avevo provato ad assicurare al collega iraniano l’impegno dell’Italia, anche come presidenza G7, per la pace e per evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente.

Gli ho ricordato che l’Italia è a favore di un cessate il fuoco a Gaza al fine di permettere l’ingresso di aiuti alla popolazione civile palestinese e la liberazione degli ostaggi israeliani.

È un momento decisivo per ritornare a una dinamica di pace nella regione.

Attacco Iran a Israele: cosa dobbiamo aspettarci

Il leader di Forza Italia ha poi aggiunto di aver chiesto all’omologo israeliano di convincere il suo governo “a moderazione e senso di responsabilità, ricordando la condanna di tutti i Paesi Ue per l’attacco che l’Iran ha subito al consolato a Damasco. Per Tajani quello che è accaduto ieri notte “potrebbe mettere in moto una spirale pericolosissima”, ed è troppo presto per dire cosa accadrà:

Bisognerà capire per quanto tempo si protrarranno gli attacchi, quali danni provocheranno, quanto saranno stati condotti in profondità e su quali obiettivi.

È chiaro che ora le dinamiche della regione subiscono una impennata, una accelerazione che potrebbe essere pericolosissima.

L’Italia, dopo l’attacco Iran a Israele, oltre a mobilitarsi con gli altri Paesi del G7, si impegnerà ad agire “in parallelo con la valutazione della intensità dell’azione militare iraniana e dei danni prodotti. Il primo obiettivo è gettare acqua sul fuoco”.

Leggi anche: Gaza, perché è stato riaperto il valico di Erez e il porto di Ashdod e cosa succede ora?

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Michela Sacchetti
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