Meloni e Schlein unite sull’attacco di Hamas a Israele: stessa posizione bipartisan

Emerge una posizione bipartisan in Italia riguardo all'attacco di Hamas a Israele. Da una parte Giorgia Meloni e dall'altra Elly Schlein condividono un pensiero unico in politica estera.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Sull’attacco di Hamas a Israele, iniziato il 7 ottobre, si evidenzia un pensiero condiviso fra il capo del Governo, Giorgia Meloni, e la leader del maggiore partito di opposizione, Elly Schlein.

In politica estera emerge una posizione bipartisan, rafforzando così la credibilità internazionale dell’Italia. Anche gli altri partiti hanno appoggiato la posizione del Governo italiano, che condanna l’attacco di Hamas. A divergere sono solo alcune idee in merito alla responsabilità del conflitto.

Attacco di Hamas: la posizione della premier, Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’attacco di Hamas a Israele, ha mostrato fin da subito solidarietà allo Stato ebraico, recandosi il 10 ottobre alla Sinagoga di Roma, centro della comunità ebraica romana. Già all’indomani dell’attacco di Hamas, aveva chiamato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a cui aveva ribadito la piena solidarietà del Governo italiano.

Dello stesso parere anche il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, e Matteo Salvini, il quale ha espresso “sostegno al popolo di Israele, sotto violento attacco da parte di estremisti islamici”. D’altronde la Lega ha sempre manifestato posizioni pro-Israele, sia nel Parlamento italiano sia in quello europeo.

Anche Silvio Berlusconi, non ha mai messo in discussione il diritto a difendersi di Israele. Scriveva così il fondatore di Forza Italia nel 2018: “Considero Israele una parte della nostra cultura e della nostra civiltà, un faro di libertà e democrazia nel Medio Oriente. I palestinesi hanno pieno diritto ad avere uno stato pienamente sovrano, a vivere in pace, nel benessere e nella sicurezza, ma che a questo si potrà arrivare solo attraverso un processo di pace che garantisca pienamente i diritti e la sicurezza di tutti”.

In conferenza stampa dal Mozambico, dove è attualmente in visita, Meloni non ha potuto esimersi dall’affrontare la questione israelo-palestinese, confessando di essere abbastanza preoccupata dallo scenario:

Bisogna evitare che il conflitto possa avere una escalation.

È una fase molto delicata in cui bisogna mantenere il più alto livello possibile di interlocuzioni con gli alleati e gli attori che possono essere coinvolti.

La preoccupazione della Meloni per la situazione in Medio Oriente è tale da temere per il rischio di emulazione anche in Italia delle gesta di Hamas in Israele.

Il pensiero di Elly Schlein sull’attacco di Hamas a Israele

Attacco di Hamas Meloni-Shlein stessa posizione bipartisan_

Anche la segreteria del Partito democratico Elly Schlein, nel suo intervento di qualche giorno fa alla Camera dei Deputati, ha definito gravissimo l’attacco di Hamas a Israele, un Paese al quale devono essere riconosciuti “il diritto di esistere e di difendersi”, secondo quanto stabilito dal diritto internazionale. La leader del maggiore partito di opposizione ha poi aggiunto:

Le giuste aspirazioni dei palestinesi rischiano di essere compromesse dalla stessa azione di Hamas: confondere i palestinesi con Hamas sarebbe fare un torto alle aspirazioni di un popolo e fare un favore allo stesso Hamas.

La soluzione di due popoli e due Stati è l’unico obiettivo che dobbiamo portare avanti.

Bisogna fare tutti gli sforzi per evitare una escalation militare: chiediamo che il governo e la comunità internazionale accolgano l’appello dell’Oms alla creazione di corridoi umanitari e che continuino le forniture di aiuti umanitari.

Schlein ha poi ribadito l’importanza degli aiuti umanitari, che devono proseguire: “Prosegua la fornitura di acqua, elettricità e beni essenziali al popolo palestinese. Non si usi l’argomento Hamas per colpire gli aiuti, sarebbe un favore ad Hamas, isoliamo Hamas nel popolo palestinese e nel mondo arabo, difendiamo gli innocenti”.

Anni fa l’attuale segretaria del Pd aveva espresso posizioni più decise riguardo il riconoscimento della Palestina come Stato a tutti gli effetti, sottolineando come lo scontro tra israeliani e palestinesi non sia alla pari, ma a svantaggio dei secondi. Posizioni più forti, invece, sono state assunte di recente da alcuni membri del Partito democratico, come da Raffaele La Regina nel 2022, il quale è stato costretto a rinunciare alla candidatura in Basilicata per un suo tweet del 2020 in cui ironizzava sulla legittimità dello Stato di Israele, paragonando la sua esistenza a quella degli alieni. Oppure da Rachele Scarpa, oggi deputata del Pd, criticata per alcune frasi critiche nei confronti di Israele, scritte su Facebook nel 2021.

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