Arrivano le scarpe per ipovedenti che segnalano gli ostacoli

Una startup legata alla compagnia automobilistica Honda ha creato un dispositivo in grado di trasformare qualsiasi scarpa in un navigatore per persone ipovedenti.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Nel mondo 225 milioni di persone sono ipovedenti e 49,1 milioni sono cieche. Una startup giapponese nata all’interno di un incubatore di startup della Honda Motor Company, mira a rendere la vita di queste persone più facile, attraverso un sistema di navigazione applicabile su qualsiasi modello di scarpa.

Ashirase, il primo sistema di navigazione per ipovedenti

Ashirase, la prima startup di Honda a debuttare sul mercato, ha condiviso recentemente i dettagli del suo sistema di navigazione per ipovedenti. Il sistema mira ad aiutare le persone a raggiungere una maggiore indipendenza nelle azioni quotidiane consentendo loro di capire in che direzione camminare grazie a delle vibrazioni della scarpa. Il dispositivo, che porta lo stesso nome della startup, dovrebbe entrare in commercio a marzo 2023.

Il progetto rientra nel quadro di Ignition, un incubatore creato da Honda nel 2017 per sostenere i progetti tecnologici e le idee dei suoi dipendenti che avessero un impatto sociale. Il CEO di Ashirase, Wataru Chino, ha una lunga esperienza in Honda come responsabile ricerca e sviluppo dei veicoli elettrici e dei sistemi di guida automatizzata dell’azienda. Il background di Chino è evidente nella tecnologia utilizzata nel sistema di navigazione per ipovedenti da lui creato, che si ispira ai sistemi più avanzati di guida autonoma.

La sovrapposizione tra queste due tecnologie può essere, ad esempio, il modo in cui utilizziamo le informazioni dei sensori. Utilizziamo una tecnologia di fusione dei sensori, ovvero possiamo combinare le informazioni provenienti dai diversi sensori. Per esperienza, so che questo può essere utile. Inoltre, c’è una sovrapposizione con la guida automatizzata perché quando pensavamo alla camminata sicura, la tecnologia di guida automatizzata ci ha dato l’idea per il concetto.

Ha detto Chino in un’intervista alla rivista di tecnologia TechCrunch

“Ashirase” deriva dalle parole giapponesi ashi, che significa “piede” e shirase, che significa “notifica“. Come suggerisce il nome, il dispositivo, che è attaccato alla scarpa, produce una notifica, in questo caso una vibrazione, per indicare la direzione da seguire sulla base del percorso impostato nell’app installata sul proprio smartphone. I sensori di movimento, che consistono in un accelerometro, sensori giroscopici e sensori di orientamento, consentono al sistema di capire come sta camminando l’utente.

Un sistema di geolocalizzazione flessibile permette agli utenti di camminare in sicurezza

Durante un percorso all’esterno, il sistema geolocalizza l’utente in base alle informazioni di posizionamento satellitare di navigazione globale e ai dati di movimento del piede dell’utente. L’app di Ashirase è collegata anche a una serie di fornitori di mappe come Google Maps, ed è in grado di passare da una mappa all’altra per raccogliere diverse informazioni quando necessario. Questa funzionalità può essere utile nel caso in cui, ad esempio, una mappa abbia informazioni aggiornate su un blocco stradale e può così informare tempestivamente l’utente.

In futuro, vogliamo sviluppare una funzione per generare una mappa utilizzando sensori posti nell’ambiente esterno, ma questo avverrà forse tra cinque anni

Ha aggiunto Chino.

Maggiore sicurezza e relax per le persone ipovedenti

Gli elementi vibranti sono allineati con lo strato nervoso del piede, quindi è facile sentire la pulsazione. Gli elementi sono posti in modo da indicare chiaramente la direzione da seguire. Se, ad esempio, bisogna andare diritti, l’apparecchio vibrerà nella parte anteriore, stessa cosa se si vuole girare a destra o sinistra.

Secondo Ashirase questa forma di navigazione intuitiva aiuta a camminare in maniera più rilassata e a non dover essere costantemente vigili. In questo modo l’utente può avere un’andatura più sicura e ridurre notevolmente lo stress.

Chino: “in futuro il dispositvo sarà adatto anche ai non vedenti”

Questo consente inoltre di poter riservare una maggiore attenzione agli avvisi acustici nell’ambiente circostante, come, ad esempio, quello di un passaggio pedonale, poiché il dispositivo non può avvisare l’utente di ostacoli davanti a sé.

Stiamo pensando ad aggiornamenti tecnici per gli utenti totalmente ciechi poiché questi non hanno consapevolezza degli ostacoli come le persone ipovedenti. Quindi in questo momento, il dispositivo è progettato per i camminatori ipovedenti.

Ha affermato Chino.

Nuovi sviluppi per spazi chiusi e mezzi pubblici

Un’altra questione è quella dei movimenti in spazi interni. Al chiuso, come in un centro commerciale, il GPS non riesce a raggiungere l’utente e non vi è nemmeno una mappa precisa da localizzare. Per risolvere questo problema, la società afferma che il suo piano è utilizzare il posizionamento basato su WiFi o Bluetooth, che collegandosi ad altri dispositivi e telefoni cellulari all’interno del negozio, potranno consentire la localizzazione della persona ipovedente.

Ashirase sta anche valutando modi per integrarsi con i sistemi di trasporto pubblico in modo che il dispositivo possa avvisare un utente se è arrivato o è vicino alla fermata.

Il dispositivo può essere applicato a qualsiasi tipo di scarpa e la sua batteria va caricata solo una volta a settimana per una media di tre ore di camminata al giorno.

A ottobre la versione beta che potrebbe costare tra i 15 e i 23 euro al mese

Ashirase rilascerà una versione beta tra ottobre e novembre di quest’anno, in modo da testare il dispositivo e raccogliere dati utili per eventuali modifiche e risoluzione di bug. Il lancio sul mercato è previsto entro marzo 2023. Ci sarà una versione a consumo diretto, di cui l’azienda non vuole ancora svelare il prezzo, e una in abbonamento che dovrebbe costare da 2.000 a 3.000 yen giapponesi, l’equivalente di 15 – 23 euro al mese.

Chino stima che la società impiegherà 200 milioni di yen, circa 1,5 milioni di euro, compresi i fondi che la società ha già raccolto, per arrivare sul mercato. Finora, la società ha raccolto 70 milioni di yen, 538 mila euro, che sono arrivati da un round di investimento azionario e alcuni round non azionari.

Nel frattempo, Honda mantiene un ruolo di azionista nella società, supportando e seguendo l’attività lungo la strada, ma l’obiettivo di Ashirase è quello di diventare una società autonoma.

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