Assalto al portavalori, bloccata per ore l’A1 tra Modena e Bologna: rapinatori ancora in fuga

Fortunatamente non ci sono state vittime né feriti, solo qualche automobilista sotto shock. I rapinatori sono riusciti a scappare ma senza il bottino. Ora è caccia all’uomo, anzi, alla banda.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Assalto al portavalori. Sembrebbe il titolo di un film e invece è ciò che è accaduto ieri sera, intorno alle 20:20, sull’autostrada A1.

Secondo le prime ricostruzioni, alcuni uomini armati avrebbero preso d’assalto un camion portavalori con l’obiettivo di rapinarlo. In pochi attimi, raccontano i testimoni, è sembrato il Far West.

Autostrada A1, assalto al portavalori: ecco cosa è successo

Siamo sull’A1, nel tratto autostradale compreso tra Modena e Bologna. Il traffico comincia a rallentare, una dopo l’altra le auto forano le gomme: non un caso, ma un piano preciso. I rapinatori hanno sparso chiodi lungo le corsie, con l’intenzione di rallentare e bloccare il traffico in entrambe le direzioni, per isolare il loro obiettivo.

Uomini armati di mitra intimano ad alcuni automobilisti di uscire dalle loro auto e ne incendiano i veicoli. Poi, gli stessi costringono due camionisti a girare di traverso i loro mezzi per bloccare definitivamente l’accesso nel tratto interessato.

Si sentono esplosioni, spari, ma non si capisce cosa stia succedendo. L’autostrada è bloccata, il traffico è in tilt e un’enorme nube di fumo diventa visibile a chilometri di distanza. Nell’incertezza di cosa stesse realmente accadendo, un elicottero del 118 perlustra la zona, si preparano le ambulanze di supporto, ma fortunatamente nel caos non ci vittime né feriti.

Racconta un testimone ancora sotto choc, un 39enne modenese che stava rientrando in città da Bologna:

Ero molto vicino rispetto al punto in cui è accaduto il finimondo, circa a sei macchine da dove è successo tutto.

I banditi impugnavano i mitra davanti a me, li ho visti, erano almeno tre. Ho avuto davvero paura e ho temuto di morire, è stato un incubo.

Assalto al portavalori: spari e fiamme in A1, ma per fortuna nessuna vittima né feriti

assalto al portavalori banda armata
Assalto al portavalori: immagini dal cavalcavia di San Cesario sul Panaro.

È successo tutto molto velocemente, pochi attimi che sono sembrati un’eternità per gli automobilisti coinvolti nella rapina. Racconta il ragazzo modenese che ha assistito da vicino all’assalto al portavalori:

Abbiamo visto che i Tir hanno cominciato a fare retromarcia e a tamponarsi tra di loro.

A un certo punto, una persona col mitra ha minacciato tre automobilisti che erano fermi davanti a lui, li ha fatti scendere dall’auto e ha dato fuoco alle loro automobili.

Quando ho visto tutto questo io ho avuto una grandissima paura, ho messo la testa sotto al cruscotto e ho cominciato a pregare.

Dopo, scavalcando le recinzioni, sono uscito dall’autostrada, mentre la persona che era con me è rimasta sull’auto.

Non ci siamo fatti del male, ma lo spavento è stato enorme.

Secondo le prime ricostruzioni, l’intenzione della banda era quella di mettere a segno una rapina, tentando un assalto. Ma qualcosa è andato storto. Secondo quanto dichiarato dalla polizia, infatti, i banditi sarebbero fuggiti senza riuscire a portare a termine il colpo. Sono scappati in direzione Bologna e le ricerche sono ancora in corso.

La situazione in autostrada si è normalizzata solo intorno alle 3:30 del mattino.

Cosa sia realmente accaduto è ancora poco chiaro. Ora i rilievi e le testimonianze, sia quelle dei vigilanti a bordo del furgone, sia quelle degli automobilisti e dei camionisti coinvolti, saranno determinanti per ricostruire la dinamica dell’assalto al portavalori e per raccogliere indizi contro i colpevoli. Non si conosce ancora il numero esatto degli uomini in fuga, ma sarebbero almeno tre.

Commenta Mirco Zanoli, consigliere comunale di San Cesario sul Panaro, tra i primi a giungere sul posto:

Una scena del genere non me la sarei mai immaginata. Cose di questo genere le ho viste nei film degli anni Settanta, certo mai a San Cesario. Sono choccato per quello che ho visto.

L’assalto al portavalori è stato un atto criminoso di proporzioni inaudite.

Leggi anche: Addio a Lucio Urtabia, il falsario anarchico che rubava per aiutare i poveri

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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